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Altre vignette di Rattigan sulla campagna referendaria

Argomento: Ultimissime










Pubblicato Martedi 29 Marzo 2016 - 07:35 (letto 3412 volte)
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Le vignette di Rattigan per la campagna referendaria

Argomento: UltimissimeEcco le vignette di Rattigan che utilizzeremo per la campagna referendaria:



























Pubblicato Venerdi 25 Marzo 2016 - 17:50 (letto 10008 volte)
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Partono i referendum sociali- scuola pubblica, blocca inceneritori, trivelle zero e beni comuni


Aggiorniamo la LIP per vincere il referendum: all’abrogazione della legge 107 affianchiamo la nostra idea di una scuola diversa

Argomento: appuntamenti

Aggiorniamo la LIP per vincere il referendum: all’abrogazione della legge 107 affianchiamo la nostra idea di una scuola diversa

 

Nei lunghi mesi passati siamo stati impegnati nella campagna contro la Pessima scuola di Giannini e Renzi. Per fortuna come bagaglio di viaggio indispensabile per contrastarla – sia nelle scuole che nelle piazze che in Parlamento – abbiamo avuto il faro della LIP. Ora che la Pessima scuola è legge, raccoglieremo le firme per abrogarla tramite un referendum. In questa fase avremo bisogno, ancora e di più, di una nuova LIP che affianchi la nostra lotta “contro” dandole spessore e prospettiva “per”. Solo abbinando la richiesta di cancellazione della “loro” scuola incostituzionale con una diversa idea di scuola di e per tutte e tutti potremo convincere e vincere. Abbiamo un compito di grande responsabilità, impegno e difficoltà che dobbiamo essere in grado di svolgere e assolvere in tempi rapidi: l’aggiornamento/riscrittura di parti significative della legge “per una Buona scuola della repubblica” e fare in modo che essa possa tornare ad essere una nuova “legge di iniziativa popolare”.

I 9 nuclei tematici su cui si è lavorato sono i seguenti:

Formazione e Valutazione  Obbligo - Diritto allo studio, gratuità – Biennio unitario  Nidi e infanzia -Autonomia e organi collegiali  Sostegno  Personale Ata  Laicità

L’obiettivo è quello di pervenire a conclusioni sotto forma di articoli di legge semplici, chiari e comprensibili da proporre all’approvazione assembleare per arrivare ad una loro delibera.

L’appuntamento per tutti i comitati territoriali della LIP Scuola è a

BOLOGNA

Sabato 19 marzo dalle ore 14.00 alle 19.00

Domenica 20 marzo dalle 10.00 alle 17.00

c/o Società di Mutuo Soccorso Venti Pietre

via Marzabotto 2, angolo via Emilia Ponente

(di fronte all’Ospedale Maggiore – autobus 35, 87, 91)

 

Si prega comunicare la propria partecipazione a info@lipscuola.it


Pubblicato Lunedi 14 Marzo 2016 - 08:06 (letto 2705 volte)
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Comunicato Stampa: comincia la campagna referendaria

Argomento: Ultimissimelipscuola.it/blog/comunicato-stampa-2/

Si parte, finalmente. Raccolta delle firme dal mese di aprile; 4 quesiti definitivamente concordati, che nei prossimi giorni verranno depositati in Cassazione; una compagine composita ma coesa, costituita da Comitato nazionale di sostegno alla LIP per una buona scuola per la Repubblica, Flc-Cgil, Cobas, Gilda, Unicobas, USB, SGB, CUB, Il sindacato è un’altra cosa (area congressuale Flc-CGIL), UdS, Link, Coordinamento nazionale scuola della Costituzione, Associazione nazionale per la Scuola della Repubblica, Adam, Adida, AND, Mida, Retescuole, Cesp,
Illumin’Italia,: il referendum sulla scuola è definitivamente cosa certa.

