Il Collegio dei Docenti della D.D. Bandiera di Parma, in relazione al punto 2 dell’ODG del 16/12/2015 “scelta componenti del Comitato di Valutazione di pertinenza del CdC” previsto dalla legge 107/15, ritiene che:
Il sistema per la valorizzazione del merito indicato dalla legge sia in netto contrasto con l’organizzazione democratica e collegiale della scuola della Repubblica.
Tale sistema – basato sull’individuazione discrezionale di alcuni docenti da considerarsi meritevoli – comporti un aumento della competizione individuale tra i docenti mentre, al contrario, come l’esperienza ci insegna, una scuola di qualità si fonda sui valori della collegialità, della cooperazione, dello scambio reciproco e soprattutto sul principio dell’eguaglianza dei diritti e dei doveri.
Il compito di applicare i criteri di “merito” definiti dal Comitato di Valutazione è nelle mani di Dirigenti Scolastici che non hanno né il tempo né gli strumenti per poter esercitare in modo equo, informato e documentato il loro ruolo di valutatori- soggetti premiali. Si rischia così di procedere in modo ultra-semplificatorio e non aderente alla realtà scolastica e professionale dei docenti chiamati ad essere valutati in graduatorie pubbliche.
A fronte di un contratto di lavoro bloccato in modo illegittimo dal 2008 (vedi sentenza Corte Costituzionale 2015) e non ancora rinnovato a causa di offerte economiche assolutamente insufficienti da parte del Governo (8 euro lordi mensili previsti in Legge di Stabilità 2016), si pretende sostituire uno stipendio degno con i miraggi del “merito”, che diventerebbero economicamente significativi soltanto se andassero a beneficiare una ristrettissima parte dei docenti. Ancora una volta si devia l’attenzione dagli argomenti centrali, innescando una competizione tra colleghi per briciole.
Il sistema di valutazione configurato dalla legge è ancora tutto da costruire e da verificare nei suoi criteri e nelle sue modalità operative e valutative. Negli aspetti qualitativi rischia di incrinare pesantemente il principio della libertà d’insegnamento incisa a chiare lettere nella nostra Costituzione, condizionando l’attività didattica quotidiana, mentre negli aspetti quantitativi (maggiori carichi di lavoro personale) rischia di premiare chi già effettua incarichi (fiduciari e non) retribuiti con il FIS, obbligando tutti i docenti ad incarichi aggiuntivi dalla retribuzione incerta e non definita fin dall’inizio in modo contrattuale.
pertanto, il collegio dei docenti delibera di non procedere alla designazione dei membri di propria competenza, limitandosi ad eleggere i membri del Comitato ai soli fini della Valutazione dell’Anno di Prova, della valutazione del Servizio e della Riabilitazione in caso di Sanzioni Disciplinari.
Favorevoli 19 Contrari 22 Astenuti il resto
Parma, 16 dicembre 2015
Dopo la mozione si è proceduto all'elezione dei due membri docenti di competenza del Collegio e sono risultati eletti una docente che ha dichiarato di voler partecipare in toto all'elaborazione dei Criteri di valutazione e il docente Mancastroppa che ha dichiarato di voler rispettare il contenuto della mozione, non collaborando e non avvallando nella stesura dei Criteri di Valutaziuone e di Premialità.