17 novembre: sciopero generale


IL 17 NOVEMBRE SCUOLA E UNIVERSITA’ IN SCIOPERO E IN PIAZZA
 
LAVORATORI E STUDENTI CONTRO LA LETTERACCIA E IL DIKTAT FRANCO-TEDESCO
 
Con la “letteraccia” scritta sotto dettatura della BCE e in ossequio al diktat franco-tedesco, il governo Berlusconi ha annunciato un ulteriore massacro sociale: piena libertà di licenziamento in tutti i settori lavorativi; trasferimento coatto di dipendenti pubblici, con l’introduzione della Cassa Integrazione; annullamento dei contratti nazionali e dei diritti del lavoro; peggioramento ulteriore delle pensioni;  cancellazione degli effetti dei referendum di giugno; svendita del patrimonio naturale e artistico. Il centrosinistra non si oppone al disastroso progetto, a parte qualche lamento sulla libertà di licenziare.
Per la scuola a tutto questo va aggiunto il blocco dei contratti e degli scatti di anzianità fino al 2014, che  impone a docenti ed ATA sottosalari intollerabili e la perdita di decine di migliaia di euro nell’intera carriera; la retribuzione degli insegnanti e il finanziamento alle scuole sulla base dei grotteschi quiz Invalsi, ridicolizzati davanti all’opinione pubblica nella scorsa primavera; un ulteriore massacro degli organici in una scuola-miseria impossibilitata a fornire istruzione di qualità; la vigliacca deportazione dei docenti “inidonei” (per gravi motivi di salute) dal loro lavoro a mansioni che non possono né devono svolgere; l’espulsione in massa dei precari.
 
FACCIAMO PAGARE LA CRISI A CHI HA CONTINUATO AD ARRICCHIRSI ANCHE IN QUESTI ANNI.
 
Il 10% degli italiani/e possiede circa il 55% della ricchezza nazionale e un patrimonio globale intorno ai 5000 miliardi di euro. Basta una tassa patrimoniale di un 1% per recuperare 50 miliardi l’anno. L’evasione fiscale è stimata tra i 300 e i 400 miliardi annui. Con i mezzi a disposizione, se li si usa davvero, un taglio, fosse pure del 20%, metterebbe a disposizione altri 70 miliardi. La corruzione nelle strutture pubbliche divora circa 200 miliardi annui: impedendola anche solo al 20%, otterremmo circa 40 miliardi. Ponendo limiti alle “pensioni d’oro”, cancellando le missioni di guerra e riducendo drasticamente le spese militari si risparmierebbero decine di miliardi l’anno. Con questi soli cinque provvedimenti ci sarebbero oltre 200 miliardi annui in più, non solo per aggiustare il bilancio pubblico, ma per avere salari e pensioni adeguate, investimenti importanti nella scuola e nella sanità pubblica, nei servizi sociali, nella tutela del patrimonio naturale ed artistico; si potrebbe porre fine alla precarietà, garantendo l’occupazione stabile e un reddito minimo per tutti/e.
 
Il 17 è la giornata mondiale di lotta degli studenti ed in tutta Italia si svolgeranno manifestazioni di centinaia di migliaia di giovani delle scuole e dell’Università. E’ la migliore occasione per avere in piazza insieme lavoratori/trici e studenti in un fronte comune contro la “letteraccia” e il gravissimo scempio sociale che annuncia. Perciò i COBAS, insieme alla CUB, hanno convocato lo sciopero dell’intera giornata dei docenti, degli ATA, degli amministrativi e dei ricercatori, di scuola e Università.
 
Il 17 NOVEMBRE TUTTO IL POPOLO DELLA SCUOLA PUBBLICA, DALLA MATERNA ALL’UNIVERSITA’, SCIOPERA E MANIFESTA NELLE PRINCIPALI CITTA’.
 
 
 
COBAS-Scuola
sede provinciale di Reggio Emilia
via Martiri della Bettola n.6
apertura: martedì dalle 17 alle 19,30
tel. 331/8826698 - 339/3479848 – fax 0522/282701
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Articolo tratto da: Istruzione: bene comune - https://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/
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