Alcuni link ed immagini sulla manifestazione del 17 novembre a Parma ed in Italia www.parmaok.it/cronaca/corteo_studenti_lavoratori_diritto_allo_studio.aspx lascuolasiamonoi/misc/file/06_PR1811.pdf parma.repubblica.it/cronaca/2010/11/17/foto/la_protesta_degli_studenti_la_partenza-9193131/1/ parma.repubblica.it/cronaca/2010/11/17/foto/il_corteo_nelle_foto_dei_lettori_1-9209884/1/ highschool-parma.blogautore.repubblica.it/2010/11/13/no-ai-tagli-no-ai-bavagli/ parma.repubblica.it/cronaca/2010/11/04/news/tagli_alla_scuola_pubblica_ecco_lo_sciopero_delle_gite-8725843/ http://www.gazzettadiparma.it/mediagallery/foto/17339/Il_%26quot%3BNo_Gelmini_Day%26quot%3B_in_tutta_Italia.html www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/63612/Migliaia_di_studenti_in_corteo_contro_la_riforma_Gelmini_Striscione_davanti_al_Provveditorato_e_sit-in_al_Ponte_di_Mezzo.html parma.repubblica.it/cronaca/2010/11/17/foto/la_protesta_degli_studenti_il_corteo-9194345/1/ parma.repubblica.it/cronaca/2010/11/17/foto/la_protesta_degli_studenti_la_partenza-9193131/1/ parma.repubblica.it/cronaca/2010/11/17/foto/il_corteo_nelle_foto_dei_lettori_1-9209884/1/ highschool-parma.blogautore.repubblica.it/2010/11/13/no-ai-tagli-no-ai-bavagli/ parma.repubblica.it/cronaca/2010/11/04/news/tagli_alla_scuola_pubblica_ecco_lo_sciopero_delle_gite-8725843/ http://www.gazzettadiparma.it/mediagallery/foto/17339/Il_%26quot%3BNo_Gelmini_Day%26quot%3B_in_tutta_Italia.html www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/63612/Migliaia_di_studenti_in_corteo_contro_la_riforma_Gelmini_Striscione_davanti_al_Provveditorato_e_sit-in_al_Ponte_di_Mezzo.html parma.repubblica.it/cronaca/2010/11/17/foto/la_protesta_degli_studenti_il_corteo-9194345/1/ www.parmaok.it/cronaca/mense_universitarie_prezzi_pasti_studenti_proteste.aspx www.parmaok.it/cronaca/azione_universitaria_sostiene_riforma_gelmini.aspx www.parmaok.it/cronaca/manifestazione_studenti_cgil_soddisfatti.aspx www.parmatoday.it/cronaca/flash-mob-piazza-garibaldi-contro-precariato.html www.parmatoday.it/cronaca/manifestazione-studenti-udu-barriera-bixio-17-11-2010.html highschool-parma.blogautore.repubblica.it/2010/11/17/sospensione-viaggi-distruzione/ Ciao a tutti/e, colgo l'occasione di queste considerazioni sulla giornata di ieri che arrivano da Milano e che vi incollo a seguire, per dire anch'io grazie davvero a tutti gli studenti e tutte le studentesse che ieri a Parma hanno dato vita ad una grande manifestazione con migliaia di partecipanti. Detto questo, ha rattristato anche me vedere che gli attriti sono riaffiorati e che per una serie di malintesi, di gelosie e di incomprensioni più o meno volute si è finiti per litigare mentre si poteva godere tutti insieme di un grande successo. So che ognuno ha le sue ragioni e le sue motivazioni da accampare e difficilmente cambierà la sua analisi dei fatti. Ovviamente non posso esimermi dall'avere una mia personale opinione in merito all'accaduto: molta parte nel determinare le diffidenze reciproche hanno avuto l'impulsività da una parte e la mancanza di umiltà dall'altra. Dunque, penso che l'idea migliore sia superare questo momento e guardare avanti, con volontà reale di dialogo e di confronto per restare uniti il più possibile. Sono ormai 8 anni che vivo questo impegno in difesa dell'istruzione pubblica, come insegnante, come genitore e come cittadina. A mio parere, la novità dell'opposizione di questi ultimi mesi alla "riforma" Tremonti-Gelmini-Brunetta sta in due fattori: da un lato, una maggiore consapevolezza della gravità della situazione che vive l'istruzione, inserita in un contesto più ampio di lesione dei diritti e attacco ai beni comuni; dall'altro, la coscienza che la lotta è di lungo periodo e che un evento, per quanto grandioso, non è assolutamente da pensarsi come risolutivo. Io credo che questa consapevolezza sia presente in moltissima parte dei movimenti che sono impegnati nella difesa