Dai contributi dei libri di testo delle elementari "soppressi" alla manifestazione del 4 novembre Make School No war a Milano... e intanto a Parma: 04/11/2010. Mancano i professori supplenti ."Le maestre salgano in cattedra". http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/11/02/news/mancano_i_professori_supplenti_le_maestre_salgono_in_cattedra-8650610/ ?02/11/2010 Ricordate quando vi parlai del ragazzino autistico ed iperattivo affidato ad una collega di sostegno cieca...? Feci delle considerazioni "personali" in merito, ed oggi le ritrovo "avallate ": http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/23/scuola-a-messina-un-alunno-disabile-viene-affidato-a-uninsegnante-di-sostegno-cieca/73...261/#comments (articolo correlato al precedente): http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/27/messina-il-ragazzo-autistico-affidato-a-insegnante-cieca-ha-lasciato-la-scuola/73934/ -------------------------------------------------------------- ?02/11/2010 Non vi risentite subito : leggete prima "tutto"! http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/30/insegnanti-di-sostegno-esercito-lasciato-a-se-stesso/74427/ Il Fatto Quotidiano » Blog Scuola » Insegnanti di sostegno, esercito lasciato a se stesso. -------------------------------------------------------------- ?02/11/2010. Mi ricollego all'articolo sull'abolizione della gratuità sui libri di testo: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/28/niente-soldiai-libridi-scuola/73987/ ------------------------------------------------------------- 02/11/2010. Anief: scatti di anzianità a rischio http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=24128 -------------------------------------------------------------- LETTERA DI FIORONI AL GIORNALE "CORRIERE DELLA SERA" http://www.tuttoscuola.com/public/uploads/000/cds_fioroni.pdf (ARTICOLO CORRELATO AL PRECEDENTE) Fioroni e Gelmini, scambio d’amorosi sensi: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/25/fioroni-e-gelmini-scambio-d%e2%80%99amorosi-sensi/73330/ Il Fatto Quotidiano » Archivio cartaceo Blog Scuola » Fioroni e Gelmini, scambio d’amorosi sensi. DOMANI TUTTI IN PIAZZA! 4 NOVEMBRE: CORTEO STUDENTESCO! Ore 9.30 L.GO CAIROLI MAKE SCHOOL NOT WAR! Dalle scuole in mobilitazione verso il 17 novembre: domani conferenza stampa al termine del corteo. More info e materiali vedi la pagina web: http://cantiere.org/art-02685/make-school-not-war.html Leggi la petizione "Make school not war!" con gli obiettivi della campagna: http://www.cantiere.org/art-02786/make-school-not-war.html I SOLDI PER LA SCUOLA SI DEVONO TROVARE, TAGLIANDO LA SPESA MILITARE! Sarà proprio il 4 novembre, giorno della festa delle forze armate, che gli studenti e i collettivi delle scuole milanesi scenderanno in piazza, per smascherare la vergogna dei miliradi e miliardi di fondi destinati alla guerra (29 miliardi di euro solo per spese militari), mentre la scuola e l'istruzione pubblica sono al collasso, grazie agli 8 miliardi sottratti dal governo in tre anni. PIU' SCUOLE MENO CASERME! ABOLIRE LA MINI-NAJA! Mancano professori e migliaia sono i precari in attesa di una nomina, le classi sono sovraffollate e le strutture fatiscenti, tagliano materie importanti come la geografia e riducono o azzerano del tutto le ore di laboratorio nei tecnici; ma intanto la ministra Gelmini s'impegna con il collega La Russa a stringere accordi e trovare fondi per far entrare il mondo della guerra e degli eserciti nella scuola, luogo di cultura e pace primo tra tutti. E così nascono progetti come la Mini-Naja, uno stage per giovani e studenti di 3 settimane presso l'esercito, un corso accellerato di guerra e squadrismo, che può persino dare crediti formativi e che sarà finanziato in parte anche dai fondi degli istituti, grazie all'introduzione del cedolino unico. Di certo non c'è nulla di formativo in questo indottrinamento militare, che sembra voler far riemergere la scuola dei balilla. ANNULLARE IL PROTOCOLLO "ALLENATI PER LA VITA"! L'altro assurdo progetto militarista per studenti è "Allenati