Sabato 27 febbraio 2016 la riunione di insediamento del Comitato Promotore costituito a Napoli nell’assemblea del 7 febbraio ha sciolto definitivamente le riserve residue su due dei quesiti – a proposto del comitato di Valutazione e dell’Alternanza Scuola Lavoro – e ha dato il via – dal punto di vista dell’organizzazione – al percorso che si propone di abolire alcune delle parti più pericolose della legge 107 e, al contempo, di concentrare nuovamente l’attenzione del Paese sulla cosiddetta Buona Scuola, che tanti problemi sta creando al sistema scolastico, ribadendo il proprio fiero contrasto alla visione aziendalista che la nuova legge accoglie.

In attesa che i costituzionalisti che hanno lavorato al comitato tecnico scientifico formulino definitivamente i quesiti che verranno depositati e stampati sui moduli per la raccolta delle firme, ne segnaliamo i contenuti:

- School bonus: si chiederà di cancellare un beneficio di fatto riservato alle scuole private: le erogazioni liberali non dovranno più essere riservate alle singole scuole, ma all’intero sistema scolastico, scongiurando così anche la possibilità che le scuole private sfruttino tali meccanismi per eludere le tasse su una parte delle rette.

- Poteri del dirigente scolastico: formulazione che abroghi la chiamata diretta degli insegnanti da parte del dirigente scolastico sugli ambiti territoriali per incarichi solo triennali.

- Alternanza scuola-lavoro: abrogazione dell’obbligo di 200 ore nei licei e 400 ore nei tecnico-professionale, lasciando le scuole libere di organizzare tali attività come hanno sempre fatto;

 

- Valutazione del merito da parte del dirigente scolastico: abrogazione parziale dei relativi commi, allo scopo di ripristinare le funzioni precedenti del comitato di valutazione secondo il T.U. (Dl 297/94) e attribuzione del fondo per la valorizzazione dei docenti alla contrattazione.

Si tratta soprattutto di rilanciare un nuovo modello sociale per contrastare quello che il Governo Renzi ha affermato a colpi di voto di fiducia nelle principali zone di espressione dell’interesse generale: ambiente, diritti, scuola, democrazia.

Affinché la parola ritorni ai cittadini, il referendum contro la 107 si collocherà perciò in una campagna allargata e plurale, che verrà lanciata da un’assemblea nazionale il 13 marzo, a Roma: oltre ai quesiti sulla scuola, uno per fermare gli incentivi alla privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali; uno per cambiare le politiche ambientali, a partire dallo stop definitivo alle trivellazioni petrolifere in terra e in mare, opzione “trivelle zero”.

Referendum comuni capaci di rafforzare la mobilitazione sociale che in questi anni ciascun movimento e soggetto sociale, con la propria autonomia e i propri percorsi, ha portato avanti.

Referendum comuni capaci di estendere la sensibilizzazione e il coinvolgimento diretto delle persone, e di disegnare un altro modello sociale, riaprendo la strada alla speranza di un futuro diverso per tutte e per tutti.
La cornice è quella del contrasto all’attacco frontale alla democrazia, che vede – dal referendum confermativo ai due quesiti sull’Italicum – la necessità di dire no al disegno autoritario del governo, che rafforza il potere esecutivo in palese violazione dei principi fondamentali della Carta Costituzionale e della Repubblica.

lipscuola.it/blog/campagna-referendaria-per-il-diritto-allistruzione-pubblica-per-il-rispetto-della-democrazia-della-dignita-del-lavoro-dellambiente-e-degli-esseri-umani/

Pubblicato Lunedi 29 Febbraio 2016 - 07:22 (letto 2073 volte)
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17 febbraio- Incontro pubblico Parma


Dopo lunghe peripezie...finalmente la Riabilitazione per la sanzione INVALSI.....

