Appello a insegnanti e società civile per la Legge d’iniziativa popolare sulla scuola
Posted by comitatonogelmini su 21 gennaio 2015
di Marina Boscaino
21 gennaio 2015
Questo è un appello a tutti i docenti italiani, alle associazioni, alla società civile che crede nella democrazia e nella scuola democratica. Per favore, leggete fino alla fine…
Dallo scorso inverno abbiamo cominciato a contattarci o ri-contattarci. Il nucleo originario dei promotori della Lip scuola (quelli che nel 2006, durante il ministero Moratti, discussero, confrontarono, condivisero, scrissero i contenuti dell’articolato; e che poi raccolsero 100mila firme per presentare quel testo come legge di iniziativa popolare “per una buona scuola per la Repubblica”) e nuovi compagni di viaggio.
Abbiamo deciso di riprovarci, allarmati dalle prime dichiarazioni di Renzi e Giannini sulla presunta “centralità” della scuola (una per tutti, le due “gambe” dell’istruzione pubblica: quella statale e quella paritaria). Abbiamo cominciato una paziente opera di contatto con i parlamentari dell’attuale legislatura perché la legge di iniziativa popolare presentata nel 2006 era intanto decaduta e dunque occorreva ripresentarla come disegno di legge.
Abbiamo avuto la fortuna di trovare sulla nostra strada donne e uomini sensibili al tema della scuola della Repubblica, quella che l’attuale Governo – non pago degli sforzi compiuti in questo senso da tutti i ministri dell’istruzione degli ultimi 20 anni – sta tentando sin dalle prime battute (tra una visita pastorale alle scuole ed un’altra) di annientare. Ci siamo riusciti. E ci siamo riusciti anche grazie ai senatori Maria Mussini (Misto), Alessia Petraglia (Sinistra, Ecologia e Libertà), Michela Montevecchi (M5S), Walter Tocci (PD), Pietro Liuzzi (FI-PdL), Gian Marco Centinaio (LN-Aut), Laura Bignami (Misto, Movimento X), Alessandra Bencini (Misto, Italia Lavori in Corso), Adele Gambaro (Misto), Maurizio Romani (Misto, Movimento X), Manuela Serra (M5S), Lucrezia Ricchiuti (PD), Sergio Lo Giudice (PD), Bartolomeo Pepe (Misto, Movimento X), Loredana De Petris (Misto, Sinistra Ecologia e Libertà) Rosetta Enza Blundo (M5S), Felice Casson (PD). E grazie ai deputati Giovanni Paglia, Arturo Scotto, Giancarlo Giordano, Nicola Fratoianni, Celeste Costantino, Donatella Duranti, Serena Pellegrino (Sinistra, Ecologia e Libertà).
A luglio la Lip scuola è stata presentata come disegno di legge in Senato, a settembre alla Camera. Finalmente una vera e propria proposta formalizzata della scuola e non il solito “no” che tutti ci hanno sempre rimproverato. In questi mesi trascorsi tra studio delle proposte governative e mobilitazione, mai trascurando il nostro principale impegno, quello di docenti, abbiamo scritto, parlato e viaggiato per far conoscere il testo della Lip scuola, investendo energia, passione, danaro. La Lip è cresciuta: nella conoscenza e nella coscienza di molti docenti italiani.
Abbiamo incontrato altri compagni di viaggio, che – come noi – cercavano un’alternativa alla triste visione neoliberista della scuola proposta dal Governo: gli Autoconvocati delle scuole di Roma e del Lazio, con i quali abbiamo raccolto delibere di collegi docenti contrarie al progetto di Governo; e con i quali abbiamo affrontato e sopportato la sordità del Governo davanti alle nostre ragioni; l’Unione degli Studenti, che – con noi – crede in una scuola laica, democratica, inclusiva, pluralista. Insieme stiamo andando avanti.
