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Progetto sperimentale rivolto ai singoli insegnanti
Quando si attua: nel corrente anno scolastico
Dove: a Napoli e Torino
Numero di scuole coinvolte: 20
Numero degli insegnanti destinatari del ‘premio’: circa 20%
Quant’è il riconoscimento economico: una mensilità
Adesione della scuola: è volontaria
Chi decide l’adesione: il collegio dei docenti con propria delibera
Come vengono scelte le 20 scuole: per sorteggio
Come vengono individuati gli insegnanti: solo tra quelli che ne fanno domanda
Chi decide all’interno della scuola il 20% degli insegnanti cui assegnare il premio:
Un nucleo composto dal dirigente e da due docenti eletti con voto segreto dal
collegio dei docenti.
Quali sono gli indicatori? Curriculum, scheda di autovalutazione, attività connesse al
profilo dei docenti previste dal contratto vigente, apprezzamento da parte di
genitori e studenti.
Progetto sperimentale per la valutazione delle scuole
Quando si attua? Inizia nel corrente anno scolastico e riguarda il triennio
Quali scuole sono coinvolte? Scuole secondarie di primo grado per la durata
dell’intero triennio.
Dove si attua: Pisa e Siracusa
Scuole coinvolte: le scuole medie delle due province
Quant’è il riconoscimento economico: 70 mila euro
Quali sono gli indicatori? Il valore aggiunto registrato nei livelli di apprendimento
nel corso del triennio (prove Invalsi). Il contesto socio-economico e strutturale. Il
giudizio sulla base di osservazione esterna.
Come vengono individuate le scuole da premiare? Sulla base degli indicatori una
Commissione tecnica regionale formula una graduatoria delle scuole cui assegnare i
70 mila euro
A che cosa servono i 70 mila euro? Alle scuole che si collocheranno nella fascia più
alta (15%) sarà assegnato un premio da destinare agli insegnanti impegnati
nell’istituto durante il periodo di sperimentazione.
Come vengono assegnate le risorse? E’ prevista una assegnazione graduale di
risorse già dal primo anno.
www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/7/63833/Scuola%3A_busta_paga_in_piu%26rsquo%3B_al_prof_che_si_rimbocca_maniche.htmlwww.repubblica.it/scuola/2010/11/18/news/buste_paga_prof-9259542Al minuto 27 della trasmissione la collega precaria Francesca Pandolfi interviene sulla trasmissione de LA7 Effetto Domino, con Bonanni
http://www.la7.tv/richplayer/index.html?assetid=50194678E' un giorno storico: al via i progetti per valorizzare il merito
Gio, 18/11/2010 - 15:37
MIUR - Per la prima volta dopo decenni di dibattiti parte finalmente un progetto concreto che introduce il merito nel sistema d'istruzione italiano, per valutare e premiare le scuole e i docenti migliori. La sperimentazione ha l'obiettivo di individuare criteri, metodologie e competenze per valorizzare il merito e migliorare quindi la qualità del sistema scolastico secondo le migliori esperienze europee ed internazionali. La sperimentazione sarà finanziata con parte del 30% dei risparmi ottenuti grazie alla razionalizzazione delle spesa al netto delle risorse destinate al recupero per il personale docente degli scatti biennali.
Ai docenti particolarmente meritevoli verrà assegnato un premio pari ad una mensilità di stipendio. Agli istituti migliori un premio fino ad un massimo di 70 mila euro.
"E' un giorno storico - ha dichiarato il ministro Mariastella Gelmini - Finalmente si iniziano a valutare i professori e le scuole su base meritocratica. Premi dunque ai migliori e non soldi legati solo all'anzianità di carriera che comunque, grazie allo sforzo del governo, sono stati garantiti a tutto il settore".
Lo scorso febbraio il ministro Gelmini ha istituito un Comitato Tecnico Scientifico (CTS) che ha l'obiettivo di proporre l'istituzione di un sistema nazionale di valutazione e di miglioramento della didattica. Il Comitato ha proposto al ministro due progetti sperimentali: uno per la valutazione delle scuole, l'altro per i docenti.
