Mediaset: salta il reality sui docenti precari, le proteste sono servite http://www.giornalettismo.com/archives/121647/mediaset-salta-il-reality-sui-docenti-precari-le-proteste-sono-servite/ CLICCANDO SUL LINK SI PUO' SENTIRE ANCHE L'AUDIO ---------------------------------------------------------- http://www.agenziami.it/articolo/8463/Docenti+precari+sulla+cresta+dell+onda+di+Canale+5+/ IL NUOVO REALITY SHOW DI MEDIASET Docenti precari, sulla cresta dell'onda di Canale 5 Brunello Arborio, rete Coordinamento Precari Scuola: «è sciaccalaggio sulle disgrazie di una categoria già profondamente colpita» «Non è mai troppo tardi. Corso di istruzione popolare per il recupero dell'adulto analfabeta» era il titolo di una trasmissione televisiva che ogni giorno la Rai ha mandato in onda tra il 1960 e il '68. Ideata e curata dal maestro e pedagogo Alberto Manzi, organizzata col sostegno del Minstero della Pubblica istruzione. Il programma voleva insegnare a leggere e a scrivere agli italiani che avevano superato l'età scolare. «Non è mai troppo tardi», invece, potrebbe essere il nuovo reality show di Canale 5. in questo caso gli concorrenti dei GF e via dicendo potrebbero essere istruiti dai veri docenti precari, vittime ingiustificate di politiche del lavoro fantasioso. Si tratta, per Alborio di «uno schiaffo alla dignità di tanti lavoratori, già colpiti dai pesanti tagli degli ultimi tre anni di governo». Intervista audio a Brunello Arbori, rete Coordinamento Precari Scuola. Le regole del reality. La soluzione ai tagli del Governo nell'ambito dell'istruzione si chiama «Non è mai troppo tardi» ed è il nuovo progetto di reality show di Canale 5. «Sei un insegnante precario della scuola? Sei disoccupato? Vuoi rimetterti in gioco e fare qualcosa di diverso? Contattaci, puoi vincere dieci anni di stipendio». Questo lo spot pubblicitario che invita i 'flessibili' d'Italia a fare i provini per arruolarsi in televisione ed abbandonare la piazze dei manifestanti. Lo spettacolo, amaro, chiama a partecipare i concorrenti meno colti e più bifolchi dei vecchi reality e quei docenti della scuola «che si vogliono rimettere in gioco» insegnando ai nuovi semi-vip le nozioni culturali che ignorano. I professori, scelti tra gli 80 mila senza cattedra mandati a casa dal Governo e dalla riforma Gelmini, se selezionati, riceveranno 10 anni di stipendio. «È un'iniziativa lesiva della dignità dei lavoratori - commenta Brunello Arborio - . Da boicottare e da ostacolare». Il Coordinamento Precari Scuola. «Il dramma dell'emergenza sociale ed umanitaria del precariato non deve essere spettacolarizzato né ridicolizzato», questo il messaggio della Rete Precari della scuola che chiede al Governo di studiare delle soluzioni concrete contro la crisi. «Non si può risolvere quest'emergenza con una buffonata da mandare in onda», chiarisce Arborio, precisando come la spettacolarizzazione vada di pari passo con la ridicolizzazione della categoria dei docenti. «Per avere audicence si dovranno cercare delle strategie che potrebbero mettere alla berlina il corpo degli insegnanti. Non vorrei fosse una manovra da usare politicamente che rischia di danneggiarci nel sentire dell'opinione pubblica», commenta il fondatore del Forum precari scuola. Le nomination del Governo. Tra docenti e personale ATA in Italia abbiamo 135.000 posti di lavoro stabile in meno. La scuola è il settore verso cui è indirizzato l'85% dei tagli del pubblico impiego. Le politiche di riduzione dell'organico, le classe affollate e lo scatto d'anzianità, hanno reso la condizione dei docenti frustante. «Le risposte del Governo alla nostra condizione sono state una serie di iniziative che hanno svilito il lavoro dell'insegnante. Inoltre, Brunetta ritiene che i lavoratori pubblici siano dei fannulloni. La realtà è che le scelte istituzionali hanno reso più difficile il nostro lavoro ed alcune dichiarazioni dei ministri hanno peggiorato l'immagine della nostra categoria», conclude Brunello Arborio. Come nella realtà, così anche nel reality, i docenti saranno le pedine da nominare e da eliminare. |