dell'istruzione e la qualità delle proteste che incessantemente in questi mesi sono state organizzate lo dimostra. Il calendario non è mai stato tanto fitto di appuntamenti, ed ogni volta che viene organizzato un evento, si ha già in mente il passo successivo. E' come se ci fossimo attrezzati per una lenta guerra di trincea, e questo è segno di realismo e di maturità. Non sprechiamo questa esperienza e questa occasione: siamo tanti, siamo sempre di più. Io credo che il clima stia lentamente cambiando, non facciamoci demoralizzare dalle lagnanze indispettite di tanti politici e di tanti sindacalisti. Parma, Reggio, Torino, Trieste, Ravenna, Bologna, Milano, Roma, Napoli, Pisa e chissà quante altre piazze si sono riempite ieri di studenti e manifestanti. Facciamoci forza e teniamoci pronti per le altre iniziative. Il Coordinamento Istruzione bene comune ne ha diverse in cantiere e se altri si vorranno unire a noi condividendo i nostri intenti ne saremo ben lieti. Prossimi appuntamenti: - 9 dicembre ore 20.30, serata al Parco con lo spettacolo Scholè e un dibattito sul tema "Elogio della cultura" con appello all'unità tra mondo della cultura e mondo dell'istruzione (vi spiegherò meglio l'organizzazione della serata in riunione se ci si vede mercoledì prossimo); - a gennaio incontro sulla sicurezza e le aule sovraffollate - incontro con Di Michele (quando???) per la presentazione del libro La scuola è di tutti - incontro con assessore Bernini e provveditore Acri per membri consigli di istituto venerdì 26 alle 19 - raccolta firme petizione a Napolitano contro finanziamenti alle private da far girare (dobbiamo chiedere se è troppo tardi raccogliere il 9 dicembre) - appello ai sindacati per uno sciopero provinciale unitario (Bologna è già partita, se aderiscono altre province può diventare regionale)
ci risentiamo per fissare la prossima riunione ciao Roberta Ogg: [retescuole] Un grazie per la giornata del 17 Agli studenti che ieri hanno dato vita, per le strade di Milano, ad una manifestazione colorata, partecipata e determinata, quelle e quelli di ReteScuole sentono di dover esprimere un ringraziamento particolare. Quando una generazione comunica con l'altra c'è sempre il rischio di cadere nella retorica, quando questo avviene in un Movimento è facile ascoltare le mille varianti della frase: "noi, sì, che nel '68 sapevamo come si fa!" Un'espressione che non cambia molto quando al numero 68 si sostituisce il 77, o il 90, o il 2001… Un'espressione vuota, adoperata spesso da chi in quegli anni era dall'altro lato della barricata o se ne stava a casa. I quegli anni, però, non si era migliori, né peggiori: era uguale la voglia di giustizia, diverso il contesto. Non c'era un clima tale da proibire "Bella ciao" e riabilitare "Giovinezza", mai la DC avrebbe fatto una Gelmini qualunque ministro dell'Istruzione, mai la Lega avrebbe potuto sognare un solo sottosegretario sulle poltrone di Roma ladrona. Con questo clima, contro questo clima, le ragazze e i ragazzi mercoledì 17 novembre sono scesi in piazza e l'hanno fatto consapevoli di chiedere più studio, più cultura, più coscienza critica, contro una manovra che vuole smantellare la scuola per tutti. Già questa, da sola, è una rivoluzione copernicana, che dovrebbe bastare a zittire chi dipinge "i giovani" come buoni a nulla e scansafatiche. Per le strade di Milano, però, gli studenti non si sono limitati a questo: hanno voluto, insieme a noi, lanciare un messaggio forte e chiaro di vicinanza a chi, nel nostro Paese, vive nella miseria, senza diritti ed è invisibile produttore di ricchezza per l'Italia "che conta". Una delegazione di oltre 300 ragazze e ragazzi, "un corteo dopo il corteo", ha raggiunto i migranti che da giorni chiedono ai nostri governanti un trattamento appena un po' meno razzista e più umano. Il momento dell'"abbraccio" è stato emozionante e, anche per chi tra noi ne ha viste tante, quel momento ha fatto