per la Vita" contro il quale gli studenti già diverse volte si sono mobilitati in quest'autunno, ottenendo come prima vittoria la rinucia all'adesione al progetto dell'UNUCI, l'associazione dei militari in congedo che avrebbe dovuto tenere alcuni corsi. Saremo in piazza domani alle 9.30 in Largo Cairoli, e continueremo anche più avanti a gridare "Make School Not War!": il 17 NOVEMBRE torneremo di nuovo in piazza in migliaia a Milano, nella giornata internazionale per il diritto allo studio, e saremo ancora più determinati a moblitarci finchè "Allenati per la vita" e la "Mini-Naja" saranno cancellati, finchè i fondi per la guerra e la morte non saranno restituiti alla cultura, alle scuole, alle università. Domani, al termine della manifestazione, faremo una conferenza stampa per ribadire le nostre rivendicazioni contro le spese militari e la scuola di guerra e per rilanciare la prossima data di mobilitazione del 17 novembre. COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI STUDENTESCHI DI MILANO E PROVINCIA Milano: NEL GIORNO DELLA FESTA DELLE FORZE ARMATE, GLI STUDENTI SCENDONO IN PIAZZA! MAKE SCHOOL NOT WAR! I SOLDI PER LA SCUOLA SI DEVONO TROVARE TAGLIANDO LA SPESA MILITARE! CANCELLARE LA "MINI-NAJA" E "ALLENATI PER LA VITA"! Continuano le mobilitazioni verso il NO GELMINI DAY del 17 NOVEMBRE. > More info, video, foto, materiali del corteo in continuo aggiornamento: http://cantiere.org/art-02773/4-novembre-corteo.html Questa mattina, nel giorno della festa nazionale delle forze armate, Milano non ha assistito ad una parata in divisa, ma al corteo di migliaia di studenti e dei collettivi delle scuole superiori, che, dopo le mobilitazioni dell' 8 ottobre e le azioni contro "Allenati per la vita", hanno scelto proprio questa data per ribadire MAKE SCHOOL NOT WAR! Abbiamo voluto innanzitutto smascherare e denuciare l'enormità di fondi destinati alla guerra: infatti lo striscione di apertura citava "29 miliardi per la guerra e -8 miliardi alla scuola: i soldi per la scuola si devono trovare tagliando la spesa militare! Cancellare la Mini-naja e Allenati per la vita!". Questi sono i prinicipali punti della campagna "Make School Not War" lanciata dagli studenti di Milano, anche sotto forma di petizione e rivolta a tutti quelli che si battono per un futuro di diritti, istruzione e libertà e non di guerra e militarismo. Anche a Roma, oggi, in alcune scuole i collettivi hanno ripreso e rilanciato la campagna Make School Not War, con iniziative negli istituti e appendendo degli striscioni con questo slogan. > Leggi la petizione con i punti e gli obiettivi della campagna Make School Not War: http://cantiere.org/art-02786/make-school-not-war.html Il corteo è partito alle 9,30 da piazza Cairoli, dopo l'arrivo dei numerosi spezzoni dai picchetti delle scuole di Milano e della Provincia. Tra le tante scuole in piazza gli spezzoni più numerosi sono arrivati da Boccioni, Vittorio Veneto, Conti, Carlo Porta, Gentileschi, Cardano, Parini, Rosa Luxembourg, Itsos Steiner, Varalli, Besta, Molinari, Pascal, Ferraris, Dudovich, Manzoni linguistico, Galileo, Leonardo da Vinci-Cologno, Primo Levi ed Erasmo-Bollate e dalle scuole di Rho. Lungo il percorso sono stati scanditi numerosi slogan contro la vergognosa politica del governo Berlusconi che investe i fondi pubblici nella spesa militare, mentre solo con la 133 riduce drasticamente di 8 miliardi il finanziamento alla scuola pubblica, oggi in preda al caos, senza strutture, insegnanti, laboratori e con classi sovraffollate e migliaia di precari in attesa di una nomina. Uno stendardo citava "4 novembre 2010, il governo Berlusconi fa feste mentre con guerre, ville, interessi privati, ci ruba soldi, scuola, futuro!" riferendosi agli ultimi episodi che hanno coinvolto il premier e altri esponenti del governo. In l.go Cairoli e in Cadorna abbiamo lasciato un segno, con due scritte a vernice a caratteri cubitali sul manto stradale "Make school not War!". Oltre alle scritte anche diverse locandine lasciate sui muri della città, che denuciavano le spese di guerra