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Incontro Ministro Sacconi- consegna firme Villani-PDL

Ultimissime.png

Noi, docenti che non inculchiamo valori contrari a quelli delle famiglie...

Carissimo dott. Villani, coordinatore del PDL di Parma e capogruppo del PDL in Regione,

 approfittiamo dell’incontro con il Ministro Sacconi, per consegnarle queste riflessioni, frutto di un’attenta lettura delle sue parole pubblicate dalla stampa in questi giorni e di quelle dell’Assessore Comunale  alla Scuola Bernini, esponente del suo partito.

Il Governo ha avviato una profonda e storica riforma per valorizzare la scuola pubblica, l’insegnamento e la formazione dei ragazzi, restituendo valore all’insegnamento e all’educazione e dignità a tutti gli insegnanti, che svolgono un ruolo fondamentale in cambio di stipendi ancora oggi assolutamente inadeguati.- Il Governo ha tagliato più di 10 miliardi di Euro in tre anni alla scuola statale, ha bloccato unilateralmente contratti e scatti di anzianità del personale (come mai era successo in 60 anni di vita dello stato repubblicano), umilia gli insegnanti ogni giorno, trattandoli come merce ed offendendone la dignità professionale ad ogni occasione. La manovra finanziaria 2011, a fronte dei tagli alla scuola pubblica di 40.000 unità di personale realizzate all’inizio dell’anno scolastico, ha stanziato 245 milioni di euro per le scuole private paritarie, le stesse che l’art.33 della costituzione legittima, ma senza oneri per lo Stato. Il Governo intende distribuire il 30% di quanto tagliato, tra la copertura di quanto dovuto alle scuole e i “premi al merito”, al 15-20% dei “meritevoli”. Una mensilità “donata” a fronte di anni di lavoro “rubati ”. E’ questa l’idea di una scuola inclusiva, che punta a non escludere nessuno, che fa della cooperazione e della collegialità il proprio metodo?  Non e’ forse  la logica conseguenza  di una società che non si vergogna davanti ad  un amministratore delegato che riceve uno stipendio centinaia di volte maggiore dei propri operai, decidendone il destino? O in cui un rappresentante nel Consiglio di Amministrazione di IREN riceva più di trecentomila  Euro l’anno, amministrando i beni costruiti con il denaro della collettività?

Il Governo… ha promosso il recupero del valore educativo della scuola, perché non fosse solo un’istituzione deputata a impartire nozioni, ma un punto di riferimento per i ragazzi e le famiglie.

Il valore educativo e’ stato sempre al centro delle scelte pedagogiche della scuola italiana, partendo dalla scuola di M. Montessori, passando per Don Milani, arrivando a M. Lodi: sono  solo alcuni degli illustri esempi cui si sono ispirati tanti docenti. La scuola che è stata prodotta dai 3 anni di Riforma Gelmini è una scuola che non ha i docenti necessari al proprio funzionamento, che deve dire ai genitori che non c’è più posto per i loro figli, che ha innalzato il numero di alunni per classe, arrivando a numeri inverosimili e totalmente diseducativi, che ha sbandierato il maestro unico come riferimento educativo, poi di fatto proponendo tanti “pezzi” di docenti per arrivare a coprire il tempo scuola richiesto dalle famiglie e negato dal Ministero. Se  davvero il Governo avesse come obiettivo la credibilità educativa, non  lascerebbe il 40% delle scuole italiane senza Dirigente Scolastico, affidandosi  a doppie o triple reggenze, solo per risparmiare !

Della  Riforma Gelmini… il  limite è stato quello dell’essere fatta in mancanza di risorse, quindi con la necessità di fare tagli. Non si fanno riforme senza risorse. Siamo d’accordo con quanto dichiarato dall’Assessore Bernini. Nella scuola da tre anni vediamo soltanto tagli. Docenti e famiglie vedono solo quello. Mentre non li abbiamo visti per le banche (responsabili della crisi), per l’Alitalia, per le spese militari, per i compensi ai politici, per i progetti faraonici, per il nucleare, per tutto quello che non è considerato “spesa inutile”, come la scuola statale.


E’ giusto pretendere che  una scuola, in quanto pubblica, sia imparziale anche politicamente.

