Venerdì 30 novembre alle ore 17 si è tenuta una grande assemblea pubblica dei docenti di Parma presso l'aula magna dell'ITG Rondani. Erano presenti docenti e studenti di una ventina di scuole di Parma tra istituti comprensivi, circoli didattici e istituti superiori, oltre ad un gruppo di rappresentanti dei collettivi degli studenti universitari e medi. I docenti hanno deciso di rendere pubblico un documento, concordato nei contenuti in assemblea e condiviso in rete nella sua stesura prima della pubblicazione, che verrà diffuso a mezzo stampa locale e nazionale e in tutte le scuole della città e della provincia. In questo documento si proporrà una strategia unitaria di opposizione alle politiche scolastiche portate avanti dal governo, facendo riferimento:
1) a tutti i provvedimenti in corso di approvazione da parte del governo Monti nei confronti della scuola, dell'università e della ricerca, dalla legge ex Aprea al DDL Stabilità, per arrivare al DPR sul sistema di valutazione delle scuole; 2) alla drammatica carenza di fondi e di notizie anche parziali in merito all'entità dei finanziamenti che verranno dati alle scuole per arricchire l'offerta formativa con progetti e attività di recupero, sostegno e approfondimento.
Si intende inoltre ribadire l'indignazione della classe docente di fronte al grave attacco del premier, che ha offeso profondamente la dignità professionale degli insegnanti, accusandoli di corporativismo e di strumentalizzare gli studenti per rivendicazioni di categoria, oltre che offendere in modo pesantissimo gli studenti che hanno invece dimostrato una grande maturità e capacità di lettura dei fatti in quest'epoca di crisi. Purtroppo l'atteggiamento di alcune sigle sindacali non ha fatto che avvalorare agli occhi dell'opinione pubblica un'immagine assolutamente distorta e inaccettabile della classe docente. Noi non ci accontentiamo della promessa degli scatti di anzianità, ma soprattutto rifiutiamo che essi siano finanziati con i soldi della scuola pubblica. Non abbiamo mai anteposto alla difesa della scuola della Costituzione, del diritto allo studio e della libertà di insegnamento la mera difesa di interessi salariali. Il documento proporrà infine una serie di iniziative da attuare nelle scuole in maniera quanto più possibile unitaria, al fine di informare i genitori e gli studenti in merito alla sospensione di una serie di attività aggiuntive a causa delle politiche governative e della spending review, affinchè sia chiaro che è il governo che sta bloccando le scuole, non sono i docenti. Fra le possibili iniziative che sono state proposte, oltre all'astensione dei docenti da tutte le attività non obbligatorie, ad eccezione di quelle indirizzate ad alunni disabili e migranti, saranno proposte giornate di cogestione per le scuole superiori, nel corso delle quali docenti e studenti insieme affronteranno in modo assembleare quattro o cinque argomenti definiti insieme, eventualmente con l'aiuto di esperti. I docenti hanno infine auspicato che anche da parte dei Dirigenti scolastici vi sia quanto prima una decisa presa di posizione a sostegno di queste proteste del mondo della scuola. Appena possibile sarà inviato dunque il documento concordato e verrà probabilmente indetta anche un'altra assemblea, al fine di costruire un percorso condiviso di azione.
Roberta Roberti La scuola siamo noi Parma
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