del governo; ad esempio: "Come spenderesti 12 miliardi? Acquistare cacciabombardieri Eurofighter...o 2 anni di stipendio a 180mila precari della scuola?". O ancora: "15 miliardi?...jet F35 o 3000 asili?" Dalla piazza a gran voce abbiamo rilanciato i prossimi appuntamenti, in particolare il prossimo NoGelmini Day il 17 novembre e le occupazioni e autogestioni nelle scuole; uno striscione infine ricollegava le proteste contro la Gelmini alle lotte studentesche in Francia: "17 novembre, international day of students, dalla Francia all'Italia, continous le combat!". COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI STUDENTESCHI DI MILANO E PROVINCIA http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_novembre_4/manifestazione-studenti-cairoli-1804094219771.shtml Il 17 novembre un nuovo «No Gelmini Day» Studenti in piazza contro i tagli all'istruzione e la spesa militare Corteo tra largo Cairoli e piazza Vetra contro la «mini-naja» e gli insegnamenti para-militari nelle scuole MILANO - Un migliaio di studenti provenienti da 15 scuole di Milano e provincia sono tornati in piazza per manifestare contro i tagli all'istruzione e la spesa militare. Il corteo, partito da largo Cairoli alle 10, nel giorno della festa delle Forze Armate, si è diretto in piazza Vetra, dove i giovani hanno lanciato un appello per la cancellazione dei «progetti faraonici e costosi che favoriscono la cooperazione tra scuole e aziende che producono armi» e dei «programmi che introducono nelle scuole insegnamenti para-militari». Il riferimento è alla cosiddetta «mini-naja» e al protocollo «Allenati per la vita», contro cui i collettivi, lo scorso 29 settembre, avevano già protestato presentandosi alla sede dell'Unuci, associazione dei militari in congedo. Gli studenti, all'urlo «Make school not war», slogan adottato in tutte le manifestazioni a partire da questo autunno, hanno promosso un nuovo No Gelmini Day il prossimo 17 novembre. LE SPESE - In piazza Vetra, in una breve conferenza, i collettivi degli studenti hanno accusato il governo di investire 29 miliardi di euro come spesa militare, con un aumento di 5 milardi nell'ultimo anno, a fronte degli 8 miliardi tagliati all'istruzione con la finanziaria 2008. «La spesa di 15 miliardi di euro per i cacciabombardieri F35 basterebbero a realizzare 3.000 asili nido oppure mettere in sicurezza 1.000 scuole - dicono - e i 12 miliardi spesi per i cacciabombardieri Euro Fighter basterebbero per sostenere oltre due anni di stipendi dei 182mila precari della scuola», hanno detto. Vampiri in azione, ora tocca ai libri di testo Ancora tagli alla Scuola Pubblica. Stavolta tocca ai libri di testo delle scuole elementari e alle borse di studio. La Legge di stabilità (ex Finanziaria) prevede che, per il 2011, venga azzerato il fondo di 103 milioni di euro per la gratuità dei libri nelle scuole elementari. Ma non basta. Il fondo di intervento integrativo per la concessione dei prestiti d’onore e l’erogazione delle borse di studio avrà una dotazione di 25,7 milioni di euro con una riduzione di 74 milioni di euro rispetto all’ assestamento del 2010. Il Ministero dell'Istruzione, con una nota alle agenzie di stampa, ha smentito. Ma nel Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (TABELLA n. 8 - Stato di previsione dell’Interno per l’anno finanziario 2011 - pag. 87, note espicative a pag. 45) lo stanziamento di 103 milioni di euro viene cancellato del tutto [vedasi il cap. 7243 - Somma occorrente per garantire la gratuità, totale o parziale, dei libri di testo in favore degli alunni che adempiano l'obbligo scolastico in possesso dei requisiti richiesti, nonché alla fornitura di libri di testo da dare in comodato anche agli studenti della scuola secondaria superiore] (vedi anche "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - (legge di stabilità 2011)" - pag. 7 e 84 del documento). Il Governo ci aveva già provato lo scorso anno. Poi, dopo le proteste, i fondi erano ricomparsi nel decreto "milleproroghe" natalizio. Ora i vampiri ci riprovano (foto). La gratuità dei libri