flat nuke

Lettera di un'insegnante che va in pensione

Ultimissime.pngPavia, 21 giugno 2011

Lettera di una maestra che va in pensione

“… e un ridere rauco e ricordi tanti e nemmeno un rimpianto … “ basta “sfogliare” Fabrizio de Andrè per trovare le parole per dirlo.

Per 40 anni ho fatto la maestra. Un mestiere sottopagato, che ha sempre meno riconoscimento sociale ma che rimane il mestiere più bello del mondo. Ora è tempo di andare in pensione.

Se ripercorro, come in un film, la storia di questi lunghi anni non mi vengono certo in mente le circolari, il POF, le griglie di valutazione, l’Invalsi, i registri ( quelli li ho sempre compilati , e malvolentieri, appena prima della scadenza).

Rivedo invece le facce – quelle sì le ricordo bene – le facce, gli occhi, le voci, le storie dei tanti e tanti bambini – ora diventati più che adulti - con cui ho condiviso emozioni, scoperte, la fatica e la ricerca di un percorso per imparare e per diventare grandi. Una maestra i suoi scolari se li ricorda per la vita.

E vedo le facce delle tante maestre, diventate care amiche, insieme a me impegnate nella difficile ed affascinante impresa di costruire una scuola “ di tutti e di ciascuno” come diceva Don Milani, una scuola di “scienza e di tenerezza”…

Tanti, ma tanti i ricordi. Avevo 19 anni quando ho cominciato, in Friuli, mia terra d’origine. Era il 1971: il posto di lavoro garantito era la normalità in quegli anni. Un altro secolo, un altro millennio.

La scuola era la scuola dell’obbedienza, della maestra unica- tuttologa, chiusa nella sua classe, degli armadi chiusi a chiave che le supplenti non avevano il diritto di aprire, dei grembiulini neri d’ordinanza…

Era la scuola selettiva, la scuola dei voti, dei ripetenti, quelli alti alti confinati negli ultimi banchi, quelli che neanche alle elementari ce la facevano a stare al passo.

La mia era la generazione cresciuta con “ la rivolta tra le dita” , con la voglia e l’impegno di cambiare la scuola e di cambiare il mondo.

Vivevamo, come ha scritto recentemente Goffredo Fofi su Repubblica, “una stagione irripetibile della pedagogia italiana quando educazione voleva dire conquista della democrazia, crescita di uomini nuovi e responsabili nei confronti della comunità, della collettività, del creato “.

Tanti i nostri Maestri ispiratori, quelli che davano idee e sostanza ai nostri progetti: Don Milani con la sua “Lettera a una professoressa” e l’attenzione agli ultimi, Mario Lodi, campione di didattica e di umanità, Guido Petter partigiano resistente che ci aveva guidato con le sue “Conversazioni psicologiche”, Gianni Rodari e la sua “Grammatica della fantasia” quando “La fantasia al potere” era uno degli slogan che più ci rappresentava, Gianni Cordone - mitico e mai dimenticato direttore didattico - che a Vigevano, sul finire degli anni Settanta, aveva già realizzato tutte quelle innovazioni che poi sarebbero diventate legge.



Leggevamo e discutevamo molto, con grande passione ed entusiasmo, senza guardare l’orologio e senza segnare le “ ore eccedenti” da recuperare. C’era una scuola nuova da costruire insieme.

Sono stati gli anni del diritto all’istruzione e alla cultura per tutti, degli handicappati che cominciavano ad essere inseriti nelle classi ( senza insegnanti di sostegno ma, in qualche modo, ce la cavavamo). Gli anni della furia iconoclasta ( dopo ce ne saremmo pentiti ) contro certi baluardi della vecchia scuola: le poesie da imparare a memoria, la grammatica … Gli anni delle aule e degli armadi che si aprivano. Gli anni del Tempo Pieno ( e poi del Modulo), delle maestre che si specializzavano in una materia e che lavoravano in team. Le cose da fare quotidianamente in classe si decidevano insieme. La programmazione era il risultato di studi approfonditi su contenuti e metodi, di confronti, di discussioni anche molto accese.

Una grande rivoluzione, sancita dalla legge dopo anni di sperimentazione, che ha cambiato in modo irreversibile il nostro modo di essere e di fare scuola, che ha lasciato in noi tutte un imprintig speciale.

Erano tempi in cui la cultura e la scuola contavano, erano importanti. Tempi in cui i genitori ci davano fiducia, credevano nel cambiamento e partecipavano a quella ventata di democrazia che sono stati gli Organi Collegiali.

Sono passati gli anni, i decenni. Tanto è cambiato nella società e, di riflesso, inesorabilmente, anche nella scuola. Scuola e cultura non godono più del prestigio di un tempo, non sono più ai primi posti della scala dei valori della società, degli studenti e delle famiglie.

Il grande movimento di idee, di conoscenze, di valori – non sostenuto da politiche adeguate - si è appannato. Ha perso in entusiasmo ed in passione, in lucidità e progettualità. Da troppi anni manca un pensiero collettivo sulla scuola. Mancano idee, valori etici di riferimento, riforme condivise. Mancano Maestri ispiratori. Manca una riflessione generale su temi fondanti del nostro “essere” e “fare” scuola: su “ sapere e saper fare “, su competenze e contenuti , su abilità e conoscenze , su “ imparare “ ed “imparare ad imparare “, su merito-selezione-integrazione, su rigore e qualità degli apprendimenti da coniugare con la scuola di massa.