Entrambi i progetti saranno attivati nel corrente anno scolastico.
Progetto sperimentale per la valutazione delle scuole
Il progetto sarà proposto a tutte le scuole medie delle province di Pisa e Siracusa.
Le scuole saranno valutate prendendo in considerazione:
* il livello di miglioramento degli apprendimenti degli studenti, individuato attraverso i test INVALSI;
* una serie di indicatori (rapporto scuola-famiglia, rapporto scuola-territorio, gestione delle risorse, livelli di abbandono...) verificati da un team di osservatori esterni composto da un ispettore e da due esperti indipendenti che, al termine delle attività, proporranno una relazione complessiva.
Sulla base dei risultati ottenuti verrà formulata da una Commissione tecnica regionale una graduatoria finale.
Alle scuole che si collocheranno nella fascia più alta sarà assegnato un premio (fino ad un massimo di 70mila euro) da destinare esclusivamente al personale effettivamente impiegato nell'istituto durante il periodo di sperimentazione.
Contemporaneamente sarà avviato un monitoraggio sull'intera sperimentazione per analizzare i cambiamenti nelle scuole a seguito dell'introduzione dei meccanismi di valutazione.
Progetto sperimentale per premiare i docenti migliori
Il secondo progetto mira ad individuare metodi e criteri per premiare gli insegnanti che si distinguono per le capacità e la professionalità dimostrate.
La sperimentazione riguarderà i docenti delle scuole di due città, Torino e Napoli.
In ogni scuola verrà costituito un "nucleo" composto dal Dirigente scolastico, da due docenti eletti dal Collegio dei docenti e dal presidente del Consiglio di Istituto in qualità di osservatore. Il "nucleo" avrà il compito di valutare i docenti che hanno aderito volontariamente alla sperimentazione.
La valutazione farà riferimento a due elementi:
* curriculum vitae;
* documento di valutazione.
In aggiunta a questi elementi il nucleo dovrà considerare anche i risultati di indagini realizzate per rilevare l'apprezzamento dei docenti da parte dei genitori e degli studenti. Sperimentare l'utilizzo di indicatori dell'apprezzamento da parte di genitori e studenti costituisce un elemento qualificante della sperimentazione, poiché rende la valutazione più completa, significativa e soprattutto non autoreferenziale.
Gli insegnanti meritevoli saranno individuati e premiati entro aprile/maggio 2011.
Una quota del 30% consentirà, inoltre, di rafforzare l'azione dell'INVALSI ed estendere ad altre materie e livelli scolastici l'utilizzo di test per la valutazione degli apprendimenti.
http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=30230&action=viewArrivano gli aumenti al merito (ed è già protesta)
di Reginaldo Palermo
L'annuncio lo ha dato il Ministro nel corso dell'incontro con i sindacati. Due i progetti sperimentali: uno prenderà avvio a Pisa e Siracusa e un altro a Torino e a Napoli. Nascono i "nuclei di valutazione" interni alle scuole.
Sulla valorizzazione del merito, sembra che questa volta si farà sul serio.
Le intenzioni, almeno, ci sono.
L'annuncio è stato dato dal ministro Mariastella Gelmini nel corso dell'incontro svoltosi il 18 novembre con i sindacati.
A breve verranno avviati due progetti distinti.
Il primo consentirà di effettuare la valutazione delle scuole e, trattandosi di una iniziativa sperimentale, riguarderà solamente le scuole medie delle province di Pisa e Siracusa.
Le scuole saranno valutate prendendo in considerazione non solo i risultati dei testi Invalsi ma anche una serie di indicatori (rapporto scuola-famiglia, rapporto scuola-territorio, gestione delle risorse, livelli di abbandono.) che saranno verificati da un team di osservatori esterni composto da un ispettore e da due esperti indipendenti che, al termine delle attività, proporranno una relazione complessiva. Al termine della rilevazione una Commissione tecnica regionale predisporrà una graduatoria finale.
