Comunicato stampa FLC-CGIL contro l'iniziativa dell'on. Garagnani- sanzioni disciplinari per i docenti


Bologna, 12 maggio 2011

 

 

Comunicato Stampa

 

Respingiamo con forza le provocazioni dell’on. Garagnani

 

 

E’ gravissimo ed insopportabile il continuo stillicidio di dichiarazioni del Presidente del Consiglio e di esponenti della maggioranza nei confronti dei docenti che “inculcano le loro idee” e dunque fanno politica e non il loro lavoro.

La polemica scomposta ed illiberale dell’on. Garagnani, che segue l’intenzione di promuovere un’iniziativa di legge,  è il segno evidente che l’azione di contrasto verso i provvedimenti del Governo sulla scuola statale e la straordinaria riuscita dello sciopero generale della CGIL del 6 maggio, hanno colpito nel segno.

Ricordiamo all’on. Garagnani che dal 1 gennaio 1948 è vigente la Costituzione della Repubblica Italiana che, all’articolo 21, garantisce a tutti i cittadini i diritti civili, politici e sociali a partire dal diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, con lo scritto e con ogni altro mezzo di diffusione.

In un panorama di tagli e di smantellamento progressivo della scuola pubblica né i Dirigenti Scolastici, né i docenti possono essere privati della legittima facoltà di rappresentare alle famiglie il motivo per cui gli studenti sono stipati in classi pollaio  senza rispetto per le norme di sicurezza e per l’integrazione dell’handicap, non possono avere il tempo pieno richiesto, né partecipare ai laboratori oltre al fatto che, alcune migliaia di bambine/i sono senza scuola dell’infanzia.

Si colpiscono le lavoratrici ed i lavoratori della scuola per colpire in realtà la scuola pubblica italiana!




I docenti italiani educano i bambini e gli studenti al pensiero critico e libero, perché questa è la missione affidata costituzionalmente alla scuola.

Il deputato del PDL invece auspica una scuola diversa, quella del pensiero unico, autoritaria, subalterna e selettiva.

Ad imbavagliare gli insegnanti ci aveva provato nel maggio scorso, senza esito, il precedente direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale; ora ci riprova l’on. Garagnani.

Questo è il segno evidente di quanto sia stata diffusa ed efficace la nostra resistenza. Vogliamo ricordare ancora all’on. Garagnani che, per la CGIL, la difesa delle libertà costituzionali rappresentano un punto identitario.

Per questo pretendiamo massimo rispetto per la nostra storia, per la nostra azione sindacale e, non da ultimo, per i nostri iscritti.

Sappia l’on. Garagnani che ancora una volta, la CGIL, la FLC ed il personale della scuola, non si lasceranno intimidire e non consentiranno a nessuno, di delegittimare e denigrare un’organizzazione sindacale, i suoi iscritti ed un’intera categoria di lavoratori.

 

Segreteria FLC CGIL Emilia Romagna

Gentile collega,
il premier, il ministro Gelmini, l'on. Garagnani... è tutto un proliferare
di minacce contro gli insegnanti accusati di parlare di politica a scuola...

Cosa vuol dire parlare di politica a scuola? Parlar male di Montesquieu?
Parlar bene della Repubblica di Salò? Sostenere che la P2 è un'invenzione
della stampa? Ricordare che non risultano titoli di merito che giustifichino
l'occupazione del palazzo di viale Trastevere da parte della signora
Gelmini? Sostenere che Craxi è stato un grande statista? E anche il Trota?
Rubricare la strategia della tensione come una sindrome da complotto? Non
fare la preghiera in classe tutte le mattine?

Vivalascuola di questa settimana cerca di rispondere a questi interrogativi:

http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2011/05/23/vivalascuola-83/

Grazie dell'attenzione, e un cordiale saluto.

Giorgio


Articolo tratto da: Istruzione: bene comune - https://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/
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