Il futuro dei servizi educativi di Parma- dibattito




Articolo incontro su Parma Repubblica


Le domande poste in anticipo ai relatori












Le risposte che non arrivano....e quelle che arrivano molto chiaramente


Stimati Sindaco e Vicesindaco,

lunedì sera abbiamo partecipato all'incontro sui Servizi Educativi,

http://uncomunea5stelle-parma.blogautore.repubblica.it/2013/11/26/paci-500-in-lista-dattesa-ma-il-modello-non-si-cambia/

con l'aspettativa di ricevere alcune risposte in merito alle domande presentate in precedenza ai relatori (vedi allegato).

Ripensando a quanto espresso dalla Vicesindaco ed Assessore ai Servizi Educativi in tale contesto (il filmato è su TvParma, proprio stasera), ci sono Risposte non date e risposte molto chiare.

 

RISPOSTE CHIARE: La vicesindaco (il sindaco che non è intervenuto avrebbe detto lo stesso?) ha detto chiaramente che ora che si amministra ci si accorge di cose che prima non erano chiare in campagna elettorale, ed alternative al sistema attuale non ve ne sono. Punto.

Rinunciare costerebbe troppo, alternative di gestione non sono fattibili.

Chi pone problemi lo fa per attacco politico. Nel merito non vi è nulla da dire. L'unica strada possibile è continuare così.

E' già molto che si continuino a garantire i servizi esistenti.

 

RISPOSTE EVITATE:

1) DATI: Erano stati chiesti (vedi allegato), dati relativi a :

- utenza (negli ultimi anni)

- liste d'attesa (negli ultimi anni)

- costi (di tutte le tipologie di servizi dell'infanzia che concorrono al sistema integrato dei servizi)

- apporto delle famiglie sul totale del costo (per tipo di servizio ed evoluzione negli utlimi anni)

- dati comparativi tra le strutture

Prima dell'incontro Roberta Roberti ha sollecitato l'invio preventivo di questi dati per proiettarli o diffonderli e la segreteria dell'Assessore ha risposto che l'Assessore li avrebbe portati in fotocopia.

Siamo rimasti completamente allibiti, quindi, quando l'Assessore Paci è partita leggendo tutti i dati sul gradimento delle strutture gestite da Parmainfanzia e Parmazerosei.

E' rientrata sui dati richiesti solamente dietro esplicita indicazione della moderatrice, che le ha chiesto dati precisi in merito alle liste di attesa e ai costi comparativi.

Tra l'altro, dire con una certa sufficienza e minimizzazione che ci sono 500 (e rotti, immagino...) famiglie in lista d'attesa, forse non è stato un gesto particolarmente illuminato. Neppure paragonare i 2.000 di Milano (città con  1,316 milioni di abitanti) credo abbia deposto a favore dell'attenzione dell'Assessore.

 

Per precisa scelta, nonostante fosse stata invitata a questo scopo, l'Amministrazione non ha fatto intervenire la Dirigente di settore.

Immaginiamo che all'interno del settore i dati richiesti siano alla portata quotidiana, perchè sono la base della progettualità dell'oggi e per gli anni a venire (non crediamo che la programmazione di un servizio possa basarsi solamente sulla speranza della fine del boom delle nascite o dell'immigrazione...).

A tutt'oggi, quindi, rimaniamo in attesa di dati da esaminare, secondo quanto proposto, per avere un quadro preciso ed informato.

Non è molto coerente questo atteggiamento di mancata trasparenza, da chi ne ha fatto una bandiera politica.

 

2) L'INVESTIMENTO PRIVATO E I MECCANISMI DI COMPENSAZIONE: Forse non ve ne è stato lo spazio nelle risposte, ma alcune richieste e le nostre domande preventive chiedevano in quale modo il socio privato (Proges) recupera l'investimento realizzato.

Tale domanda acquiasisce ancora maggiore rilevanza alla luce dell'intervento di Buzzi, che ha affermato a fine incontro:"se la società Parmainfanzia non venisse confermata nei suoi appalti, occorrerebbe rimborsare al socio privato il capitale investito". sicuramente afferma ciò a cognizione di causa, visto che è tra coloro che questi contratti li ha costruiti.

Quindi i contratti esistenti hanno queste caratteristiche, che impegnano per decenni l'Amministrazione Comunale?

E nel futuro (entro fine 2014), si intende proseguire in questo senso?

 

RIFLESSIONI: Credo che nessuno di noi possa dire che trovare soluzioni sia semplice, neppure che i problemi posti sul campo siano banali.

Occorrono nuove leggi nazionali, finanziamenti locali e scelte precise.

Chi amministra e gestisce ha sicuramente un quadro più informato di quello che abbiamo noi cittadini.

Ma nel momento in cui si devono prendere grandi decisioni che toccano il quotidiano di migliaia di famiglie, non è corretto che le informazioni siano alla portata di tutti?

Che si alimenti un confronto vero e consapevole?

 

Il dibattito che si è tenuto lunedì sotto una tenda della Corale Verdi, dovrà avere un seguito nel Consiglio Comunale ed in città, per trovare vere risposte.

Credo che tutti ci aspettiamo questo, soprattutto da chi ha continuato a proporsi come artefice di una metodologia partecipata.

 

Giordano Mancastroppa

 

P.S. In quanto a risposte mai giunte, credo che siamo in molti in attesa di risposte sulla richiesta di 4 milioni per la Scuola Europea:

http://posta-dei-lettori-parma.blogautore.repubblica.it/2013/11/23/scuola-europea-a-che-titolo-sono-chiesi-soldi-statali/

 

e di quelle promesse da Nuzzo a livello collettivo di gruppo consiliare, e mai giunte.


Articolo tratto da: Istruzione: bene comune - https://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/
URL di riferimento: https://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/index.php?mod=read&id=1385620029