Bologna- 12 marzo Manifestazione PER LA SCUOLA DELLA COSTITUZIONE




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A Bologna, il 12 marzo, il mondo della scuola scende in piazza “PER LA SCUOLA DELLA COSTITUZIONE”: per la scuola della Repubblica, di tutti e per tutti, laica, libera, democratica e pluralista.

APPELLO:
Il Primo ministro del nostro Paese afferma: “Gli insegnanti inculcano
idee diverse da quelle che vengono trasmesse nelle famiglie”.
Già nel 1920
Giuseppe Lombardo Radice scriveva [ …] “io non educo i miei figli come voglio, se non nel senso che li voglio educare come debbo, e cioè come futuri soci di una società che ha le sue leggi; come collaboratori anzi autori della vita in società, in cui si affermeranno come persone, liberi” [la Voce].
E pensiamo che nulla ci sia da aggiungere se non che consideriamo ormai inaccettabile subire quotidianamente, passivamente l’onta di parole simili senza reagire.

E’ giunta l’ora di dire BASTA!

Siamo genitori, mamme e papà di bambine e bambini, di ragazze e ragazzi che frequentano la scuola e l’università pubblica. Siamo insegnanti, docenti di laboratorio e docenti universitari. Siamo studenti e studentesse. Siamo collaboratori e dirigenti scolastici, assistenti tecnici e amministrativi, bibliotecari, bidelle e bidelli. Siamo precari. Siamo la moltitudine che abita la scuola. Siamo un Paese intero che vuole giustizia e democrazia, cultura e dignità. Siamo coloro che reclamano un diritto, ogni giorno di più offeso.

Noi siamo il diritto allo studio
Noi siamo la scuola pubblica

La crescita culturale dei giovani e l’avvenire di un Paese sbocciano o appassiscono a scuola. La conoscenza fiorisce sui banchi e tra i banchi si aprono le prime finestre sul mondo. Si impara a conoscere l’altro, s’impara a convivere, ad avere fiducia. Nascono amicizie che spesso durano per sempre. Ci si mischia fra diversi per scoprirsi “uguali”: le radici della cittadinanza e della democrazia.

Da troppi anni assistiamo ad un’opera di smantellamento della scuola pubblica. Da troppi anni l’università e la ricerca arrugginiscono abbandonate a se stesse. Pur essendo il nostro Paese fra le prime potenze economiche del mondo, è all’ultimo posto in Europa per i finanziamenti pubblici all’istruzione e alla cultura. Da troppi anni invece di “tagliare” l’evasione fiscale e la corruzione dilagante, si tagliano insegnanti, tempi di lezione, laboratori, risorse e si affollano le aule, togliendo così forza, dignità, sicurezza e serenità alla nostra scuola e alla nostra università.

La scuola pubblica l’università la ricerca sono beni preziosissimi che appartengono a tutti noi. Altri paesi più lungimiranti del nostro hanno capito che l’istruzione pubblica non è un costo ma un investimento, una risorsa fondamentale per disegnare un futuro dignitoso e intelligente per tutti. Noi che direttamente o indirettamente abitiamo la scuola non possiamo più tacere.

A piena voce:
BASTA!  che una nuova primavera cominci per l’istruzione pubblica  ADESSO!

il 12 marzo a Bologna, Piazza XX settembre, ore 15             

            L’Assemblea genitori insegnanti delle scuole di Bologna e provincia con Comitato bolognese Scuola e Costituzione, Libertà e Giustizia Bologna
Per comunicazioni: assembleascuolebo@gmail.com ; www.assembleascuolebo.org



STAVOLTA NOI CI ESPONIAMO

Siamo
Presidenti dei Consigli d'Istituto e di Circolo delle Scuole di Bologna
e provincia, il nostro ruolo istituzionale non ci consentirebbe di
esporci politicamente.
Tuttavia, stante il clima e le parole
utilizzate dal Capo del Governo italiano, sabato 26 febbraio scorso,
nell'ambito del convegno dei Cristiano-Riformisti e che qui si
riportano integralmente:
"potere educare i figli liberamente e
liberamente vuol dire di non essere costretti a mandare i figli a
scuola, in una scuola di Stato dove ci sono degli insegnanti che
vogliono inculcare dei principi che sono il contrario di quelli che i
genitori vogliono inculcare ai loro figli educandoli nell'ambito della
loro famiglia..."