Da anni la scuola ha mutuato un linguaggio aziendale. Bambini e famiglie sono diventati “clienti”. I direttori didattici sono stati trasformati - loro malgrado – in Dirigenti, con la didattica “evaporata” dal loro ruolo. E poi il tentativo di tornare alla maestra unica di morattiana memoria, il tutor, il Pecup, le Unità di Apprendimento , il monoennio, il Portfolio ( ne ho conservati alcuni esemplari: leggere per credere …) Quando, anni fa, ho sentito in un Collegio Docenti di Pavia (non il mio) parlare di “customers satisfaction” ho misurato la deriva verso cui stava precipitando la scuola.

Per arrivare all’oggi, al Ministro dell’Istruzione Gelmini che “riforma” la scuola a suon di tagli, senza nemmeno ascoltare le tante voci di critica e di dissenso che si sono levate da insegnanti, Sindacati, genitori.

Una scuola appiattita sul presente – mi piange il cuore doverlo dire -. Una scuola che non vola alto, che non ha progettualità sul futuro.

L’oggi è fatto di una generazione di insegnanti precari, classi sempre più numerose e più complesse da gestire, bambini che fanno sempre più fatica a rispettare regole, accettare insuccessi, assumersi responsabilità. E ancora: le compresenze finite, l’inglese imparato d’ufficio dalle maestre con 50 ore di corso, gli Organi Collegiali diventati ritualità da rispettare per legge, la fiducia incrinata dei genitori, il ritorno ai voti, l’enfasi assoluta data ai test quasi che a scuola verificare sia più importante che insegnare ed educare…

Anche il “clima umano” è cambiato: più stress, più stanchezza, più malessere, meno felicità in circolazione oggi nelle scuole.

Poi entri a scuola al mattino. Ritrovi tante facce amiche. I bambini ti aspettano, ti raccontano le loro storie, ti si affidano . Riesci ancora a farli appassionare.

“ … e un ridere rauco e ricordi tanti e nemmeno un rimpianto”.

Buona scuola a chi rimane,

Daniela Bonanni
Pubblicato Venerdi 08 Luglio 2011 - 16:57 (letto 8575 volte)
Comment Commenti (9) Print Stampa

avatarDa: Megan Data: Mercoledi 11 Aprile 2012 - 12:47

cheap 2012 prom dresses cheap 2012 prom dresses carter short mother of the bride dresses short mother of the bride dresses

avatarDa: Megan Data: Giovedi 14 Giugno 2012 - 15:11

cheap fake watches cheap fake watches, Angelica, fake omega fake omega

avatarDa: Megan Data: Mercoledi 20 Giugno 2012 - 16:40

replicawatches replicawatches, keith, fake cartier fake cartier

avatarDa: Leonard Data: Mercoledi 25 Luglio 2012 - 09:29

fake rolex watches for sale fake rolex watches for sale, Ethan, buying a rolex

avatarDa: Leonard Data: Martedi 11 Settembre 2012 - 16:30

replica watches for men replica watches for men, rupert, vintage rolex oyster

avatarDa: samanth8a Data: Giovedi 18 Ottobre 2012 - 04:50

cheap wedding dresses cheap wedding dresses Morgan purple bridesmaid dresses purple bridesmaid dresses

avatarDa: samanth8a Data: Martedi 23 Ottobre 2012 - 05:37

mens watches replica mens watches replica

avatarDa: samanth8a Data: Venerdi 14 Dicembre 2012 - 07:31

wigs wigs Omar Cosplay Uniform Cosplay Uniform

avatarDa: Megan Data: Venerdi 18 Gennaio 2013 - 08:48

brautkleider günstig brautkleider günstig, Luis, [img]http://www.birthdress.net/images/thumbnails/dress-20/MX4898.jpg[/img]



Le ultime notizie relative a questo argomento

Read Petizione sul calendario scolastico Regionale- Emilia Romagna (22/10/2017 - 17:53) letto 2093 volte
Read Lettera della Commissione Audit sul debito del Comune di Parma (26/05/2017 - 02:50) letto 2405 volte
Read Un paio di riflessioni...da lontano (11/04/2017 - 02:42) letto 2561 volte
Read Un saluto.... (29/01/2017 - 10:54) letto 2392 volte
Read Buon Natale "Zen" (24/12/2016 - 17:03) letto 2830 volte
Read Perchè non ho più voglia di ascoltare le sue ragioni...sen. Pagliari (24/10/2016 - 20:46) letto 2469 volte
Read La scuola dice NO- appello da firmare (19/10/2016 - 19:57) letto 3660 volte
Read Sen. Pagliari, vuole venire anche nelle nostre scuole all'inaugurazione del primo giorno di scuola? (13/09/2016 - 17:36) letto 2715 volte
Read Consegnate 515.000 firme per quesito- Referendum Scuola (09/07/2016 - 12:52) letto 2531 volte
Read Il difficile trasloco della Scuola Corazza e le scelte...opinabili! (09/07/2016 - 12:39) letto 2795 volte
Read 27 maggio-iniziativa con Paolo Maddalena e altre iniziative comitati referendari Parma + news (21/05/2016 - 17:08) letto 3420 volte
Read 4-5 maggio- anche alla Scuola Corazza si protesta contro INVALSI e L.107 (06/05/2016 - 03:58) letto 2839 volte

Tutte le notizie relative a questo argomento
Ultimissime.png
 
Calendario
Data: 21/11/2024
Ora: 14:46
« Novembre 2024 »
Lu Ma Me Gi Ve Sa Do
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30
 
Login





Lingua del sito:
deutsch english español français italiano português
 
Utenti
Persone on-line:
admins 0 amministratori
users 0 utenti
guests 6 ospiti
 
Sondaggio
Nessun sondaggio attivo in questo momento:
vecchi sondaggi
 
Scegli il tema
flatcry_ori flatcryscuola headlinesblue 
Per informazioni clicca qui: E-Mail
Freely inspired to Mollio template