della giornata di ieri una di quelle che ricorderemo con più piacere. Di questo ci prendiamo una piccola parte di merito, ma soprattutto vogliamo ringraziare le ragazze e i ragazzi che erano in piazza, perché un po' a tutti, nel guardarsi intorno, spesso viene lo sconforto, ma momenti così ti fanno vergognare un po' meno anche di essere nato in questo Paese. Ringraziamo gli studenti, infine per come ci hanno accolti e per come hanno manifestato con noi, annullando ogni distanza, facendo loro il nostro striscione, come è giusto che sia. Non c'è movimento scolastico senza di loro, e mai come in questo momento hanno dimostrato di sapere cosa vogliono e di saper sopperire anche alla "stanchezza" di genitori e docenti. Pure a voler sommare i sindacalisti, noi di ReteScuole e i precari del MSP noi della "vecchia guardia" in piazza eravamo decisamente troppo pochi per una circostanza così importante e giusta e questo meriterebbe un supplemento di riflessione. Gli studenti hanno dovuto gestire momenti di tensione da soli e, per la calma, l'oculatezza e la determinazione verrebbe da aggiungere "per fortuna". Resta il rammarico per quei dieci minuti di incomprensione sul ponte di via Ripamonti che hanno sicuramente spaventato molti tra i ragazzi e le ragazze, soprattutto tra chi, più lontano dalla testa del corteo, non ha capito e ha avuto paura. In quei minuti molta parte dei manifestanti ha deciso che la bella giornata di lotta era finita ed è andata via. Solo per questo, in via Imbonati, non siamo stati molti di più. Siamo certi che gli studenti sapranno parlare con calma a quella minoranza che ieri avrebbe voluto un epilogo diverso e sapranno da soli ricomporre le loro divergenze. Bisogna fare uno sforzo affinché episodi come quello di via Ripamonti non si ripetano, perché ognuno deve essere libero di manifestare e teorizzare come crede, ma non può imporre ad altri il proprio pensiero, creando situazioni di emergenza che poi non potrebbe gestire e delle quali altri, ignari, pagherebbero le conseguenze. ReteScuole OGGI A MILANO OLTRE 20 MILA STUDENTI IN PIAZZA PER IL II° NO GELMINI DAY DEI COLLETTIVI DA L.GO CAIROLI UN FIUME METICCIO! STUDENTI E MIGRANTI, I NUOVI CITTADINI, RECLAMANO: ISTRUZIONE, CITTADINANZA, SOGGIORNO E DIRITTI PER TUTTI! Verso le occupazioni e autogestioni nelle scuole, e verso il corteo studentesco del 10 dicembre per Piazza Fontana Rispondiamo alla solita dichiarazione della ministra Gelmini "in piazza solo vecchi slogan": "Make School Not War" sarà un vecchio slogan solo quando smetteranno di finanziare le guerre al posto dell'istruzione Il bunga bunga e i finanziamenti alle scuole private ci sembrano di forte attualità, come la Gelmini potrà confermare... Che studenti e migranti siano i nuovi cittadini è una realtà di fatto, di cui forse la vecchia ministra si accorgerà solo nel 2050 >>More info, materiali, video, foto vai alla pagina: http://cantiere.org/art-02795/17-novembre-2010-corteo.html La giornata internazionale degli studenti, data di mobilitazione europea, nasce nell'anniversario del 17 novembre 1939 quando più di 1200 studenti cecoslovacchi che si opponevano alla guerra furono uccisi dal regime nazista, anniversario che trova ulteriore imortanza perchè il 17 novembre del 1973 la mobilitazione studentesca in grecia avviò la caduta della dittatura militare dei colonnelli. Una data che ha da sempre una forte connotazione antifascista, che si ritrova oggi nella piazza determinata contro ignoranza e razzismo, prime matrici di fascismo e populismo. Fin da questa mattina presto decine e decine di collettivi di Milano e da tutta la provincia hanno riempito Largo Cairoli dopo i picchetti davanti alle scuole con molti striscioni; con gli studenti anche gli insegnanti precari e i docenti di ReteScuole; il corteo è stato aperto dai migranti in lotta in via Imbonati. Lo striscione in italiano e arabo che ha aperto il corteo diceva "Siamo tutti