Alle scuole che si collocheranno nella fascia più alta sarà assegnato un premio (fino ad un massimo di 70mila euro) da destinare al personale effettivamente impiegato nell'istituto durante il periodo di sperimentazione.
Un secondo progetto sperimentale sarà finalizzato a premiare i docenti migliori o, per usare le parole del comunicato ufficiale, "ad individuare metodi e criteri per premiare gli insegnanti che si distinguono per le capacità e la professionalità dimostrate".
Questo progetto riguarderà i docenti delle scuole di Torino e Napoli.
La valutazione sarà affidata ad un "nucleo" di cui faranno parte il dirigente scolastico, due docenti eletti dal collegio dei docenti e dal presidente del consiglio di istituto in qualità di osservatore.
Il "nucleo" avrà il compito di valutare i docenti che hanno aderito volontariamente alla sperimentazione.
La valutazione sarà riferita al curriculum vitae e a un non meglio precisato "documento di valutazione".
Il nucleo dovrà però tenere in considerazione anche i risultati di specifiche indagini realizzate per rilevare l'apprezzamento dei docenti da parte dei genitori e degli studenti.
Il progetto dovrebbe concludersi entro aprile/maggio 2011.
Il Ministro parla con entusiasmo del progetto: "E' un giorno storico, finalmente si iniziano a valutare i professori e le scuole su base meritocratica".
Adesso si attendono le reazioni di sindacati e movimenti. Certo è che avviare la sperimentazione della valutazione dei docenti a Torino e a Napoli, non sembra un'idea vincente: Torino è una delle raccoforti di CUB e Flc-Cgil che sicuramente ostacoleranno il progetto in tutti i modi (quando la partecipazione ai test Invalsi era facoltativa proprio a Torino si erano registrate le più basse percentuali di adesione); a Napoli è invece molto vivace il movimento dei precari che non staranno a guardare in silenzio: il CPS (Coordinamento precari scuola) cittadino, per esempio, sta predisponendo un modello di dichiarazione con cui i docenti potranno sottoscrivere una sorta di "obiezione di coscienza" rifiutando l'attribuzione di eventuali premi di produttività.
18/11/2010
Convocazione urgente - Assemblea straordinaria del “Manifesto dei 500”
Con una comunicazione di oggi, 18 novembre 2010, il Ministro Gelmini ha comunicato l'avvio di una “sperimentazione” per “premiare” gli insegnanti e le scuole “meritevoli”. Le città coinvolte sono Torino e Napoli per gli insegnanti e Pisa e Siracusa per le scuole.
Al di là delle modalità (vedere retro del volantino allegato), si tratta di un fatto gravissimo: con un governo che sopravvive nel discredito totale, mentre non ci sarebbero i soldi per i nostri contratti scaduti, con gli insegnanti costretti a lavorare nelle condizioni più incredibili, con le scuole che soffrono dei tagli di organico e di orari, con i bambini portatori di handicap che non hanno le ore necessarie, con il 90% degli edifici che non sono a norma, mentre si sono distrutti i Pr! ogrammi Nazionali, il ministro si permette di stanziare centinaia di migliaia di euro per “premiare” un pugno di insegnanti che verrebbero selezionati dal dirigente scolastico e da due colleghi, con la "visione" di un genitore!
E' una vergogna!
Ed è ancora più una vergogna che tutto ciò venga proposto per Torino, una delle prime città a mobilitarsi nel 2000 contro l'altrettanto vergognoso “concorsone”, una delle città che, anche attraverso il “Manifesto dei 500”, è alla testa della battaglia per la riconquista dei Programmi Nazionali (e quindi per una scuola e un insegnamento di alto livello) e la difesa della libertà d'insegnamento.