Conclusa la fase del sedicente “ascolto” da parte del Governo ed incassato il differimento del Governo stesso delle azioni di concretizzazione delle proposte del suo documento – rispetto al quale rivendichiamo un ruolo significativo di opposizione a soluzioni sommarie ed improvvisate – abbiamo iniziato a costituire comitati locali per cominciare un lavoro di attualizzazione del nostro testo presentato nel 2006 seguendo esattamente le stesse modalità che orientarono la prima (e per ora unica) stesura: lo studio; la condivisione; la pari dignità di tutti i partecipanti (docenti, genitori, studenti, Ata, cittadini). Ci è costata fatica, ma siamo molto orgogliosi di quello che abbiamo fatto. E di quello che continueremo a fare.
In tutti i convegni cui mi è capitato di partecipare negli scorsi mesi, un motivo ricorrente ha attraversato costantemente gli interventi: manca una proposta, non c’è una proposta alternativa. Invece c’è. Un testo, come dicevo, non blindato. Su cui vorremmo invitare ad intervenire quanti condividono i nostri principi: quelli esplicitati nella Costituzione italiana, ai quali la Lip si ispira tenacemente ed intransigentemente.
Il 30 gennaio del 2005 – giusto 10 anni fa – nacque, durante un’assemblea nazionale dei Coordinamenti in Difesa della Scuola pubblica a Venezia, l’idea di scrivere una Legge d’iniziativa popolare sulla scuola. Il 31 gennaio di quest’anno – in occasione del “compleanno” – il Comitato a sostegno della Lip scuola, organizza un’assemblea nazionale a Roma con l’intento di interloquire con docenti, studenti, associazioni, sindacati al fine di individuare strategie comuni per ostacolare la folle corsa del Governo. Che, come è noto, ha già annunciato provvedimenti per la fine di febbraio.
Il tempo stringe. Noi ce l’abbiamo messa e continueremo a mettercela tutta. Sta ora ad ognuno di voi aiutarci (cioè, aiutare tutti noi, voi compresi) a rendere più solida l’alternativa.
Scarica qui il volantino dell’iniziativa
Appello a insegnanti e società civile per la Legge d’iniziativa popolare sulla scuola
di Marina Boscaino, da MicroMega, 21 gennaio 2015
Questo è un appello a tutti i docenti italiani, alle associazioni, alla società civile che crede nella democrazia e nella scuola democratica. Per favore, leggete fino alla fine…
Dallo scorso inverno abbiamo cominciato a contattarci o ri-contattarci. Il nucleo originario dei promotori della Lip scuola (quelli che nel 2006, durante il ministero Moratti, discussero, confrontarono, condivisero, scrissero i contenuti dell’articolato; e che poi raccolsero 100mila firme per presentare quel testo come legge di iniziativa popolare “per una buona scuola per la Repubblica”) e nuovi compagni di viaggio.
Abbiamo deciso di riprovarci, allarmati dalle prime dichiarazioni di Renzi e Giannini sulla presunta “centralità” della scuola (una per tutti, le due “gambe” dell’istruzione pubblica: quella statale e quella paritaria). Abbiamo cominciato una paziente opera di contatto con i parlamentari dell’attuale legislatura perché la legge di iniziativa popolare presentata nel 2006 era intanto decaduta e dunque occorreva ripresentarla come disegno di legge.
Abbiamo avuto la fortuna di trovare sulla nostra strada donne e uomini sensibili al tema della scuola della Repubblica, quella che l’attuale Governo – non pago degli sforzi compiuti in questo senso da tutti i ministri dell’istruzione degli ultimi 20 anni – sta tentando sin dalle prime battute (tra una visita pastorale alle scuole ed un’altra) di annientare. Ci siamo riusciti. E ci siamo riusciti anche grazie ai senatori Maria Mussini (Misto), Alessia Petraglia (Sinistra, Ecologia e Libertà), Michela Montevecchi (M5S), Walter Tocci (PD), Pietro Liuzzi (FI-PdL), Gian Marco Centinaio (LN-Aut), Laura Bignami (Misto, Movimento X), Alessandra Bencini (Misto, Italia Lavori in Corso), Adele Gambaro (Misto), Maurizio Romani (Misto, Movimento X), Manuela Serra (M5S), Lucrezia Ricchiuti (PD), Sergio Lo Giudice (PD), Bartolomeo Pepe (Misto, Movimento X), Loredana De Petris (Misto, Sinistra Ecologia e Libertà) Rosetta Enza Blundo (M5S), Felice Casson (PD). E grazie ai deputati Giovanni Paglia, Arturo Scotto, Giancarlo Giordano, Nicola Fratoianni, Celeste Costantino, Donatella Duranti, Serena Pellegrino (Sinistra, Ecologia e Libertà).