Riteniamo doverose alcune considerazioni che esulano dalle idee e dalle scelte politiche di ciascuno.
- Chiediamo
a voi genitori, insegnanti, educatori e chiunque abbia a che fare
quotidianamente con la scuola pubblica, se questa scuola inculca ai
vostri figli valori contrari a quelli che cercate di trasmettere;
- chiediamo
se i vostri figli frequentano una scuola di stampo illiberale o se
invece ritenete che si debba sempre preservare il diritto al libero
arbitrio ed al confronto tra diverse opinioni ma basato sempre sul
rispetto degli uni verso gli altri.

L'azione "demolitoria" messa in
atto dal Presidente del Consiglio con netto disprezzo e denigrazione
nei confronti della scuola pubblica, la quale è tra i pilastri dei suoi
compiti istituzionali come azione di governo, è stata ampiamente
dimostrata, precedentemente con le politiche adottate, ed ora anche
mettendo in atto una censura di principi educativi.
Resta da capire la ragione di cotanto accanimento che riteniamo abbia quale motivazione solamente la mera propaganda politica.
Questa
animosità verso ciò che è pubblico mal collima con il ruolo
istituzionale del Capo del Governo che al contrario dovrebbe in primis
difendere una scuola laica, liberale e dove ci si possa confrontare
senza subire censure educative, politiche, religiose, razziali ecc..

Anche
interpretando questo attacco unicamente quale opportunismo elettorale,
ci si deve profondamente indignare nel vedere che la scuola dei nostri
figli viene disprezzata e attaccata senza precedenti, con accuse
insensate ed offensive sia per chi ci lavora, ma anche per chi ancora
ci crede ossia noi genitori ma soprattutto i nostri figli che devono
essere formati in un clima sereno e aperto al confronto.

Crediamo
quindi che il nostro ruolo di Presidenti debba essere quello di
difendere la scuola dei nostri figli non solo da continui tagli
economici, ma anche da attacchi di tipo culturale-ideologico.

Flavio Capelli Presidente IC Castel Maggiore
Franco Tinarelli Presidente IC 7 Bologna
Cristina Brighetti Presidente IC 1 Bologna
Stefania Marianucci Presidente X Circolo Bologna
Federico Canini Presidente DD Zola Predosa
Raffaele Dargenio Presidente IC San Giorgio di Piano
Maurizio Bruni Presidente ISIS Archimede S.Giovanni Persiceto
Marco Piazzi Presidente IC Granarolo dell'Emilia
Luisa Carpani Presidente IC Argelato
Tiziano Loreti Presidente Liceo Copernico Bologna
Katia Raspanti Presidente IC Castel San Pietro Terme
Angela Iacopetta Presidente IC 3 Bologna
Paride Lorenzini Presidente DD Castel S.Pietro Terme
Vittorio Marzaro Presidente IC Pieve di Cento/Castello d'Argile
Domenico Mastroscianna Presidente IC Sala Bolognese
Antonio Biagio Salvati Presidente IC Casalecchio/Centro
Moris Masetti Presidente IC Rastignano
Marina Mandini Presidente DD S. Giovanni Persiceto
Marco Mascagni Presidente IC Ceretolo/Casalecchio
Teresa Di Camillo Presidente IC 11 Bologna
Stefano Galli Presidente DD III Circolo Bologna
Milena Emanuela Minghetti Presidente IC San Giovanni in Persiceto
Pironti Bruno Presidente DD I Circolo San Lazzaro di Savena
Silvia Pullega Presidente IC Anzola Emilia
Davide Lunghini Presidente IC Crevalcore
Roberta Bonfiglioli Presidente IC 5 Bologna
Eugenio Mastrorocco Presidente XIII Circolo Didattico di Bologna
Angelo Bolzonaro Presidente IC Malalbergo-Baricella
Davide Pinelli Presidente IC Bazzano-Monteveglio
Giuseppe Passa Presidente ISIS Keynes Castel Maggiore
Federico Marabini Presidente IC 9 Bologna
Danilo Bacchelli Presidente IC10 Bologna

