I genitori di Baganzola scrivono alla Gazzetta di Parma e alla città se sono cittadini di serie B.... Cari colleghi, è da accogliere con il più vivo compiacimento la decisione di numerosi cittadini, genitori di alunni delle scuole di Baganzola, che hanno deciso di riunirsi in Associazione, per poter meglio difendere il servizio scolastico locale dai duri attacchi che i partiti politici stanno infliggendo alla scuola pubblica. Attacchi che avvengono anche grazie al silenzio dei dirigenti politici Parmensi, che in alcuni casi anziché difendere il loro territorio, si schierano “senza se e senza ma” a difesa delle scelte prese a Roma, dove peraltro le dirigenze provinciali dei partiti di Parma sembrano essere poco influenti. A Baganzola, come in altre parti del territorio, i ragazzini perderanno l’insegnante specializzata d’inglese e subiranno una riduzione delle ore di lezione per far fronte ai tagli. Nonostante i tagli enormi i soldi per il settore scolastico ci sono, i vertici dei partiti politici di Parma e del Parmense devono pretendere di pesare di più nelle scelte dei loro capi, altrimenti possiamo dire che carpiscono il nostro voto e poi non ci tutelano, per meglio descrivere la situazione basta considerare tre casi emblematici: nei giorni scorsi grazie ad una ricerca della sindacalista della Cisl di Parma Maria Gentilini, si è appreso che esistono fondi pubblici per circa 190 milioni di euro per le attività di un ente denominato Invalsi, che ha la pretesa di misurare il livello delle scuole, inoltre sono noti gli oltre 30 milioni di euro stanziati per spostare la scuola europea da Via Saffi in Via Langhirano e in aggiunta, mentre solo a Parma in tre anni hanno cacciato circa 250 docenti, si spendono soldi per istallare poche e costose lavagne interattive e per fare dei corsi per formare il personale addetto. Maestre e Maestri, autoconvocati, di Parma e Provincia |