La nostra Buona Scuola - Il nostro Manifesto
Art. 3 della Costituzione Italiana:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Il diritto all’istruzione è uno dei pilastri sui quali riposa qualunque forma di società civile.
Esso costituisce un bene prezioso: è il dono che viene offerto dalla comunità dei cittadini ai propri giovani.
Una comunità lungimirante sa che, scommettere sulla formazione delle giovani generazioni, è un modo di assicurare a tutti una prospettiva certa di miglioramento sociale.
Rivendichiamo con forza questo diritto.
Studenti, genitori, docenti, personale della scuola fermiamoci un istante e chiediamoci: quale idea di scuola sta alla base del nostro operato, delle nostre scelte ?
Viviamo un momento storico complesso in cui fatichiamo a parlarci e quindi a capirci. Ci urliamo in faccia le nostre piccole verità, invece di lavorare insieme per una verità più grande, che scaturisca dal confronto serio e profondo sul senso del vivere civile.
L’assenza di questa riflessione colpisce profondamente anche la scuola. Gli aspetti migliori non vengono valorizzati, quelli deteriori non vengono sanati, perché le proposte di cambiamento non poggiano su una riflessione, attenta e svincolata da interessi estranei. È desolante dover ammettere che troppo spesso chi parla di scuola non ha le conoscenze e le competenze per farlo.
Chiediamo allora a ciascuno di voi di accompagnarci in questa ricerca di ricomposizione di un dialogo che ci aiuti ad offrire ai nostri giovani la migliore istruzione possibile.
Incontriamoci e confrontiamoci. Cerchiamo di dar voce insieme al nostro desiderio di sostenere una buona scuola. Rifiutiamo insieme ogni misura che vada nella direzione contraria. Richiediamo con vigore il supporto dello Stato affinché nessuno venga privato del proprio diritto allo studio.
Se in una classe ci sono troppi alunni,
se la sicurezza non è garantita,
se un disabile non è assistito,
se la formazione degli alunni viene impoverita con il taglio di insegnamenti fondamentali,
se non viene assicurata la continuità didattica per meri calcoli economici,
se non viene riconosciuto il tempo lavoro dei docenti,
se non viene assicurato il loro ricambio generazionale,
se non viene sostenuta la loro formazione,
se il reclutamento del personale, dai dirigenti ai collaboratori scolastici, non avviene sulla base di specifiche e riconosciute competenze e attitudini,
se non si promuove un atteggiamento di apertura verso altre culture, altre tradizioni, altre lingue e comunque semplicemente verso
se non si lavora sufficientemente sulla motivazione allo studio,
se non si sostengono le eccellenze,
se i crediti delle scuole nei confronti dello Stato vengono congelati o radiati,
ALLORA LO STATO È VENUTO MENO AI SUOI OBBLIGHI!
Il nostro compito è quello di ricordarli, incessantemente e concretamente.
Rendiamo allora operativi gli organi collegiali esistenti e vigiliamo affinché questo non accada.
Destiniamo un po’ del nostro tempo all’informazione sul mondo della scuola.
Troviamo altre occasioni di incontro: sarà senz’altro una scuola migliore quella che scaturirà da questo dialogo, più attenta e più responsabile.
IL COORDINAMENTO BUONA SCUOLA DI PARMA
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