 Più volte abbiamo sentito questo ritornello: fuori la politica dalla scuola. Allora come è da intendersi l’intervento del Presidente del Consiglio quando denigra la scuola statale ed esalta la scuola privata? Il suo  non è, forse, un atto politico di indirizzo ? Non è un manifesto del disprezzo per i docenti statali?  La scuola privata non ha subito tagli, negli ultimi 3 anni ! Quando il dott. Pedroni esalta le scuole di Fidenza in vari articoli sulla Gazzetta, come fossero un feudo personale, non sta facendo un atto politico? Mettere simboli di partito su una scuola costruita con i soldi della comunità non è un atto politico? Difendere il diritto di tutti i cittadini ad una scuola statale degna del suo ruolo costituzionale, questo sì, è un atto politico legittimo da parte di  docenti e genitori.

Non si può usare la scuola per fare propaganda politica, per di più di fronte a dei bambini.

Siamo pienamente d’accordo con lei.  I diritti dei bambini a crescere in un ambiente educativo adeguato e pluralista devono essere superiori all’ “uso” politico.  Allora ci spiega come mai il nostro Governo si permette di “usare” la scuola come fonte di cassa? Come mai i Ministri ed il Capo di questo Governo attaccano gli insegnanti, additandoli all’opinione pubblica come “fannulloni”, “sprechi”, “impreparati”, ecc., ? Come mai le politiche di tagli prescindono i bisogni degli alunni, il loro numero e la crescente complessità sociale che le scuole si trovano ad affrontare?

Si stanno perdendo dei valori nelle classi….il rispetto degli altri, l’educazione e l’autorevolezza degli insegnanti.

Forse le scuole stanno invece diventando un baluardo di difesa di valori quali il rispetto della Costituzione, la difesa della legalità, la coerenza, il buon gusto e la decenza. Perché se i nostri alunni imitassero anche solo lontanamente i comportamenti che i politici ci stanno offrendo in questi giorni, le scuole sarebbero travolte dal malcostume,  dal disprezzo per la Costituzione, dal razzismo verso categorie di esseri umani (rom, stranieri, meridionali, ecc.) e dall’arrivismo a spese dei propri compagni.

Due anni fa, scriveva Ilvo Diamanti in un articolo di giornale: “Maledetti insegnanti. Responsabili di questa generazione senza qualità e senza cultura. Senza valori. Senza regole. Senza disciplina. Mentre i genitori, le famiglie, i predicatori, i media, gli imprenditori. Loro sì che il buon esempio lo danno quotidianamente. Partecipi e protagonisti di questa società (in)civile. Maledetti insegnanti. Pretendono di insegnare in una società dove nessuno - o quasi - ritiene di aver qualcosa da imparare. Pretendono di educare in una società dove ogni categoria, ogni gruppo, ogni cellula, ogni molecola ritiene di avere il monopolio dei diritti e dei valori. Pretendono di trasmettere cultura in una società dove più della cultura conta il culturismo.”

Perché in questi giorni tante famiglie stanno manifestando la loro fiducia nella scuola statale?

Forse perché ritengono fondamentale per la crescita progressiva della società, l’esistenza di un luogo che insieme accolga le differenze sociali, politiche, religiose, da cui partono gli studenti, gli insegnanti, le famiglie, strutturandosi come luogo di confronto e di arricchimento, e contemporaneamente trasmetta
contenuti e valori condivisi che, lungi dal doversi identificare con quelli della famiglia di provenienza, rispondono al dettato della nostra Costituzione.

Tutte queste persone osservano ciò che è stato fatto in questi anni alla SCUOLA DI TUTTI e traggono le loro conclusioni.

Noi siamo tra questi, e ve ne chiediamo conto

                                   La Scuola Siamo Noi- Parma

                            Coordinamento di Genitori e Docenti in difesa della scuola statale.


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www.parmaok.it/cronaca/scuola_collecchio_gruppo_maestri_contro_villani.aspx



Venerdì 4 marzo 2011- Hotel Stendhal

Una piccola delegazione (Roberta, Giordano, Marinella e Salvatore) ha partecipato all’incontro con il Ministro Sacconi, consegnando un documento a nome de La scuola Siamo Noi, in risposta alle affermazioni fatte dal dott. Villani e da altri esponenti del PDL sulla stampa, in questa settimana (vedi allegati).

Arrivati nella sala, ci siamo chiesti in che modo consegnare il documento, in un ambiente così “connotato”.

Poi ci siamo avvicinati a Buzzi (vicesindaco) e gli abbiamo consegnato il documento. Lui l’accolto gentilmente e ci ha invitato a consegnarlo anche a Villani.