Argomento: UltimissimeDopo otto mesi da quando il Dirigente Brunazzi aveva rimandato all'Ambito Territoriale di Parma la pratica della mia riabilitazione (un atto dovuto di cui non ha voluto farsi carico), finalmente ieri pomeriggio mi è stato consegnato (perchè mi sono presentato agli uffici, altrimenti chissà quando mi sarebbe stato notificato....) il provvedimento di Riabilitazione



Il provvedimento cancella la sanzione comminata per il rifiuto di Tabulazione delle Prove INVALSI:





Grazie a a tutte/i coloro che mi hanno aiutato in questi due anni a scrivere ricorsi, memorie difensive, esposti, per difendere il diritto alla libertà d'insegnamento, gravemente messa a rischio dalla pervasività delle Prove INVALSI e di tutte le forme di "classifica" che vengono instillate nella scuola pubblica, frastornata dalla presunta primazia del "merito":



Grazie a Cinzia Olivieri, Francesco Mele, Vincenzo Pascuzzi, Andreana Deledda, Flavio Maracchia per la loro sapienza e coerenza....
Grazie a tutte/i coloro che ancora ci ricordano che la scuola pubblica è un bene comune, non disponibile nè assoggettabile al Governo o alla Fondazione Agnelli di turno....

Giordano Mancastroppa




Pubblicato Venerdi 15 Gennaio 2016 - 08:27 (letto 3681 volte)
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Scuola, Personale ATA e docenti sempre più poveri: rapporto ARAN

Argomento: Ultimissime

Il rapporto semestrale ARAN datato dicembre 2015 evidenzia come docenti e personale ATA, rientranti nel personale delle PA, abbiano un potere di acquisto che diminuisce sempre di più: in altre parole sono sempre più poveri. La percentuale di inflazione dal 2008 ad oggi è stata pari al 13,6% , ma gli aumenti contributivi dei dipendenti pubblici sono stati inferiori, in quanto solo del 9,5%. Una differenza percentuale di oltre 4 punti. “La scuola non paga“, si potrebbe dire. Non stupisce che nei sondaggi fra studenti, il lavoro nella scuola pubblica sia quello a cui quasi più nessuno aspira. A quanto ammonta la perdita?

Docenti e Personale ATA: meno 80 euro al mese secondo ARAN

In busta paga, docenti e Personale ATA perdono circa 80 euro mensili. La perdita andrebbe compensata nel prossimo rinnovo contrattuale, che però prevede un incremento retributivo di soli 5 euro. Il Governo non ha più soldi. Forse ha elargito e promosso troppi bonus per poter far fronte all’aumento a cui il personale della scuola “ha diritto”. Se poi aggiungiamo anche il ritardo agli stipendi dei precari, che non si comprende bene come fanno a sopravvivere investendo nel lavoro e non vedendo un cent per mesi e mesi (per loro nemmeno il bonus per l’autoformazione), si fa presto a chiedersi che vantaggio economico ci sia nel lavorare nella scuola. E se è vero che lavori come questi a volte sono più una vocazione, è altrettanto vero che non si vive di passione. Si spera che il Governo si renda presto conto di quali sono le reali necessità di docenti e Personale ATA e si concentri a riformare queste. Per leggere il rapporto dell’ARAN, potere cliccare qui.





Pubblicato Giovedi 14 Gennaio 2016 - 00:51 (letto 2447 volte)
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Incontri nazionali 6 e 7 febbraio- Napoli