nella scuola elementare è prevista per legge dal 1964 (legge 719). La norma è, in seguito, confluita nel “Testo unico in materia di istruzione” (decreto legislativo n. 297/1994) che all’articolo 156, prevede la fornitura gratuita da parte dei comuni. Dunque, da un lato si tagliano i fondi, dall'altro non toglie il diritto. L'onere viene dunque scaricato sugli enti locali (oltre che sulle famiglie). I Comuni verranno privati dello stanziamento e, in base alla leggi vigenti, saranno costretti a erogare i libri gratuiti alla scuola primaria a loro spese. Pubblicato da Coordinamento Genitori e Insegnanti IC Don Orione I LIBRI DI TESTO NON SARANNO PIU’ GRATUITI? MAESTRE NON ADOTTATELI! Nella legge di stabilità il governo ha cancellato il contributo di 103 milioni di euro per la gratuità dei libri di testo delle scuole elementari. Chi ci guadagna da questo taglio? La cassa del bilancio dello stato, come da molte altre manovre contro la scuola pubblica, e gli editori di libri di testo. Perché ci guadagneranno gli editori? Perché finché i libri delle elementari sono stati gratuiti il loro prezzo era stabilito da chi li pagava, cioè il governo,d’ora in poi il prezzo sarà liberalizzato perché a pagare saranno i genitori,esattamente come per i libri della secondaria. In questo modo gli editori potranno rifarsi dal mancato guadagno dovuto al blocco per cinque anni dei libri adottati che,se rispettato,avrebbe voluto dire un blocco della produzione degli editori specializzati. I libri di testo sono da sempre un prodotto commerciale molto appetitoso visto che gli insegnanti li devono adottare l’anno prima che le famiglie siano obbligate a comprarli. In questo modo l’editore sta sul sicuro e ne stampa solo le copie che sono state adottate, in modo che non ci sono rese di invenduto. In questa situazione faccio un appello alle maestre:non adottate i libri di testo! Se molte maestre non adottassero i libri di testo gli editori sono sarebbero più garantiti nelle vendite e quindi non aumenterebbero i prezzi dei loro prodotti. In questo modo si modificherebbe in modo virtuoso il meccanismo che produce i prezzi,e non solo, dei libri per le elementari. Ma come facciamo ad insegnare senza libri?Si chiederanno le maestre. Non adottare libri di testo non significa non utilizzare dei libri in classe,anzi si possono usare dei veri libri:per esempio dei romanzi per ragazzi possono sostituire il libro di lettura,delle monografie aggiornate risultano efficaci in storia,geografia e scienze,degli eserciziari per italiano e matematica,per l’ inglese poi il materiale audio visivo sul mercato è assolutamente meglio del libro di testo. La mia non è una proposta astratta e priva di fondamento infatti io stesso l’ ho praticata dal 1980 insieme alle mie colleghe,che continuano ad utilizzare la biblioteca alternativa al libro di testo nella scuola “Giovanni XXIII°”del 3° Circolo di Modena in via Amundsen 70. Le maestre che hanno dei dubbi possono telefonare a scuola 059 824171 e chiedere di Patrizia,Ilaria,Tiziana,Lorella, Anna,Gabriella…..per esporre i loro dubbi e per avere l’indicazione dei libri che hanno acquistato quest’anno per le loro classi. E i risultati come saranno? I bambini riusciranno a studiare?Si chiederanno preoccupati i genitori. Se avranno voglia di studiare i risultati non mancheranno. Solo in classe mia sono passati 100/120 ragazzi:i più grandi si sono laureati o addottorati,molti stanno frequentando l’Università,altri hanno superato la maturità lo scorso anno mentre l’ultima leva superava l’esame di terza media. Certo qualcuno si è disperso o ha gettato la spugna ma credo,né più né meno di chi ha studiato sul libro di testo,non esistono ricerche comparate in merito. Invece i miei ragazzi in carne ed ossa sono lì a dimostrare che il successo formativo può arrivare anche attraverso la biblioteca alternativa al libro di testo. Di indispensabile c’è solo la voglia di leggere e di studiare per i ragazzi e la voglia di lavorare per le maestre che,senza libro di testo,devono lavorare di più ma meglio. Arturo Ghinelli |