Diversa reazione l’ha avuta Moine (vice-coordinatore PDL ed ex-AN), che è partito con un tono molto polemico, in risposta al nostro documento:

Ma l’avete visto quello che è successo a Collecchio? Vi sembra tollerabile?”

Abbiamo risposto che anche noi non condividevamo completamente la modalità scelta, ma il punto centrale è quello delle motivazioni, di cercare di difendere un scuola statale seria, che tentiamo di fare.

Certo, ci credo…ma lo sapete il vostro idolo Santoro dove manda i suoi figli? Alla scuola privata! E la Melandri?”

Siccome non ci andava di giocare a tanto peggio tanto meglio, gli abbiamo ricordato che ciò che abbiamo scritto nel documento è stato affermato da Villani e da Bernini, e da tempo cerchiamo di avere un contraddittorio su dati e realtà della scuola locale. Per questo ci siamo dovuti presentare noi. Per la prima volta un esponente del PDL si è presentato alla tavola rotonda con De Michele, l’11 febbraio.

Certo, e Bernini non è del PDL?...”

Sì, infatti abbiamo aggiornato Moine sulla valutazione del loro esponente riguardo alla Riforma Gelmini…

Vediamo…vediamo se quello che dice è in linea…..”

Abbiamo riletto insieme il pezzo di articolo sulla Gazzetta in cui Bernini afferma che la Riforma è stata fatta di tagli e che così non si possono fare le riforme. Inoltre abbiamo aggiunto quanto aveva affermato nella nostra tavola rotonda, cioè che la Riforma è assolutamente negativa.

A questo punto è sbottato “ma non penserete di distribuire il documento a tutta l’assemblea!!!”

e ci ha lasciati lì, andando a fare altro…..(probabilmente era in dubbio se fare la pelle a Bernini o se rimanere a controbattere, senza ragioni serie a sostegno).

Speravamo ci fosse anche Bernini, per consegnare anche a lui il voluminoso plico, ma non era presente, nostante sia anche consulente nazionale del Ministro per le politiche sulla disabilità…

Con Villani, abbiamo consegnato il plico con il documento e la raccolta di tutti gli articoli, i documenti e gli interventi da settembre ad oggi, nel momento in cui entrava in sala con Sacconi (è buffo, perché è la foto in prima pagina sulla Gazzetta, sullo sfondo). Quindi all’inizio dell’incontro, ha cominciato a sfogliare il plico sul tavolo, mostrandolo con sogghigni al Ministro, che annuiva, leggendone il contenuto. Ogni tanto guardava verso di noi, con ghigno beffardo e sicuro, di colui che non deve spiegare niente a nessuno….

A quel punto, ci siamo ascoltati tutto l’intervento di Sacconi (un’ora e mezzo, di fila, a raffica).

Sarebbero  tanti i contenuti affrontati che varrebbe la pena discutere e puntualizzare:

-          Il federalismo che premia gli amministratori con i conti a posto (chissà che paura per Buzzi e Vignali)

-          La scuola che risente ancora dei cattivi maestri che ne condizionano irreversibilmente la possibilità di riforma

-          Il federalismo di fine anni ’70 della DC, che ha tarato le spese sui Comuni “spendaccioni dell’ Emilia “rossa” (incredibile esercizio di ecumenismo e partito “trasversale”)

-          Il ruolo di un unico sindacato (di cui non si può fare il nome) che non capisce le sfide della modernità e lotta solo contro gli altri, non firmando nulla!

-          L’antropologia “personale”  e “sturziana” che permea il PDL (chi ha mire eutanasiche, può essere un buon lavoratore? Questo terribile dubbio ci ha paventato il Ministro!)

-          Citazioni del grande maestro De Michelis, che con anticipo di anni ha previsto gli avvenimenti mondiali…

-          Una lettura dei fatti dall’’89 in avanti come un grande complotto della magistratura da cui ci ha salvato Un GRANDE UOMO, che però è rimasto a sua volta vittima di questo meccanismo diabolico.

-          Per dimostrare il diabolico complotto dei magistrati che usano anche i mezzi di informazione, ha resuscitato persino il caso di quei genitori accusati di violenza su di un minore che poi si era rivelata essere un carcinoma.

Il tutto farcito dagli applausi entusiasti del partito adorante….

Il resto lo leggerete sui giornali (vedi allegati)

Alla fine erano le 19,30 e non c’erano più spazi per gli interventi (che avremmo assolutamente fatto!!).

Così ci siamo avvicinati al tavolo, in cui tutti i partecipanti stavano facendo la fila per la stretta di mano rituale.