Argomento: appuntamenti

Incontri nazionali del 6 e 7 febbraio a Napoli

Posted by comitatonogelmini su 12 gennaio 2016

scuolabus

di Comitato Nazionale a sostegno della LIP Scuola

L’assemblea nazionale tenutasi a Roma il 29 novembre 2015

presenti rappresentanti dei Comitati per il sostegno alla Lip scuola, Docenti autoconvocati Cosenza, Autoconvocati Scuola Roma e Lazio, Adida, Associazione Nazionale Docenti, Associazione Difesa Scuola Pubblica Vicenza, Coordinamento Regionale Campano Lavoratori della Scuola, USB PI Scuola, Cobas, Coordinamento Nazionale per la Scuola della Costituzione, Associazione Nazionale per la Scuola della Repubblica, Associazione docenti abilitati per merito (ADAM), Retescuole, Unione degli Studenti, Unicobas, Illumin’Italia, Cub scuola, CUB Pubblico Impiego, Insegnanti Calabresi, Partigiani della Scuola Pubblica, Flc Cgil, No Invalsi, Il Sindacato è un’altra cosa, Usi, Associazione Nazionale Insegnanti Diplomati, Comitato Genitori Insegnanti per la Scuola Pubblica Padova, Rete della Conoscenza, Cogede Genova, Cps Napoli, Coordinamento Scuole Viterbo, CPS Roma, Cinecittà Bene Comune, Comitato bolognese Scuola e Costituzione, Assemblea Genitori e Insegnanti di Bologna e Provincia, Associazione per una nuova primavera della scuola pubblica, Cisp Roma, Crides Roma, Mida Precari, Coordinamento docenti provincia di Latina (CSL), Gilda degli Insegnanti, PrimalePersone

ha deliberato

di convocare un nuovo incontro nazionale, che si terrà domenica 7 febbraio 2015 a Napoli per costituire il comitato proponente che, sulla scorta delle indicazioni del comitato tecnico scientificoindividui i testi dei possibili quesiti referendari abrogativi del testo della Legge 107/201.

I 37 comitati a sostegno della Lip Scuola si danno appuntamento il 6 febbraio 2016 a Napoli per riprendere tutti insieme il percorso per l’attualizzazione del testo del 2006 in vista di una possibile nuova raccolta di firme per riproporre una nuova legge di iniziativa popolare per una buona scuola per la Repubblica.

Entrambi gli incontri si terranno alla

Sala del Capitolo,complesso monumentale di San Domenico Maggiore 

Vicolo San Domenico Maggiore, 18 – NAPOLI

dalle ore 10.00 alle ore 18.00

(da piazza Garibaldi: Metro L1 – stazione Università, o Bus R2, o Metro L2 – stazione Cavour)

Tutti coloro che hanno a cuore le sorti della scuola pubblica sono caldamente invitati a partecipare!

Si prega di comunicare la propria adesione ainfo@lipscuola.it

Scarica e fai circolare il volantino !




Pubblicato Mercoledi 13 Gennaio 2016 - 10:29 (letto 2491 volte)
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In stridente contrasto con la Costituzione: lettera aperta al Ministro Giannini

Argomento: Ultimissimelipscuola.it/blog/in-stridente-contrasto-con-la-costituzione-lettera-aperta-al-ministro-giannini/


In una serie di slide pubblicate sul sito dell’ANP riguardanti la gestione del PTOF ai sensi della Legge 107/15  sono contenute asserzioni estremamente gravi:

1)      Si sostiene (slide 12) “tutti i docenti saranno incaricati su una scuola per un periodo di tre anni…ma non avranno la certezza di una scuola vita natural durante”. Fra i vantaggi per la scuola si afferma ci sia quello di “non avere le mani legate rispetto a docenti contrastativi”.

2)      Si afferma (slide 27) che il PTOF va portato in “Collegio dei docenti per una discussione (da contenere quanto possibile)” che “non si può rimettere tutto in discussione” e che bisogna “evitare mozioni di tipo ostruzionistico o comunque illegittime”.

3)      Si afferma (slide 28) che nell’ultimo passaggio in Consiglio di Istituto, che deve approvare il PTOF, occorre evitare la modifica del testo “si tratta di un evento da evitare con ogni cura” e che “il dirigente avrà preparato accuratamente la delibera, che sostanzialmente dovrà essere una ratifica”

Sono indicazioni fortemente lesive del principio della libertà di insegnamento posto a fondamento dell’attività della scuola dalla nostra Costituzione e di quello della gestione democratica e collegiale dell’Istituzione scolastica di cui T.U. Dlvo 297/94, principi riconfermati dalla recente Legge 107/15, commi 2, 3, 29, 78.

