GIANNINI: «NOI PRIMI A PUNTARE SU ISTRUZIONE» - 27 marzo 2014
«Il Ministero dell'università, che dovrebbe essere incline alla visione di lungo termine, è un Ministero che vive in una criticità cronica».
«Oggi ci troviamo con una scuola afflitta da un precariato stabile ma non stabilizzato - ha spiegato Giannini -. Alla fine diventa una guerra fra poveri. Ci troviamo con un'università che registra un'allarmante decremento di iscrizioni». E ancora: «Non si può ignorare il precariato nella speranza che scompaia da solo, anzi lievita».
«Il governo di cui faccio parte è il primo dal dopoguerra ad oggi che ha messo l'istruzione al centro dell'agenda politica».
♦STANZIAMENTI CERTI GIÀ ALL'INIZIO DELL'ANNO
«La disponibilità è essenziale, anche per dare alle scuole un reale regime di autonomia. Occorre prevedere l'assegnazione di stanziamenti certi già all'inizio dell'anno scolastico, un budget unico senza vincoli di spesa e finalizzati al miglioramento dell'offerta formativa». Così il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, illustrando alla Commissione Istruzione del Senato le linee programmatiche del suo mandato. «Programmare nella scuola vuol dire poter predisporre di risorse finanziarie certe e adeguate: ho chiesto un impegno formale al Governo e lo ribadisco per poter reintegrare progressivamente il fondo Mof riportandolo alla capienza del 2011 di 1,5 miliardi», ha concluso Giannini.
♦PER VALUTAZIONE NUOVO STATUS GIURIDICO DOCENTI
«Vorrei affrontare le nuove modalità di reclutamento dei docenti valutando con il Parlamento una modifica del loro status giuridico: non possiamo rimandarlo se vogliamo attivare un processo valutativo che non sia retorica, ma efficace strumento di miglioramento della performance didattica e formativa». Lo ha spiegato il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, esponendo alla Commissione Istruzione del Senato le linee programmatiche del suo dicastero. «Presto dovremo iniziare la discussione sul contratto degli insegnanti: la retribuzione degli insegnanti - ha sottolineato il ministro - non può più essere basata sugli scatti di anzianità, non possiamo più tollerare un meccanismo in cui l'unico modo per migliorare per gli insegnanti è l'invecchiamento».
♦OBIETTIVO SCUOLA DI QUALITÀ E VALUTAZIONE FONDAMENTALE
«Il capitolo della valutazione dei risultati è per la scuola fondamentale. Se nel secolo scorso l'obiettivo è stato la scolarizzazione di massa, oggi l'obiettivo deve essere necessariamente una scuola di qualità per tutti: la valutazione che controlla, misura e certifica questa qualità diventa lo strumento decisivo per fondare la scuola del nuovo secolo». Così il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, esponendo alla Commissione Istruzione del Senato le linee programmatiche del suo dicastero. Giannini ha ricordato che «la valutazione è entrata nella cultura della scuola italiana, dai test Invalsi alla partecipazione alle indagini internazionali», ma «oggi dobbiamo consolidare e valorizzare il sistema di apprendimento tramite le prove Invalsi, promuovere un maggiore coinvolgimento attivo delle scuole. Ho intenzione di promuovere un ciclo di autovalutazione per il miglioramento e la verifica dei risultati. I risultati relativi al miglioramento delle attività didattiche e formative devono essere comparabili tra scuola e scuola e traducibili tra Italia e Europa. L'applicazione sistematica in tutte le scuole del regolamento 80/2013 sulla valutazione da settembre 2014 è un impegno politico che assumo e intendo mantenere».
♦OBESO 10% BAMBINI ELEMENTARI, INACCETTABILE
Tra le priorità del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini per la scuola c'è anche «l'alfabetizzazione motoria e sportiva», perché «c'è un dato di partenza che è drammatico: il 10% dei bambini italiani della scuola primaria è obeso e in un Paese come l'Italia è inaccettabile. Il 32% dagli otto ai nove anni è sovrappeso, vuol dire che c'è una deviazione alimentare ma anche che c'è una mancanza della cultura dello sport», ha spiegato davanti la Commissione Istruzione del Senato illustrando oggi le linee programmatiche del suo dicastero. «Con il Coni faremo un bel progetto finalizzato a diffondere una cultura della salute e dell'alfabetizzazione nello sport», ha ricordato Giannini, sottolineando anche che «dobbiamo lavorare sulla diffusione di una cultura della legalità e del rispetto delle regole, un tema che è un pilastro dell'educazione civica».
♦SCATTI CARRIERA NON LEGATI SOLO AD ANZIANITÀ
L'aumento della retribuzione per gli insegnanti «non può basarsi solo sugli scatti di anzianità». Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini davanti alla VII Commissione del Senato, illustrando le linee programmatiche del suo dicastero. Quindi il miglioramento della retribuzione «non può essere solo con l'invecchiamento professionale e anagrafico», ha aggiunto il ministro sottolineando che presto sarà avviata la discussione sul rinnovo del contratto e si partirà «dalla valorizzazione» della professione. Il ministro ha anche annunciato un Testo unico nuovo in materia di normativa scolastica per «semplificare le regole, eliminare le contraddizioni e rimediare agli errori».