A luglio la Lip scuola è stata presentata come disegno di legge in Senato, a settembre alla Camera. Finalmente una vera e propria proposta formalizzata della scuola e non il solito “no” che tutti ci hanno sempre rimproverato. In questi mesi trascorsi tra studio delle proposte governative e mobilitazione, mai trascurando il nostro principale impegno, quello di docenti, abbiamo scritto, parlato e viaggiato per far conoscere il testo della Lip scuola, investendo energia, passione, danaro. La Lip è cresciuta: nella conoscenza e nella coscienza di molti docenti italiani.
Abbiamo incontrato altri compagni di viaggio, che – come noi – cercavano un’alternativa alla triste visione neoliberista della scuola proposta dal Governo: gli Autoconvocati delle scuole di Roma e del Lazio, con i quali abbiamo raccolto delibere di collegi docenti contrarie al progetto di Governo; e con i quali abbiamo affrontato e sopportato la sordità del Governo davanti alle nostre ragioni; l’Unione degli Studenti, che – con noi – crede in una scuola laica, democratica, inclusiva, pluralista. Insieme stiamo andando avanti.
Conclusa la fase del sedicente “ascolto” da parte del Governo ed incassato il differimento del Governo stesso delle azioni di concretizzazione delle proposte del suo documento – rispetto al quale rivendichiamo un ruolo significativo di opposizione a soluzioni sommarie ed improvvisate – abbiamo iniziato a costituire comitati locali per cominciare un lavoro di attualizzazione del nostro testo presentato nel 2006 seguendo esattamente le stesse modalità che orientarono la prima (e per ora unica) stesura: lo studio; la condivisione; la pari dignità di tutti i partecipanti (docenti, genitori, studenti, Ata, cittadini). Ci è costata fatica, ma siamo molto orgogliosi di quello che abbiamo fatto. E di quello che continueremo a fare.
In tutti i convegni cui mi è capitato di partecipare negli scorsi mesi, un motivo ricorrente ha attraversato costantemente gli interventi: manca una proposta, non c’è una proposta alternativa. Invece c’è. Un testo, come dicevo, non blindato. Su cui vorremmo invitare ad intervenire quanti condividono i nostri principi: quelli esplicitati nella Costituzione italiana, ai quali la Lip si ispira tenacemente ed intransigentemente.
Il 30 gennaio del 2005 – giusto 10 anni fa – nacque, durante un’assemblea nazionale dei Coordinamenti in Difesa della Scuola pubblica a Venezia, l’idea di scrivere una Legge d’iniziativa popolare sulla scuola. Il 31 gennaio di quest’anno – in occasione del “compleanno” – il Comitato a sostegno della Lip scuola, organizza un’assemblea nazionale a Roma con l’intento di interloquire con docenti, studenti, associazioni, sindacati al fine di individuare strategie comuni per ostacolare la folle corsa del Governo. Che, come è noto, ha già annunciato provvedimenti per la fine di febbraio.
Il tempo stringe. Noi ce l’abbiamo messa e continueremo a mettercela tutta. Sta ora ad ognuno di voi aiutarci (cioè, aiutare tutti noi, voi compresi) a rendere più solida l’alternativa.
Scarica qui il volantino dell’iniziativa
https://comitatoscuolapubblica.files.wordpress.com/…/roma-3…
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