Chiediamo al Ministro Giannini se le condivide o se piuttosto intenda assumere provvedimenti per evitare che la dirigenza scolastica assuma una prospettiva anticostituzionale e antidemocratica nell’attività di gestione dell’istituzione.

Comitato nazionale per il sostegno alla LIP per una buona scuola per la Repubblica, dicembre 2015

lascuolasiamonoi/misc/image/presidi%20documento%20ANP%20Parma.jpg

Pubblicato Giovedi 31 Dicembre 2015 - 09:02 (letto 2383 volte)
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Cari Parlamentari, chiedete un regalo per la scuola pubblica statale al Presidente del Consiglio

Argomento: Ultimissime

Lettera inviata anche agli organi di stampa, che a volte pubblicano, a volte no....
https://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/index.php?mod=read&id=1450936950


Cari Parlamentari PD di Parma,
vorrei suggerirvi un bel regalo da chiedere al Presidente del Consiglio (che mi pare sia anche segretario del vostro partito).

Chiedete di abrogare il comma 332 della Legge di Stabilità 2015:
http://www.orizzontescuola.it/news/tutti-articoli-sulla-scuola-contenuti-nella-legge-stabilit

Quello che recita:
332. Ferme restando la tutela e la garanzia dell'offerta formativa, a decorrere dal 1º settembre 2015, i dirigenti scolastici non possono conferire supplenze brevi di cui al primo periodo del comma 78 dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 1996, n. 662, al personale docente per il primo giorno di assenza.

Intanto che ci siete magari chiedete di abrogare anche il 333, che riduce anche considerevolmente il personale ATA nelle segreterie e fuori da esse (visto che dite che sulla scuola state investendo).

State concludendo l'approvazione della legge di Stabilità 2016 e magari anche questo emendamento, insieme a quelli che di solito infilate all'ultimo momento nelle leggi, sarebbe assolutamente essenziale per affrontare un problema che sta scoppiando nelle scuole.
So che quando volete, uno sforzo sapete chiederlo al Presidente del Consiglio, che ha detto di avere tanto a cuore la sicurezza, quanto la cultura...
Visto che lo Stato Italiano sta progettando di mettere in sicurezza gli appalti della Ditta Trevi (mi pare che sia privata, ma forse mi sbaglio) nella Diga di Mosul inviando soldati italiani a fare da mercenari (pagati però dallo Stato Italiano),
CHIEDETE al Governo e al suo Presidente del Consiglio di fare un piccolo sforzo anche per la Scuola Pubblica Statale....

Vi spieghiamo, se non vi è ancora giunto alle orecchie, qual'è il problema:

1) Con la Legge di Stabilità 2015 (comma 332 sopra riportato) vietate alle scuole di nominare i supplenti per il primo giorno di assenza. Tanto siete convinti che con le risorse che darete alle scuole con l'organico funzionale (L.107, comma 7) potranno benissimo provvedere alle supplenze brevi.
Qualche Dirigente, a nome dell'ANP (e non solo), vi avvisa che il problema esiste, ma siete tutti convinti che una volta che arriverà l'organico funzionale si risolverà tutto:
http://www.edscuola.eu/wordpress/?p=65827

2) Nel frattempo, approvate la L.107 a luglio 2015 (fatta di 222 commi approvati con fiducia al Senato) e vi "dimenticate" di scrivere qualcosa sulle supplenze (tanto avevate già scritto in Legge di Stabilità).
Nella L.107, la madre di tutte le leggi sulla scuola,secondo voi l'architrave del cambiamento,  c'è SOLO UN COMMA che parla di supplenze, il comma 85, che recita:
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/07/15/15G00122/sg

85. Tenuto conto del perseguimento degli obiettivi di cui al  comma
7, il  dirigente  scolastico  puo'  effettuare  le  sostituzioni  dei
docenti assenti per la copertura di supplenze temporanee fino a dieci
giorni con personale dell'organico dell'autonomia che, ove  impiegato
in gradi di istruzione inferiore, conserva il trattamento stipendiale
del grado di istruzione di appartenenza. 

