La Regione Emilia Romagna fa i conti: "mancano almeno 2mila docenti"


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È la scuola dei primati: maggior numero di nuovi iscritti - negli ultimi dieci anni gli studenti sono cresciuti di oltre 107mila, il 26,6% contro il 3,4% a livello nazionale - stranieri in aumento, tempo pieno diffuso, maggiore presenza dei ragazzi nei professionali, ma anche 22 alunni per classe, la media più alta in Italia. Anche sui costi, la Regione è da record: 1.495 euro spesi, insieme agli enti locali, per ogni studente in un anno. Eppure la scuola dell'Emilia Romagna, così come viene fotografata dal nuovo Report sul sistema educativo presentato ieri in viale Aldo Moro, è la più bistrattata da Roma. "Sono dati che dovrebbero attribuire alla scuola della nostra regione circa duemila docenti in più", spiega l'assessore regionale alla scuola e università Patrizio Bianchi. "Anche così non sarebbe ripristinata la situazione precedente ai tagli, ma ci sarebbe consentito di avere una situazione più gestibile".

La trattativa per ottenere cattedre in più è ancora aperta. Ma difficilmente il prossimo anno cambieranno le cose. "Ciò che vogliamo però - insiste Bianchi - è un nuovo sistema di ripartizione degli organici a livello nazionale, con criteri uguali per tutti e regole chiare e trasparenti". Il Report è nato proprio per sostenere le richieste della Regione. "Abbiamo fatto in modo - spiega l'assessore - che tutti avessero sotto i propri occhi i numeri, per un dibattito cosciente e informato", e per mettere un punto fermo nella discussione nazionale sul processo di realizzazione delle modifiche introdotte dal titolo V della Costituzione.

Sono 510.316 gli alunni che frequentano le scuole statali in Regione. Il sistema educativo regionale rappresenta il 6,5% di quello nazionale. Tuttavia - evidenzia il Report - dal Ministero viene assegnato all'Emilia Romagna il 6,3% dell'organico docente e il 6,2% del personale tecnico amministrativo: in pratica 1.500 posti in meno, a cui si devono aggiungere i tagli agli organici avvenuti nel 2009-2012 (meno 3.711 docenti e meno 2.241 bidelli e segretari). La scuola dell'Emilia Romagna ha anche la più alta percentuale di immigrati, circa il 16%. "Abbiamo scelto l'accoglienza", rivendica con orgoglio Bianchi che ieri ha incontrato anche il Coordinamento precari della Cgil per affrontare l'emergenza precarietà nella scuola e nelle università e chiedere al Ministero più posti di ruolo.

(14 giugno 2011)






Articolo tratto da: Istruzione: bene comune - https://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/
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