♦INSEGNARE LA LINGUA STRANIERA FIN DA PICCOLI
«Se non riusciamo a far imparare ai nostri studenti fin da piccoli una lingua straniera, tutto quello che ci diciamo è abbastanza retorico. Mi piacerebbe garantire continuità alle presenze di insegnanti specializzati per l'insegnamento della lingua straniera come lingua di contenuto e non veicolare: non fare l'ora di inglese, ma insegnare in inglese un'altra materia». Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini esponendo alla Commissione Istruzione del Senato le linee programmatiche del suo mandato. «Insieme al Parlamento dobbiamo avere il coraggio di mettere questo strumento come punto d'agenda prioritario, è un cambiamento metodologico che ha conseguenze finanziarie e di ordinamento didattico interno alle scuole», ha concluso Giannini.
♦ORA ANAGRAFE EDILIZIA E TESTO UNICO
«L'edilizia scolastica deve essere una priorità per il Paese» e «l'anagrafe dell'edilizia sarà un censimento delle scuole». Sono le linee programmatiche del ministero dell'Istruzione, esposte dal ministro Stefania Giannini, durante un'audizione in commissione al Senato. «Per troppo tempo la scuola è stata ritenuta solamente una spesa. Ci hanno convinto che quando gli insegnanti protestano lo fanno perchè sono svogliati e viziati. La scuola deve formare le coscienze dei cittadini adulti del domani», osserva. Poi, sull'edilizia scolastica, la titolare del Miur ricorda come «siamo partiti dai muri e dai tetti. A scuola non ci si può far male. Nel 2012 oltre 27mila edifici scolastici, cioè 3 su 4, risultano costruiti prima del 1980 e un 4% risalgono ai primi del 900».
♦DRAMMATICO 500MILA PRECARI, VANNO RIASSORBITI
Quello del precariato nel mondo della scuola, tra docenti e personale Ata, è «un problema rilevante, drammatico per le vite di molte persone. Non si può ignorarlo sperando che scompaia da solo: parliamo di un numero imponente, quasi 500.000 persone, tenendo conto che i docenti e il personale arrivano a oltre 1,2 milioni. Affrontare questo tema significa darsi un obiettivo politico preciso e definito: i precari vanno riassorbiti, in un'ottica di medio-lungo periodo che si abbini a concorsi a cattedra». Così il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, esponendo alla Commissione Istruzione del Senato le linee programmatiche del suo mandato. «Il precariato - ha spiegato il ministro - è una massa critica di persone che premono sulla porta e talvolta si frappongono all'ingresso naturale per via concorsuale. Questi i numeri: un po' meno di 170.000 docenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento che costituiscono il 'precariato storico', che verosimilmente saranno immessi in ruolo nei prossimi 10 anni grazie al turn over; più di 460.000 inseriti nelle graduatorie d'istituito utilizzati nelle supplenze annuali fino al termine delle lezioni di cui già 170mila nelle graduatorie ad esaurimento; 10.000 abilitati a seguito del tfa; quasi 70mila che hanno maturato titoli di servizio oltre all'abilitazione; 55.000 diplomati magistrali che si uniscono ai 40mila idonei dei concorsi storici». Secondo Giannini «lo strumento fondamentale» per assorbire i precari «è la predisposizione di un piano di medio termine per il reintegro e il loro inserimento negli organici funzionali che permetta ai dirigenti scolastici una gestione diretta e più snella delle supplenze e un aumento dell'offerta formativa. L'organico funzionale serve ad affrontare il problema del sostegno e dell'integrazione. Lo immagino come un 'gruppo professionale qualificatò che operi in una rete di scuole, dalla formazione dei docenti all'integrazione degli alunni disabili, che non si traduca in un mero aumento quantitativo delle ore di sostegno». «Sono perfettamente consapevole che percorrere questa strada comporta un impegno finanziario non banale, ma attraverso una new diligence seria sui costi che sosteniamo oggi per le supplenze brevi e per l'integrazione degli studenti disabili noi potremmo arrivare ad un effettivo bilanciamento finanziario rispetto al fabbisogno necessario», ha concluso Giannini.
♦NUOVA TORNATA TFA, MA ABILITARE CON LA LAUREA
«Inserire un periodo di tirocinio nella laurea Magistrale»«Annuncio che avvieremo una nuova tornata del tirocinio formativo attivo per il prossimo anno accademico: è doveroso offrire ai giovani laureati la possibilità di conseguire il titolo abilitativo. Non c'è altro strumento in questo momento se non l'utilizzo di questo esistente». Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, esponendo alla Commissione Istruzione del Senato le linee programmatiche del suo mandato. «Per il futuro - ha spiegato il ministro - vorrei però introdurre un modello più snello e flessibile e penso all'inserimento nel percorso della laurea Magistrale di un periodo di tirocinio con cui ottenere al momento della laurea e dopo un esame parallelo alla discussione della tesi anche l'abilitazione, un modello integrato di stage e didattica per arrivare al conseguimento del titolo», ha concluso Giannini.
Sav
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