12 MARZO: io difendo la scuola pubblica, io difendo la costituzione.
 

Abbiamo ascoltato con sgomento le parole pronunciate dal Premier sulla - anzi contro - la scuola pubblica, che denotano una visione della Scuola e persino dello Stato che allarmano chiunque abbia a cuore la democrazia.
Facciamo sentire la voce del popolo della scuola: genitori, insegnanti, studenti, ata.
Incontriamoci sabato 12 marzo alle 15 senza bandiere né sigle per manifestare la
dignità della scuola pubblica statale in una piazza che comunicheremo prima
possibile. Se non ora quando? Retescuole

http://www.retescuole.net/contenuto?id=20110301084548

http://www.facebook.com/retescuole/12-marzo-io-difendo-la-scuola-pubblica-io-difendo-la-costituzione/10150099067993031

GRAZIE, BERLUSCONI!

FINALMENTE, dopo 17 anni UN motivo per ringraziare il (purtroppo anche mio) Presidente del Consiglio!! SONO ONORATA ed ORGOGLIOSA che, finalmente, il Presidente del Consiglio abbia pubblicamente dichiarato quello che pensa da sempre ma non aveva mai confessato in pubblico: ODIA gli insegnanti della scuola pubblica, così come i magistrati, perchè siamo quelli che riescono a tenergli testa, nell’ambito delle nostre professioni, continuando a INSEGNARE/DIFENDERE la nostra magnifica Costituzione, a dispetto suo. Insegnamo valori diversi da quelli delle famiglie? CERTO, se i valori sono quelli di quei genitori, ascoltati in più d’una intervista, che sarebbero soddisfatti se la propria figlia potesse partecipare alle sue “FESTE ELEGANTI” incassando 7000 €!!! In cambio di cosa???? Siamo gli INSEGNANTI che spingono i propri alunni a sviluppare il senso critico, a ragionare quando viene proposto loro qualcosa, ad osservare e ad ascoltare con attenzione quello che vedono nei telegiornali, a non bere tutto quello che viene dalla televisione in modo acritico come fosse oro colato. Insegnamo a “PENSARE”, caro Signor Presidente del Consiglio: per questo le diamo tanto noia!!! Per concludere vorrei ricordare e riportare alla memoria di tutti un GRANDISSIMO MAESTRO, presto dimenticato, come accade ai grandi nel nostro disgraziato ma magnifico Paese, che aveva fatto dell’INSEGNARE A PENSARE il suo manifesto pedagogico cioè ALBERTO MANZI. Un particolare tanto per ricordare chi era e quanto precorreva i tempi. Solo per amore di verità storica, ora che molti fanno i “Viaggi della memoria” ad Auschwitz (ben vengano, naturalmente!), negli anni sessanta/settanta lui portava i suoi alunni, come uscita didattica alla fine della V elementare, a Monaco di Baviera, al Museo della Scienza e della Tecnica perchè, anche lì antesignano, era ben conscio dell’importanza dell’insegnamento delle scienze e poi a Dachau dove non “faceva lezione” ma, ai suoi alunni, sconvolti da ciò che avevano visto, diceva semplicemente: “Ricordate, ragazzi: questa è la Storia”!!! QUESTI SONO GLI INSEGNANTI CHE ODIA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, CHE GLI FANNO COSI’ PAURA E QUESTI SONO GLI INSEGNANTI CHE SONO FIERI DI ESSERE L’OGGETTO DI TANTO ODIO! NONOSTANTE TUTTO QUELLO CHE QUESTO GOVERNO STA FACENDO, A NOI COME LAVORATORI E ALLA SCUOLA PUBBLICA COME ISTITUZIONE, GRAZIE AL BRACCIO ARMATO DI TREMONTI E ALL’INSULSA GELMINI, CONTINUEREMO NELLA DIFESA DELLA COSTITUZIONE E DELLA SCUOLA PUBBLICA FINO ALL’ULTIMO RESPIRO!!!

 P.S. Il primo impulso sarebbe stato quello di scendere in sciopero....invece, a questo punto, Signor Presidente del Consiglio ci paghi e si becchi le nostre lezioni in difesa di tutti quei Valori che sono così ben definiti nella nostra Costituzione, che lei, non a caso, non sopporta!
 Laura Garofani
 Docente di Scuola Secondaria (PUBBLICA!!!)



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