Il Ministro ha naturalmente previsto che tutto ciò avvenga con l'implicazione dei sindacati. Noi lo diciamo fin da subito: nessun sindacato può accettare di farsi implicare in una simil! e operazione che ha il solo obiettivo di dividere la categoria! , scredi tare la scuola, attaccare il contratto nazionale. L'unica posizione che va presa è quella del ritiro immediato di questa “sperimentazione” che è un'offesa a tutta la categoria e a tutte le famiglie che soffrono dei tagli e degli attacchi di questi anni.
Da TuttoscuolaNEWS n.464
5. Ma il congelamento dell'anzianità nella carriera resta
In attesa di conoscere nel dettaglio i contenuti del decreto interministeriale con il quale il ministro Gelmini, insieme al collega Tremonti, ha concretizzato gli impegni di utilizzare i risparmi di sistema (30% delle risorse ricavate dai tagli di organico) per corrispondere anche per il prossimo biennio gli scatti di anzianità del personale scolastico, ci sembra doverosa una riflessione sui vincoli posti dall'ormai famoso art. 9, comma 23 della legge 122/2010 sulla manovra finanziaria.
Il comma 14 dell'art. 8 ha previsto che i risparmi di sistema (30%) devono essere comunque destinati al settore scolastico e che la destinazione di quelle risorse è stabilita con decreto interministeriale, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, come è avvenuto giovedì scorso. Fin qui tutto ok.
Ma il comma 23 del successivo articolo 9, tuttora pesantemente incombente sulla carriera del personale scolastico, recita: "Per il personale docente, Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario (A.T.A.) della Scuola, gli anni 2010, 2011 e 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti dalle disposizioni contrattuali vigenti. È fatto salvo quanto previsto dall'articolo 8, comma 14”.
Ebbene, con il decreto interministeriale dell'altro giorno è stato salvato soltanto l'aspetto economico degli scatti di anzianità (sempre che siano corrisposti per intero e non sotto forma di una tantum), ma non il valore giuridico di progressione nella carriera. Si è trattato di un tamponamento di semplice natura economica senza incidenza giuridica, perché sarebbe stato in palese violazione della legge.
E la legge che per il personale in servizio annulla l'efficacia dell'anzianità che si matura nel 2010, 2011 e 2012, facendo segnare il passo nella progressione economica, c'è ancora tutta.
Alla fine della carriera il personale scolastico avrà 40 anni utili a pensione con una posizione stipendiale corrispondente solamente a 37 anni. A meno che non si voglia convogliare le risorse del 30% successive al 2012, ancora una volta, in surroga agli scatti mancati. Il che sembra inverosimile.
Noi non staremo a guardare!
lascuolasiamonoi/misc/image/milioni%20alle%20scuole%20private.jpg
vi giro l'articolo del Fatto quotidiano di oggi
sul finanziamento alle scuole private e parificate, 245 milioni di euro che si vanno a sommare ad altri soldi
per un totale che secondo alcuni sfiora il miliardo di euro all'anno, secondo il rapporto Sbilanciamoci 2010 e altre fonti.
Questi sono soldi RUBATI alle nostre scuole a pezzi, con pochi insegnanti e classi pollaio per darli
alla scuola privata.
E' bene ricordare chi è l'autore di questo sfacelo: il governo di centro sinistra, D'Alema e Berlinguer allora ministro
vollero la legge 62 del 10 marzo 2000 che faceva cadere la pregiudiziale costituzionale a favore della scuola pubblica aprendo
la strada al finanziamento pubblico alle private.
La Cgil e gli altri sindacati confederali si guardarono bene dal protestare contro queste misure, convinti che la concertazione
e la partecipazione alla politica dei redditi fossero una merce di scambio piu che sufficiente....che illusi
Mi piacerebbe sapere oggi dai politici del PD cosa hanno da dire su questa drammatica questione e se rifarebbero
le scelte di dieci anni fa.
Mi piacerebbe sapere se secondo loro i 30 milioni di euro per la Scuola Europea di Parma non siano soldi rubati
alle nostre scuole pubbliche e regalati a chi vuol fare scuole di fatto private con i soldi dello Stato.
e.
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