Ci siamo presentati come insegnanti, preoccupati per la nostra dignità e quella della scuola statale, calpestata. Villani si è precipitato a condurre via il Ministro, che però ha fatto in tempo a risponderci:

ho visto, ho visto il vostro documento………anche noi siamo preoccupati….PER GLI STUDENTI!

IPSE DIXIT!

 

http://parma.repubblica.it/cronaca/2011/03/04/news/sacconi_conti_in_disordine_amministratori_ineleggibili-13200551/

Venerdì 4 marzo 2011- Hotel Stendhal

Una piccola delegazione (Roberta, Giordano, Marinella e Salvatore) ha partecipato all’incontro con il Ministro Sacconi, consegnando un documento a nome de La scuola Siamo Noi, in risposta alle affermazioni fatte dal dott. Villani e da altri esponenti del PDL sulla stampa, in questa settimana (vedi allegati).

Arrivati nella sala, ci siamo chiesti in che modo consegnare il documento, in un ambiente così “connotato”.

Poi ci siamo avvicinati a Buzzi (vicesindaco) e gli abbiamo consegnato il documento. Lui l’accolto gentilmente e ci ha invitato a consegnarlo anche a Villani.

Diversa reazione l’ha avuta Moine (vice-coordinatore PDL ed ex-AN), che è partito con un tono molto polemico, in risposta al nostro documento:

Ma l’avete visto quello che è successo a Collecchio? Vi sembra tollerabile?”

Abbiamo risposto che anche noi non condividevamo completamente la modalità scelta, ma il punto centrale è quello delle motivazioni, di cercare di difendere un scuola statale seria, che tentiamo di fare.

Certo, ci credo…ma lo sapete il vostro idolo Santoro dove manda i suoi figli? Alla scuola privata! E la Melandri?”

Siccome non ci andava di giocare a tanto peggio tanto meglio, gli abbiamo ricordato che ciò che abbiamo scritto nel documento è stato affermato da Villani e da Bernini, e da tempo cerchiamo di avere un contraddittorio su dati e realtà della scuola locale. Per questo ci siamo dovuti presentare noi. Per la prima volta un esponente del PDL si è presentato alla tavola rotonda con De Michele, l’11 febbraio.

Certo, e Bernini non è del PDL?...”

Sì, infatti abbiamo aggiornato Moine sulla valutazione del loro esponente riguardo alla Riforma Gelmini…

Vediamo…vediamo se quello che dice è in linea…..”

Abbiamo riletto insieme il pezzo di articolo sulla Gazzetta in cui Bernini afferma che la Riforma è stata fatta di tagli e che così non si possono fare le riforme. Inoltre abbiamo aggiunto quanto aveva affermato nella nostra tavola rotonda, cioè che la Riforma è assolutamente negativa.

A questo punto è sbottato “ma non penserete di distribuire il documento a tutta l’assemblea!!!”

e ci ha lasciati lì, andando a fare altro…..(probabilmente era in dubbio se fare la pelle a Bernini o se rimanere a controbattere, senza ragioni serie a sostegno).

Speravamo ci fosse anche Bernini, per consegnare anche a lui il voluminoso plico, ma non era presente, nostante sia anche consulente nazionale del Ministro per le politiche sulla disabilità…

Con Villani, abbiamo consegnato il plico con il documento e la raccolta di tutti gli articoli, i documenti e gli interventi da settembre ad oggi, nel momento in cui entrava in sala con Sacconi (è buffo, perché è la foto in prima pagina sulla Gazzetta, sullo sfondo). Quindi all’inizio dell’incontro, ha cominciato a sfogliare il plico sul tavolo, mostrandolo con sogghigni al Ministro, che annuiva, leggendone il contenuto. Ogni tanto guardava verso di noi, con ghigno beffardo e sicuro, di colui che non deve spiegare niente a nessuno….

A quel punto, ci siamo ascoltati tutto l’intervento di Sacconi (un’ora e mezzo, di fila, a raffica).

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-          Il federalismo che premia gli amministratori con i conti a posto (chissà che paura per Buzzi e Vignali)

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http://parma.repubblica.it/commenti/?idarticolo=repparma_2613853&idmessaggio=2346680

 

Puesto Sabado 05 Marzo 2011 - 23:25 (leido 3292 veces)
Comment Comentos (2) Print Imprimir

avatarDe: Mackenzie Fecha: Lunes 21 Nobiembre 2011 - 02:43

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