Per il resto, nella Legge, nessun accenno a doveri nè divieti.
E PUO' sappiamo non vuole dire DEVE.

3) Passano i giorni e nelle scuole il PUO' diventa DEVE.
I Dirigenti Scolastici, i loro Fiduciari e Collaboratori, il personale di segreteria si sentono investiti del sacro furore del risparmio (forse qualcuno sta facendo pressione ai piani alti in tal senso, senza esporsi scrivendo una legge nero su bianco?) e cominciano a far credere ai docenti che non si possono più nominare supplenti per i primi dieci giorni di assenza.
DA UNO SI E' PASSATI A DIECI, senza neppure lo sforzo di scrivere un comma di legge!
Basta quelle "paccate" di supplenze da autorizzare e pagare!
https://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/index.php?mod=read&id=1450625095

4) Dal 1 dicembre arrivano i famosi "docenti dell'organico funzionale" nelle scuole (laddove arrivano...) ed è una gara ad utilizzarli per fare le supplenze nel modo più creativo possibile....
A disposizione sempre, mattino e pomeriggio....
Al mattino in una classe, al pomeriggio in giro con l'alunno disabile di un'altra classe...
Sempre a disposizione degli ordini del Dirigente o della Vicaria di turno.
Sempre sotto ricatto perchè ultimi arrivati e in anno di prova...
Con poca solidarietà dei colleghi che vengono minacciati: "altrimenti le supplenze fino a dieci giorni chi le fa? Voi con le compresenze? Guardate che se parlate ci rimettete tutti!"
Così i docenti si illudono che il trattamento discriminatorio si arresterà a questi poveri malcapitati, che dopo un mese di scuola non hanno un orario, non sanno che classe vedranno ora per ora, non sanno con che bambini si rivedranno e quando...
Di progetti con i bambini neppure parlarne....ci sono le supplenze come priorità!!!

5) Ma quando la L.107 ha istituito l'organico funzionale (commi 7 e seguenti) non aveva definito 17 meravigliosi obiettivi, di cui il Presidente del Consiglio (o forse era il segretario del PD in riunioni di partito) magnificava l'utilità per la scuola pubblica?
Non c'eravate anche voi quando l'on. Malpezzi e la sen. Puglisi  facevano il tuor de force per tutta Italia per magnificare le bellezze di questo organico funzionale?
Noi c'eravamo e le abbiamo ascoltate, oltre ad aver letto ciò che la Legge dice e ciò che NON DICE.
https://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/index.php?mod=read&id=1450420385

6) Se l'obiettivo era quello di risparmiare sulle supplenze e non incorrere nel futuro in sanzioni o ricorsi perchè lo Stato Italiano usa sistematicamente dei precari "storici" per farle, allora bastava dirlo a chiare lettere.
ASSUMIAMO 44.000 DOCENTI PER FARE LE SUPPLENZE.
Lo scrivete nella Legge a chiare lettere, fate i conti per vedere se bastano, e tutti siamo felici.

7) C'è un MA.
44.000 docenti non bastano per coprire le supplenze brevi, sicuramente non quelle fino a dieci giorni. Guardate i dati che le scuole dovrebbero inserire nei loro PTOF in questi giorni (uso il condizionale perchè io ho dovuto litigare con il Dirigente sia in Collegio Docenti che in Consiglio di Circolo per far inserire i dati che la nota ministeriale dell'11 dicembre chiede).
Guardate i dati e poi ci rispondete.

8) C'è un altro MA.
Se dicevate che assumevate docenti per fare le supplenze dove stava la novità?
Cosa si poteva sbandierare ai quattro venti?
Cosa avrebbe colto l'opinione pubblica?
Meglio dire che ci saranno 44.000 (perchè i 120.000 di ottobre 2014, durante la campagna mediatica sulla Buona Scuola sono pura aria fritta) nuovi docenti per fare bellissime cose in più.
Per permettere il libro dei sogni della scuola statale.

