5 luglio 2015
A tutti i gruppi, i comitati, le associazioni e i sindacati che nel paese si sono battuti in vario modo in questi mesi contro il DDL del governo sulla scuola
Per interrogarsi sul da farsi prima dell’inizio della sospensione estiva, sia pensando alla ripresa settembrina sia in riferimento all’annunciato lancio di un referendum abrogativo che giudichiamo intempestivo, velleitario e pericolosamente controproducente, proponiamo un
INCONTRO NAZIONALE
DOMENICA 12 LUGLIO
PER UNA MOBILITAZIONE UNITARIA
ore 10.30 – 16.30
Sala Bianca – Via Flaminia, 53 – ROMA
Metro linea A – fermata Piazzale Flaminio
Ordine del giorno:
• possibili, auspicabili iniziative unitarie di lotta da proporre in vista dell’inizio del prossimo anno scolastico
• prima valutazione di una proposta di referendum abrogativo, con contenuti da definire, che nascerebbe a partire dal mondo della scuola, ma con l’intenzione di allargarsi a tutta la società, nella presunzione/necessità di farne una battaglia generale, culturale e di civiltà in grado di parlare trasversalmente a tutte e tutti, genitori, insegnanti, studenti e studentesse, cittadine e cittadini. Un referendum da preparare nel migliore dei modi e con i tempi necessari, costruendo alleanze, cercando adesioni nel mondo della cultura, fra le forze sociali, politiche e sindacali, per far sì che massime siano le probabilità di riuscita
• riflessioni sul percorso fino a qui unitariamente compiuto
Scarica qui il volantino ed aiutaci a veicolare l’iniziativa
LA SINTESI DELL'INCONTRO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA DEL 30 GIUGNOUN BELL'ARTICOLO DI SINTESI DI MARINA BOSCAINOUNA RIFLESSIONE ARTICOLATA DI MAURO BOARELLI- rivista GLI ASINI
Per completare il ragionamento proposto con l'articolo postato un paio di giorni fa, ecco un altro pezzo (ancora una volta pubblicato dalla rivista
"Gli asini") nel quale ho cercato di sviluppare una serie di argomenti sui quali stavo ragionando da tempo e che oggi mi sembrano sempre più attuali. (Nello stesso numero della rivista ci sono altri articoli sul tema scuola statale/scuola pubblica, con uno sguardo comparativo tra Italia, Germania e Stati Uniti).
Repubblica BOLOGNA - Pagina: 7
02 luglio 2015
Boicottare i dibattiti, la strategia dei prof contro la riforma
Una contestazione alla “Buona Scuola” di Renzi “capillare”, portata avanti una Festa dell’Unità dopo l’altra, un appuntamento pubblico dopo l’altro, senza esclusione di colpi. «Noi saremo ovunque pur di spiegare le nostre ragioni contro questo disegno di legge - dice Monica Fontanelli, che l’altra sera alla Festa dell’Unità del quartiere Reno ha contestao la senatrice Francesca Puglisi, responsabile scuola della segreteria di Renzi- . Il Pd in questo momento rappresenta il nemico della scuola pubblica e io mi auguro che perda anche le elezioni a Bologna, gli insegnanti non lo votano più».
Nel movimento per la scuola pubblica, nato a Bologna per contestare le leggi Moratti e Gelmini, e che oggi si “rivolta” contro al Pd, c’è anche chi non concorda con questi metodi. «Non si tratta di inseguire la Puglisi, ma di essere presenti in ogni luogo dove si parla di scuola - dice ad esempio Giancarlo Vitali, a nome del movimento non saremo presenti solo alle Feste dell’Unità, dovremo decidere volta per volta». In calendario ci sono manifestazioni di protesta nazionali, come quella martedì 7 luglio a Roma ad esempio, mentre il provvedimento tornerà alla Camera per l’approvazione definitiva. Ma a livello locale le Feste dell’Unità sono state finora l’epicentro della contestazione. Un palco per il Pd per spiegare (anche alla Festa di San Giovanni in Persiceto, ad esempio, la Puglisi dovrebbeillustrare il provvedimento del Governo) e un facile bersaglio per i fischi. «Queste modalità anche a noi non piacciono - dice Fontanelli - però con gli insegnanti non c’è stato nessun confronto reale. Allora cerchiamo di andare in pubblico». Uno “stillicidio” che va avanti anche su Facebook, con i grillini che cavalcano elettoralmente la protesta e gli attivisti che dichiarano: «Il ddl sulla scuola dovrà essere il loro più grande rimorso». Il Pd comunque tira dritto: «Stiamo programmando 400 iniziative nel territorio dice Puglisi- è giusto spiegare l’investimento del governo ».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Anche voci contrarie: “Non inseguiamo la Puglisi, vogliamo esserci dove si parla del tema”
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