"Tagli alla scuola, paghi Villani" Proposta di Maestri auconvocati
Proprio mentre il Pdl esulta per "i plessi di montagna salvati" (LEGGI), il coordinamento guidato da Salvatore Pizzo chiede che i leader locali del Pdl cedano lo stipendio per fronteggiare i tagli all'istruzione. "E si trovi un lavoro alternativo ai licenziati". Intanto un gruppo di mamme dell'elementare Corridoni denuncia: "Ci taglieranno anche il sabato"
di MARCO SEVERO
Niente più sabato. Il sesto giorno potrebbe sparire dal calendario della scuola elementare Corridoni, una delle poche a Parma che ancora garantisce la settimana lunga. Lo denuncia un gruppo di mamme, parecchio allarmate dalla prospettiva. "La scelta ci è stata giustificata con la carenza delle risorse umane, con la necessità di ridurre i costi, insomma con i tagli alla scuola operati dal Governo" dice uno dei gentori, che per ora chiede l'anonimato. In prospettiva, le mamme della Corridoni non escludono neppure il ricorso alla piazza: "Ci stiamo organizzando e ci faremo sentire, qui siamo di fronte ad una vera e propria 'normalizzazionè stile Gelmini". Non solo tempo pieno, dunque. A rischio, a seguito delle sforbiciate dell'Esecutivo, sarebbe anche l'attività didattica mattutina. L'idea potrebbe essere quella di spalmare "pezzetti di sabato sul resto della settimana". Si vedrà nelle prossime settimane.
Schiacciati dai tagli e ingannati
Siamo docenti e genitori della D.D. Bandiera.
Leggendo il comunicato stampa del Pdl (per bocca del coordinatore dott. Villani), pubblicato oggi su Repubblica Parma e Gazzetta di Parma, ci sentiamo di dover rettificare quanto espresso, almeno per ciò che riguarda la nostra situazione scolastica.
A tutt’oggi, l’assegnazione di organico alla D.D. Bandiera è di 58 docenti e la classe a tempo pieno della Scuola Maupas di Vicofertile non è stata autorizzata.
Per le classi a Tempo Normale, vengono assegnate dal Ministero 27 ore, a fronte di una richiesta delle famiglie di tempo scuola di 33 ore.
A tutt’ oggi, il Consiglio di Circolo, unico organo deputato a deliberare sull’organizzazione del tempo scuola, non ha effettuato nessuna decisione che preveda “flessibilità e autonomia organizzativa”. Non è per nulla scontato che tutte le classi avranno quanto richiesto dalle famiglie.
Se le risorse verranno ridistribuite tra le classi, non significa “che il provveditorato è riuscito a garantire l’orario prolungato”, ma soltanto che si toglieranno ore di docenza a classi, per darne ad altre.
Abbiamo avuto l’assegnazione di 3 docenti in meno di quanto necessario (tra docenti di classe e docenti specialisti). Se questo è un risultato positivo…
Per un alunno, la perdita di 3 ore settimanali di lezione (da 30 a 27 ore), durante l’intero percorso scolastico, significa la perdita di 450 ore di lezione. Vi pare un risultato?
Chiediamo che i giornali, prima di dare notizie derivate da comunicati stampa, verifichino la fondatezza delle informazioni, affinchè al danno, non si aggiunga anche la beffa e la disinformazione delle famiglie (forse voluta…)