Pedroni: La qualitą della scuola di Parma retrocede


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Pedroni: "La qualità della scuola di Parma retrocede. Si prendano a modello Piemonte e Friuli"

In campo scolastico, Parma e l'Emilia-Romagna dovrebbero prendere esempio da Piemonte e Friuli-Venezia Giulia, che hanno saputo dare risposte ai problemi degli insegnanti e delle famiglie e fanno balzi in avanti nella graduatoria della qualità. Mentre Parma retrocede.
Lo dice Manfredo Pedroni, consigliere provinciale del Pdl, che in un'interrogazione a risposta scritta cita i dati del mensile «Tuttoscuola». Torino e Biella sono ai primi posti nella classifica della qualità delle scuole, dice Pedroni, «mentre Parma retrocede al 13° posto». Pedroni chiede alla Provincia di rivedere «la propria posizione demagogica e strumentale di fronte alla riforma Gelmini» e di dare risposte a famiglie e insegnanti sul modello di Piemonte e Friuli.


Ogni volta che leggiamo gli interventi del dott. Villani e del dott. Pedroni sulla scuola, rimaniamo senza parole....

 

Leggendo le argomentazioni portate, ci vengono da porre queste domande:

 

1) Quindi vi siete finalmente accorti che sottrando risorse di insegnanti nelle scuole, la qualità decade?

 

2) Chi ha tagliato più di 100 insegnanti , nella Provincia di Parma:  il Ministero, la Regione, o la Provincia?

 

3) Come mai dire le cose come stanno, significa fare demagogia? Solo pochi mesi fa, abbiamo letto articoli di estrema soddisfazione, da parte del PDL locale, sugli esiti della "razionalizzazione" portata dalla Riforma Gelmini nella scuola....Come mai ora, di fronte a tanta "razionalità", c'è bisogno del "soccorso" degli enti locali, per salvare la scuola dal disastro?

 

4) Come mai un amministratore del PDL, come l'Ass.. Bernini, sta convocando Dirigenti Scolastici, Presidenti dei Consigli di Istituto, per trovare risorse che permettano di "salvare" le ore di scuola nelle classi delle scuole primarie del Comune di Parma? Come mai lo stesso Assessore, afferma che la Riforma è una "pessima" riforma e "non si fanno le riforme soltanto con i tagli"?

 

Forse, invece di cercare di distribuire le colpe dei "tagli" verso altri enti locali, sarebbe il caso che il PDl, la Lega e tutte le foze di governo, osservassero gli effetti della Riforma Gelmini e cercassero di porre rimedio all'unico livello che può essere risolutivo per i prossimi anni: a livello del governo, abrogando le norme della Riforma Gelmini e tornando a dotazioni organiche a livello di quelle assegnate alle scuole fino a 3 anni fa.

 

Se invece di occuparsi di questi nodi cruciali, ci si accontenta di strombazzare come "epocali" le riforme che comportano l'installazione di punti wi-fi nelle scuole (il ministro Brunetta ha annunciato con estrema enfasi l'avvio dell'installazione di Kit wi-fi che costano circa 30 € l'uno, e si connettono a computer attualmente inesistenti nelle scuole),  poi non ci si lamenti quando i genitori assediano le scuole per protestare per i servizi ed il tempo scuola che si è perso....

 

La scuola pubblica statale non è il terreno per le propagande di partito, è un patrimonio ineguagliabile e prezioso, che ogni politico dovrebbe tentare di difendere; non di uccidere, puntando poi la pistola verso altri colpevoli....

 

Per La Scuola Siamo Noi

 

Giordano Mancastroppa

Ecco il testo integrale dell'interrogazione a risposta scritta e in aula:
Oggetto: “ GLI ERRORI  DELLA  PROVINCIA  E  DELLA  REGIONE  RICADONO  SUGLI  STUDENTI, SULLE  FAMIGLIE  E   SUGLI  INSEGNANTI ”

Il sottoscritto Consigliere Provinciale Manfredo Pedroni

PREMESSI
- risultati del “2° Rapporto sulla qualità nella scuola italiana” realizzato da “Tuttoscuola”, il mensile per insegnanti, genitori e studenti, che ha stilato una graduatoria delle Province e delle Regioni in base alla qualità del sistema di istruzione;
- che le graduatorie sono state realizzate elaborando migliaia di dati di fonte ufficiali, aggiornati alle ultime rilevazioni disponibili, in tutto 96 indicatori, dai quali si ricava un’approfondita e inedita radiografia del sistema scolastico del nostro paese;

CONSTATATA

a) la sorpresa del balzo in avanti del Piemonte, Regione italiana che si colloca al primo posto della graduatoria, che rispetto a quattro anni fa, guadagna tre posizioni, scavalcando l’Emilia Romagna, che retrocede dal primo al quarto posto;
b) le province di Biella e Torino sono ai primi posti mentre Parma retrocede al 13° posto;

RILEVATO

A) che la Regione Piemonte ha fatto una legge regionale per tutelare le scuole di montagna, preservandole di fatto come prevede la riforma Gelmini dalla riorganizzazione del sistema scolastico nazionale, con nessuna riduzione di classi, di insegnanti e personale “Ata”;
B) che la Regione Piemonte ha sottoscritto con il Ministro Gelmini un accordo per l’impiego dei precari,  ottenendo classi a tempo pieno rispondenti alla domanda dall’utenza scolastica;

 

C) che la Regione Friuli-Venezia G. passa dal 5° posto al 2°. Dopo la sottoscrizione di accordi con il Ministero per l’impiego dei Precari;
D) che la Regione Emilia Romagna con il suo Presidente Errani si è rifiutata di sottoscrivere con il Ministero l’Accordo per dare risposte positive ai Precari e soddisfare le richieste delle famiglie che chiedono il tempo pieno, come da tre anni il Popolo delle Libertà chiede;
E) che l’Amministrazione Provinciale più volte sollecitata non ha fatto nulla per chiedere alla Regione di sottoscrivere gli accordi con il ministero che avrebbero risolto gran parte dei problemi riguardanti le richieste del tempo pieno, dei precari e dell’edilizia scolastica con la messa a norma delle nostre scuole;

CHIEDO  ALLA  GIUNTA  PROVINCIALE DI  PARMA

1) di fronte al “2° Rapporto sulla qualità nella scuola” realizzato da “Tuttoscuola” che vede La Regione Emilia Romagna retrocedere dal primo al quarto posto e la provincia di Parma al 13° posto, quale giustificazione intende dare agli studenti, alle famiglieagli insegnanti e ai precari;
2) se non intende ravvedere la propria posizione demagogica e strumentale, di fronte alla riforma Gelmini, di solidarietà con ogni forma di contestazione alla riforma stessa;
3) se non intende assumere le responsabilità che competono a un’Amministrazione pubblica danno risposte ai bisogni delle famiglie con un scuola efficiente in continuo miglioramento come fatto dalle province e Regione Piemonte e la Regione Friuli-Venezia G.

Il  Consigliere Provinciale Manfredo Pedroni.



Articolo tratto da: Istruzione: bene comune - https://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/
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