sulla torre, siamo tutti sulla gru! Studenti e migranti, siamo i nuovi cittadini: istruzione, cittadinanza e soggiorno per tutti!" ed è portato dal Comitato Immigrati Italia e dal Comitato per non dimenticare Abba, perchè tutti hanno diritto ad una dignità e alla cittadinanza nel paese in cui vivono, contro la sanatoria truffa, i CIE ed ogni altro odioso ricatto. Quindi un corteo meticcio, uno sciopero generalizzato e di nuova cittadinanza, che vede oltre alla testa gran parte del corteo meticcia, in primis gli spezzoni dei collettivi degli istituti professionali e tecnici fuori dalla cerchia del centro. Un corteo denso, quello che è a Milano per i collettivi il II No Gelmini Day, denso non solo in termini di partecipazione ma anche di contenuti: lo striscione di testa del Coordinamento dei Collettivi Studenteschi recita "Dovete darci il denaro togliendolo a guerre, bombe e scuole private". Le spese militari infatti aumentano anche nella finanziaria di quest'anno e gli studenti rilanciano la campagna Make School Not War, per rifinanziare la scuola pubblica con i miliardi che vengono destinati alle missioni di guerra e agli armamenti, contro i progetti targati Gelmini-LaRussa che introducono vere e proprie lezioni militari nelle scuole oppure stage che valgono crediti formativi come la Mini-Naja, o ancora progetti di ricerca militare finanziati da Finmeccanica, con l'obiettivo di avvicinare gli studenti alle Forze Armate, come a dire che, in tempi di crisi, non abbiamo altro futuro che quello. >> Leggi e firma la petizione "Make School Not War!": http://cantiere.org/art-02786/make-school-not-war.html Uno stendardo ironico dice invece "Il governo Berlusconi ci prende per il culo: di notte bunga bunga e di giorno rifinanzia le scuole private dei preti" con riferimento alla manovra del 12 novembre che ha visto praticamente azzerare i tagli che erano stati fatti a scuole e università private... forse il governo per restare in piedi ha bisogno di riconquistare il cuore dei fondamentalisti cattolici benpensanti, fintamente scandalizzati dal bunga bunga. Lungo il percorso una scuola privata è stata sanzionata dagli studenti del Coordinamento dei Collettivi Studenteschi, vengono appesi striscioni e lanciate uova. Durante il corteo gli studenti dei collettivi attacchianano sui muri e sulle banche locandine e messaggi che arrivano direttamente dagli studenti di Londra "Fund our future" e "Stop education cuts" e altri striscioni richiamano il carattere europeo della mobilitazione riportando frasi in molte lingue come "Continuons le Combat". Numerosi interventi rilanciano occupazioni e autogestioni delle scuole nelle prossime settimane, per costruire dal basso una scuola che ormai non ha più niente in termini di approfondimenti culturali, materie d'indirizzo e laboratori. Una scuola che non trasmette più nulla e che vorrebbe sostituire la geografia, scomparsa dai programmi, con la topografia militare, e che non arriva alla storia dopo la seconda guerra mondiale. Dopo la vergognosa assoluzione dei neofascisti responsabili della strage di piazza della Loggia, rilanciamo inoltre autogestioni e occupazioni verso il corteo studentesco per Piazza Fontana il 10 dicembre. Tra gli altri anche molti interventi per chiedere la liberazione di Mimmo, portavoce dell'associazione bresciana "Diritti per tutti" che ha lottato accanto ai migranti saliti sulla gru, ora sequestrato nel CIE di via Corelli e che verrà presto depotato fuori dall'Europa. Un corteo che esprime forti pratiche di solidatietà attiva: dopo l'arrivo al Provveditorato di via Ripamonti, centinaia di studenti invadono anche la metropolitana, raggiungendo in centinaia il presidio sotto la torre di via Imbonati, da dove vengono rilanciati gli appuntamenti di domani alle 14 al Presidio e di sabato per il corteo antirazzista cittadino. COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI STUDENTESCHI DI MILANO E PROVINCIA |