9) Così l'avete sparata grossa (e il Presidente del Consiglio è imbattibile nel farlo) e tutti ci hanno creduto.
ATTENZIONE PERCHE' IN QUESTI GIORNI CI SI STA GIA' RICREDENDO.
La gente (e non solo docenti, ma anche Dirigenti, genitori, ogni persona che ha contatto con la scuola) vede benissimo a cosa serve tutto ciò che si è sbanderato e che REALTA' VERA nasconde.

10) Siccome lo sbaglio è veramente grosso, se non volete gettare nel caos le scuole, e farle diventare terreno di battaglia tra poveri (come con la mancata previsione dei capitoli di spesa per il pagamento delle supplenze, a cui forse solo ora state ponendo rimedio), FRENATE.
- Cancellate il comma 332 (e il 333) della Legge di Stabilità 2015,
- Smettete di fare pressione sui Dirigenti Scolastici e loro sui loro collaboratori, affinchè non si inventino DOVERI e DIVIETI di nomina dei supplenti inesistenti
- Smettete di fare pressione sui Dirigenti affinchè sentano come proprio compito quello di bilanciare l'investimento in organico funzionale con rispettivi tagli sulle supplenze
- Cancellate anche solo l'idea di premiare i Dirigenti che avranno ottenuto più risparmi.

QUESTI sarebbero i regali che ci aspetteremo a Natale dal Vostro Governo e dal Vostro segretario di Partito.

Se li riuscirete ad ottenere, la scuola pubblica statale ne sarà beneficiata.
Dire grata sarebbe ancora una volta riconoscere un clientelismo che già troppo avete alimentato con il vostro procedere per "mancette", invece che per riconoscimento di diritti (magari anche quello di un contratto rinnovato e degno, dopo la sentenza della Corte Costituzionale).

In attesa della Vostra "strenna" natalizia
porgo distinti saluti
Giordano Mancastroppa
maestro elementare

 

Pubblicato Giovedi 31 Dicembre 2015 - 08:59 (letto 2290 volte)
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Quando anche i Dirigenti Scolastici si pongono il problema....

Argomento: UltimissimeLeggendo il materiale giunto stamattina mi sono imbattuto in questo articolo su Pavone Risorse:



e mi sono immerso nella lettura...

Si tratta di un Dirigente Scolastico che si pone il problema (dopo quello delle molteplici incombenze e responsabilità che incombono sulla sua testa...) dell'equità dei criteri che andrà a stabilire il Comitato di Valutazione.
Mi pare un discorso argomentato, con una buona capacità critica, di una persona assolutamente non obnubilata dal "fervore del merito"...(anche se ne riconosce l'utilità, cosa che personalmente mi lascia sempre molti dubbi, se contrapposta all'ugualitarismo come fonte di tutti i mali...).

Ha dei passaggi ispirati, tipo:

 I problemi aperti (e difficili da chiudere)

I problemi nascono ove si consideri il dispositivo adottato; dispositivo che non sembra fare i conti con le criticità che riguardano la sua gestione e le ricadute. Richiamo soprattutto i seguenti:
la prima criticità riguarda il percorso che porta all’individuazione dei soggetti da premiare (Interrogativi: come farà il DS a individuarli? Vox populi? Autosegnalazione /autocandidatura  da parte di chi aspira al premio? Escludere a priori chi ha avuto contestazioni o richiami? … Una vera e propria impresa);  
la seconda: il senso di una valutazione sul singolo anno, quando con il PT e i processi di autovalutazione i vari processi si sviluppano su un arco triennale;
la terza: i rischi di un clima di fatto competitivo sulla vita complessiva della scuola e sui suoi progetti di miglioramento (Interrogativi: l’attribuzione del premio ai soggetti valutati più meritevoli – numericamente comunque pochi, se non pochissimi - quale impatto potrà avere sugli altri, che si sono comunque anch’essi impegnati su progetti e iniziative di miglioramento, e  che ne sono rimasti esclusi? Quali reazioni potranno scatenare le prevedibili esclusioni di chi è appena fuori dalla cerchia? La logica: competition is competition può dar vita ad una buona scuola? Quali le conseguenze, in altri termini, per un clima di scuola che si vuole caratterizzato da fiducia e spirito collaborativo e che è condizione per partire col piede giusto?). Quest’ultima criticità riguarda anche i rischi che corre lo stesso DS che, nelle condizioni di continua emergenza in cui è costretto a lavorare, può essere tentato di trasformare in strumento lacerante di potere il premio previsto come leva per il rinnovamento.



