From: Giovanni Cocchi Sent: Tuesday, March 25, 2014 12:12 PM Subject: contributi "volontarobbligatori" e ipocrisie Gentile Ministro, nella sua intervista al Corriere del 24 marzo lei afferma: «Non è possibile obbligare le famiglie, con metodi inappropriati, a pagare contributi che per definizione sono volontari. Questo deve essere un principio inderogabile”. Brava, del resto lo aveva già detto anche la Ministra Gelmini e ribadito con una circolare il Ministro Profumo. Nulla di strano, visto che l’istruzione pubblica, coma da Costituzione, è gratuita (fino al quarto anno delle superiori, poi solo circa una ventina di euro) perché sostenuta dalla fiscalità generale. Perciò, nel momento in cui mando a scuola mio figlio non dovrei pagare più nulla perché, giustamente, ho già pagato le tasse. Però. Quest’anno ho iscritto mia figlia al secondo anno di Liceo e come lo scorso anno sono stato costretto a versare (“a perfezionamento dell’iscrizione”, testuale, ndr) un contributo “volontario” di 150 euro (senza nessuna distinzione tra quota per assicurazione obbligatoria e resto “volontario”, quindi anche volendo...) e lo sa perché? Perché per un liceo con oltre 1200 studenti la dotazione ordinaria dello Stato ammonta a ben 15.000 euro (di cui 248,87 per integrazione disabili!), poi dal Comune + Provincia ne arrivano altri 15.000 mentre dai genitori 180.000 euro!
Visto che siete così bravi a trovare qualche miliardo per i muri scolastici, provate a trovarne almeno uno da mettere anche all’interno dei muri scolastici. Visto che siete così bravi a restituire i soldi dovuti dalle Pubbliche Amministrazioni, restituite anche alle scuole i residui attivi (cioè i crediti) che vantano da anni nei confronti dello Stato. Buon lavoro: poche parole, poche note, qualche fatto. Giovanni Cocchi, Bologna p.s.: indirizzo anche a Renzi; già fatto una volta, nessuna risposta, ma magari stavolta trova il tempo per un tweet... |