Pubblicato da comitatonogelmini su 31 ottobre 2011
Il ministero dell’istruzione non ha ancora finito di raccogliere per questo anno scolastico i dati delle situazioni di fatto delle scuole statali, e non è, dunque, ancora in grado di far conoscere la situazione esatta del numero degli alunni disabili e dei docenti di sostegno.
Sembra tuttavia che i disabili siano aumentati di circa 10 mila unità rispetto allo scorso anno; allo stesso modo è aumentato anche il numero dei docenti di sostegno che dovrebbero avere superato ormai le 96 mila unità (due mila insegnanti più di quanto lo stesso ministro alcune settimane fa aveva dichiarato sulla scorta dei dati provvisori che affluivano al Miur).
Però, dietro questo dato positivo dell’incremento del numero dei docenti di sostegno c’è una situazione negativa che tende a crescere e diffondersi.
La legge finanziaria 2008 aveva fissato un tetto massimo di docenti di sostegno (quantificato in 90.123 unità) e la stabilizzazione nell’arco di in un triennio del 70% dei posti, cioè 63.086 unità, in organico di diritto. I posti in aggiunta (cioè in deroga rispetto ai posti fissi e stabili) avrebbero potuto, quindi, arrivare al massimo a 27.037 unità (30%) da assegnare, tutti, a docenti non di ruolo con contratto fino al termine delle attività.
Il 70% dei posti di sostegno, dunque, era sicuro e stabile, coperto da docenti di ruolo (o con contratto annuale), tale da assicurare continuità didattica e qualità educativa. Il 30%, invece, occasionale, discontinuo, precario come i docenti chiamati a ricoprire quei posti.
Per effetto di una sentenza della Corte costituzionale il tetto massimo dei posti è saltato e quei 6 mila posti di sostegno in più sono, quindi, ulteriormente aggiuntivi e ulteriormente precari, affidati, a docenti non di ruolo con contratto fino al termine delle attività.
Ecco perché è giusto dire che aumentano i posti e aumenta la precarietà. E in quel modo quel rapporto 70-30 è saltato, perché i 63.086 posti in organico di diritto sono rimasti tali e quali, mentre aumentavano quelli in deroga. E 63.086 posti su un totale di circa 96.200 non è più il 70% voluto dalla legge ma il 65,5%. Destinato ad abbassarsi ulteriormente. La disabilità, per legge e per sentenze, diventa sempre più precaria, e in alcuni territori molto di più…
Qualche esempio? Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, in Emilia Romagna c’è un docente di sostegno di ruolo ogni 3,75 bambini disabili, in Campania ogni 1,36; a livello di scuola primaria, in Veneto si arriva ad avere un docente di sostegno stabile ogni 4,05 studenti disabili, in Basilicata ogni 1,62.
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