E' davvero strano l'accanimento con cui da più parti si sta sparando a zero contro la soluzione conseguita da Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda per il recupero degli scatti di anzianità del personale della scuola.
Proprio nel momento in cui quell'accordo sta producendo i suoi effetti, con l'avvenuto pagamento degli scatti nelle buste paga di gennaio; proprio nel momento in cui si rende evidente che il primo dei tre anni di blocco è stato recuperato (così come dovrà avvenire per gli anni successivi, secondo quanto prevede il decreto interministeriale da poco firmato in attuazione delle intese), si registra l'uscita intempestiva e inesatta del responsabile scuola del Pd, Francesca Puglisi.
Non è la prima volta, purtroppo, che le succede di prendere di mira i risultati di un'azione sindacale utile per i lavoratori della scuola. Per ragioni che ci sfuggono, sembra quasi irritata del fatto che il sindacato abbia trovato, utilizzando gli strumenti propri della sua azione, soluzioni al delicato problema del blocco degli scatti deciso con il decreto-legge 78/2010.
Che doveva fare il sindacato, attendere fiducioso che qualcuno vincesse la battaglia parlamentare in sede di conversione in legge? E non essendo stata vinta, attendere - sempre fiducioso - l'avvento di una nuova maggioranza e di un nuovo Governo?
In attesa che la politica trovi rimedi migliori dei nostri, di cui saremo ben lieti, invitiamo l'on. Puglisi a rispettare il nostro lavoro; la invitiamo, prima di tutto, a basarsi su una corretta conoscenza di fatti e circostanze che risultano invece trattati con grande superficialità, suscitando ingiustificati allarmismi.
A chi dichiara che dalle buste paga di gennaio risulterebbe che sono "cancellati tre anni di servizio" e che c'è "un buco nella carriera degli insegnanti che non verrà più recuperato", vogliamo intanto ricordare ancora una volta che:
- a gennaio, così come era già avvenuto nei mesi precedenti, gli scatti sono stati regolarmente attribuiti a chi li aveva maturati (anche se il 2010 rientrava negli anni "sterilizzati" dalla manovra);
- i tre anni di blocco sono diventati due, come dimostra proprio il tanto discusso allungamento delle scadenze, che senza il nostro accordo sarebbe stato, infatti, di tre anni;
- nel decreto l'art. 4 finalizza le risorse per riconoscere l'anzianità di servizio e il relativo scatto anche per gli anni successivi. L'erogazione e il riconoscimento giuridico avverranno anno per anno, previa certificazione delle risorse, così come avvenuto per l'anno 2010.
L'intesa, dunque, nonostante i suoi detrattori (le cui critiche non di rado tendono a configurarsi come incauti "suggerimenti al nemico"), fin qui ha funzionato. Chi l'ha sottoscritta, ha le carte in regola, e certamente qualche ragione in più degli altri, per rivendicarne anche in seguito una puntuale e rigorosa attuazione.
Speriamo che chi la contesta si limiti a criticarla e non si metta a remare contro.
Roma, 24 gennaio 2011
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola
Massimo Di Menna, Segretario Generale UIL Scuola
Marco Paolo Nigi, Segretario Generale SNALS Confsal