Flop del progetto "merito": la conferenza stampa del Ministero Gelmini e le dichiarazioni di Bernocchi


SCANDALOSE DICHIARAZIONI DI GELMINI SUL “PROGETTO-MERITO”


14 GIUGNO A ROMA (ore 10) SEMPRE PIU’ INDIGNATI/E AL MIUR

  Grotteschi e scandalosi i contenuti della conferenza-stampa di ieri  della ministra Gelmini che ha cercato di spiegare i risultati del  cosiddetto “progetto-merito”, le sedicenti sperimentazioni che  avrebbero dovuto avviare, secondo il Ministero P.I., il  miglioramento della qualità della scuola.
Il progetto è parso  immediatamente ridicolo ai docenti, che lo hanno respinto  all’unanimità in tutte le province dove Gelmini lo voleva  effettuare, da Torino a Napoli, da Cagliari a Pisa e Milano.
Ieri la  ministra ha provato a mascherare il flop totale dichiarando di aver   “raccattato” 900 docenti in altre province (non meglio specificate)  e 77 scuole in tre province mai ufficialmente coinvolte (Arezzo, 
> Mantova, Pavia), oltre che nell’unica programmata Siracusa. I  docenti “promossi” sono solo 276: a “promuoverli” sono stati i loro  presidi, due docenti, i loro studenti e le loro famiglie.
Quale  tasso di incredibile sudditanza verso i presidi e di piaggerie verso  studenti e famiglie un tale meccanismo indurrebbe lo capisce anche  un bimbo della scuola primaria!!
Ma lo scandalo maggiore è che per  premiare con una mensilità (circa 2500 euro lordi) aggiuntiva di  stipendio (e al MIUR avevano spergiurato di non voler fare gerarchie  tra docenti o scuole) 276 docenti e con 70 mila euro alcune scuole  prone ai voleri del MIUR si sono spesi 5 milioni e 400 mila euro, 
  mentre, incredibile dictu, altri 15 milioni sono stati stanziati per  i prossimi quiz Invalsi, moltiplicando per 5 la spesa sostenuta  quest’anno.
Il tutto dopo che si sono spietatamente tagliati altre  decine di migliaia di posti di lavoro, espulsi i precari in massa,  bloccati gli stipendi e gli scatti di anzianità a docenti ed ATA. 
  Come scandali aggiuntivi:
1) Gelmini ha ricordato che con il suo  progetto hanno collaborato, e continueranno a farlo, l’Associazione  TREELLE (dal braccio destro di Berlusconi, Fedele Confalonieri, ad  altri boss industriali come Pietro Marzotto e Tronchetti-Provera) e  la Fondazione per la Scuola della Compagnia di S.Paolo, maggiore  azionista della Banca Intesa S.Paolo;
2) i sindacati  collaborazionisti e compiacenti si sono dimostrati “aperti per una  verifica di quelli che saranno i risultati finali”.
  Tutto questo non fa che aumentare la nostra indignazione, che  esprimeremo in questi giorni nello sciopero degli scrutini (che  entreranno nel vivo nella gran parte delle regioni da martedi) e  soprattutto manifestando il 14 giugno a Roma (ore 10) davanti al  Ministero della (ex-Pubblica) Istruzione contro la scuola miseria e  la scuola-quiz, per la cancellazione dei tagli, l’assunzione dei  precari, il recupero dei contratti e degli scatti di anzianità,  l’eliminazione totale dei quiz Invalsi.

  Piero Bernocchi   portavoce nazionale COBAS




Articolo tratto da: Istruzione: bene comune - https://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/
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