Cerca della vie di uscita e delle proposte, ed è qui che mi ha illuminato (anche per la posizione che devo assumere io come membro "oppositivo" nel Comitato di Valutazione:
quando si va alle opzioni concrete, all'interno di una logica sbagliata, le soluzioni sono sempre e comunque sbagliate. Non si possono sistemare. E' impossibile.

Merito: Scheda 2

Criteri per mobilitare (sperabilmente) energie e impegno di tutti

       Che il bonus non scenda al di sotto di una certa soglia (che toglierebbe appetibilità)

       Che gli obiettivi di risultato e di processo

Ø  rientrino all’interno delle scelte del PT,

Ø  Siano opportunamente esplicitati da parte dei soggetti interessati così da permettere  verifiche e valutazione a fine anno.

       Che i criteri privilegino la qualità dei processi attivati e il raggiungimento e la trasferibilità dei risultati

 ---àRagionare preferibilmente sul modello negoziale[4] (Cerini) e sull’ approccio amministrativo – istituzionale[5] ( (Offeddu)



E' evidente a tutti che le logiche contenute in queste proposte partono da un'ottica (quella del Dirigente, che vuole migliorare i processi valutativi e didattici), ma non si calano assolutamente nei panni di chi agisce come docente ed è "oggetto" di una valutazione che ha come obiettivo di definire una platea di "beneficiari" che
non devono essere per definizione TROPPI, altrimenti
il bonus  scende al di sotto di una certa soglia (e toglierebbe appetibilità)

Come faccia l'autore ad affermare alla fine, in completa contraddizione con quanto detto in precedenza, che:
Ovviamente in questa prospettiva non possono trovare posto scelte di stampo brunettiano che limitino preventivamente la platea di quanti comunque intendono motivarsi ad acquisire – attraverso il raggiungimento di opportuni standard - i crediti necessari per gli “scatti” previsti.

mi risulta incomprensibile....ma tanto si tratta sempre di stipendi e di riconoscimenti altrui....

Vorrei capire quando verranno messi on-line i criteri per valutare i Dirigenti Scolastici e i loro risultati (come verrà fatto a giugno con quelli dei docenti).
Non mi pare che su questo aspetto (che è altrettanto previsto dalla L.107 e dal SNV) si sia posta la stessa attenzione pubblica e la stessa energia per andare a eleggere membri docenti, genitori (forzando anche la realtà), studenti....
Due pesi e due misure, molto comodi a chi vuole fare accademia e intanto avvallare gli errori esistenti...

Che valutazione riceverebbe un Dirigente Scolastico (quello della mia scuola) che lo scorso anno, prima di lasciare la nostra scuola, si è scritto da solo il RAV, nascondendolo a tutti, a parte i fedelissimi, non mostrandolo nè condividendolo mai in Organi Collegiali e definendo obiettivi di miglioramento assolutamente non condivisi nè dal Collegio Docenti, nè dal nuovo Dirigente Reggente, che una volta insediato, ha consentito la discussione e ne sono stati individuati di nuovi, assolutamente diversi?

Quando vedremo on-line la valutazione di questa operazione?
Quando vedremo se ciò ha causato premi di merito oppure no?

Giordano Mancastroppa
meastro elementare




Pubblicato Venerdi 25 Dicembre 2015 - 06:19 (letto 2485 volte)
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