67.000 ASSUNZIONI? L’ENNESIMA BUFALA! Il Coordinamento Precari Scuola di Roma, ricevuto ieri in delegazione (unitamente al Coordinamento delle scuole primarie di Roma) dai dottori De Angelis e Chiappetta, dirigenti del Miur, ha posto delle richieste specifiche sui problemi del precariato, per scoprire che nulla c’è di nuovo sotto il sole: - Sono stati richiesti dal MIUR al MEF 30000 docenti e 37000 A.T.A da immettere in ruolo dal 01/09/2011, per non dover risarcire i precari che si sono appellati alla direttiva europea, la quale riconosce il diritto all’assunzione a tempo indeterminato dopo tre anni di contratti a tempo determinato presso la medesima amministrazione. Ma il MEF ha autorizzato solo 10.000 assunzioni per i docenti e 6500 per il personale ATA. Le 67.000 assunzioni sono solo propaganda politica! Il Miur può richiedere la copertura dei posti vacanti ma di concerto con il MEF e“nel rispetto degli obiettivi programmati dei saldi di finanza pubblica”. Inoltre, questi posti sono quelli disponibili al netto dei tagli e dei pensionamenti (questi ultimi superiori al numero di posti vacanti e disponibili individuati).
- È stato millantato un piano di assunzioni triennale, ma allo stesso tempo emerge una contraddizione che abbiamo fatto notare: nel decreto sviluppo 2011, art. 9, c’è una norma che, di fatto rende inefficaci gli appelli alla direttiva europea per il personale della scuola. È evidente che da un lato si promettono assunzioni per ovviare ai ricorsi già presentati, dall’altro si vuole evitare che questi stessi diritti vengano rivendicati da coloro che maturano via via i requisiti. Aggirando, per di più, le direttive europee.
- La nuova truffa del “Salva-Precari”: facciamo notare al dott. Chiappetta come si tratti di una contraddizione la promessa di assunzioni e la riproposizione di una misura nata per arginare l’effetto dei tagli. La risposta? Il Salva-precari deve esser riproposto per dare una risposta ai lavoratori delle scuole meridionali…insomma, dove faranno i tagli e dove le assunzioni?
- Il decreto di aggiornamento delle graduatorie è pronto, ma si sta prendendo tempo a pubblicarlo perché si attende la approvazione in Parlamento di un decreto correlato, nel quale si dovrebbero stabilire, tra le altre cose, la cadenza triennale delle medesime graduatorie e l’obbligo di permanenza per 5 anni nella sede di titolarità. Il dott. Chiappetta ha seraficamente detto che le more dipendono quindi dalla politica, non dall’amministrazione. Insomma, ci chiediamo, dobbiamo forse attendere i risultati delle amministrative per sapere cosa ne sarà del nostro futuro? Quale dazio pagheremo alla Lega?
La rabbia dei precari, gabbati ancora una volta non può certo finire qui. Noi continueremo a lottare con sempre maggiore forza per i nostri diritti! Svegliamoci…è ora! IL Coordinamento Precari Scuola - Roma
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