lascuolasiamonoi/misc/file/5-03625%200311_16%20Problematiche%20anno%20scolastico%202010-11%20Parma%20-%20Risposta%20del%20Governo.pdflascuolasiamonoi/misc/file/5-03625%201010_20%20Problematiche%20anno%20scolastico%202010-11%20Parma.pdfResoconto della VII Commissione permanente
(Cultura, scienza e istruzione)
Mercoledì 16 marzo 2011
5-03625 Motta: Misure per affrontare le criticità del sistema scolastico in provincia di Parma.
Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo.
TESTO DELLA RISPOSTA
In relazione all'atto parlamentare in discussone, si fa presente che sono state acquisite le necessarie informazioni
presso il competente Ufficio scolastico regionale per l'Emilia-Romagna il quale, sentito l'Ambito territoriale per la
provincia di Parma, ha comunicato i dati informativi che si espongono. Nella fase di adeguamento dell'organico alla
situazione di fatto, a seguito delle esigenze segnalate dall'Ufficio territoriale di Parma, sono stati assegnati alla
provincia stessa posti aggiuntivi rispetto alla dotazione organica già autorizzata nella fase di definizione dell'organico
di diritto, e precisamente 14 posti in data 17 agosto 2010 ed ulteriori 10 posti in data 2 settembre 2010.
Si è così potuto rispondere alle necessità che erano emerse a livello provinciale e che di seguito si riportano:
attivazione di una prima classe di Liceo musicale - nuova istituzione in ambito regionale presso il Liceo scientifico
«Bertolucci»;
attivazione di una prima classe presso il Liceo «D'Annunzio» di Fidenza;
attivazione di una quinta classe - corso serale - presso l'Istituto professionale per i servizi alberghieri «Magnaghi»;
sdoppiamento della prima classe della Scuola primaria «De Amicis» di Fidenza;
sdoppiamento di una prima classe della Scuola media di Fontevivo;
attivazione di una prima classe presso la Scuola media di Solignano;
prosecuzione del progetto di educazione motoria nella Scuola primaria «Giocampus Scuola»;
attivazione di una prima classe presso il Liceo classico «Maria Luigia» - corso di Liceo europeo;
attivazione di una prima classe - corso serale - presso l'Istituto professionale per i servizi alberghieri «Magnaghi» di
Salsomaggiore;
sdoppiamento dei laboratori per le classi seconda e terza serali dell'istituto professionale per i servizi alberghieri
«Magnaghi» di Salsomaggiore;
sdoppiamento dei laboratori della seconda classe del corso moda presso l'IPSIA di Parma;
sdoppiamento delle ore bilingui presso l'istituto tecnico commerciale «Melloni», il Liceo scientifico «Ulivi» ed il Liceo
«D'Annunzio» di Fidenza;
istituzione di una sezione ad orario completo presso la Scuola dell'infanzia «Montessori» di Collecchio;
istituzione di una sezione ad orario completo presso la Scuola dell'infanzia «Lodesana» di Fidenza.
Quanto al «rapporto alunni/classe», l'Ufficio territoriale per la provincia di Parma ha ricevuto una sola notifica da parte
di un dirigente scolastico in merito al mancato rispetto dei parametri di sicurezza previsti dalla normativa vigente, ed
ha fornito risposta adeguata, indicando le modalità e le procedure da seguire al fine di rispettare la normativa stessa.
Per quanto riguarda il «ricorso all'istituto della reggenza», si fa presente che nella provincia le autonomie scolastiche
ammontano a 55, di cui 38 assegnate a dirigenti scolastici titolari e 17 a reggenza.
Relativamente al «tempo pieno nella scuola primaria», sono state richieste 25 nuove prime classi che non è stato
possibile attivare; tuttavia, i dirigenti scolastici, nell'esercizio della loro autonomia, attraverso forme di flessibilità e
organizzazione interna, hanno attivato 16 classi con funzionamento a tempo pieno, di cui 9 nel Comune di Parma.
Per quanto attiene al «tempo prolungato ed ai corsi ad indirizzo musicale nella scuola secondaria di primo grado»,
l'Ufficio territoriale, nell'assegnazione delle risorse, ha dato priorità alla formazione delle classi nel rispetto delle norme
previste dal regolamento approvato con decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009. È stata confermata,
pertanto, la mancata attivazione delle prime classi a tempo prolungato; si evidenzia, tuttavia, che in questo settore
formativo la richiesta del tempo prolungato tende a non essere particolarmente sostenuta dalle famiglie, che si
orientano principalmente nella scelta del tempo scuola a 30 ore settimanali.
Ugualmente, non sono state attivate le prime classi ad indirizzo musicale delle Scuole medie «D'Acquisto» e «Verdi»
di Parma, in quanto si è ritenuto di dare priorità alle attività strettamente curricolari. Nella provincia di Parma sono,
comunque, attualmente presenti 6 corsi ad indirizzo musicale.
In relazione alla «scuola secondaria di II grado», è stato comunicato che:
in ordine alla classe prima del corso «amministrazione finanza e marketing» presso l'istituto Penitenziario, la mancata
attivazione è dovuta all'insufficiente numero degli iscritti, che risultavano essere soltanto 12;
riguardo alla classe terza del corso serale «sirio-programmatore» presso l'istituto tecnico commerciale «Bodoni» di
Parma, alla data del 6 luglio 2010 il numero degli alunni iscritti era notevolmente inferiore al numero minimo
necessario per la sua attivazione. Soltanto ad anno scolastico già avviato è pervenuta formale richiesta di attivazione
della classe serale, con 27 alunni iscritti; relativamente alla classe prima del biennio elettrico presso l'Istituto
professionale per l'industria e l'artigianato di Busseto, il numero degli alunni iscritti - pari a 19 - non ha consentito, a
norma delle disposizioni vigenti, l'istituzione delle classe, trattandosi di sezione staccata dell'IPSIA di Parma.
Passando alla «dotazione organica di sostegno», la Direzione scolastica regionale, in data 8 ottobre 2010, ha
integrato la dotazione organica complessiva della provincia di Parma con ulteriori 34 posti in deroga, a seguito della
segnalazione di particolari esigenze da parte dell'Ufficio territoriale. Con questa ulteriore assegnazione di risorse, il
rapporto alunni/posti è migliorato rispetto al biennio precedente dell'1,96 per cento. Riguardo all'assegnazione dei
«fondi finanziari per spese di funzionamento», si precisa preliminarmente che vengono assicurate alle scuole le
risorse necessarie per lo svolgimento delle attività d'istruzione, di formazione e di orientamento. Inoltre, la competente
Direzione generale del Ministero effettua monitoraggi diretti sulla gestione finanziaria delle istituzioni scolastiche
autonome attraverso il sistema informativo (flussi di cassa), al fine di verificare la giacenza finanziaria e gli impegni di
spesa delle scuole medesime. Ad eventuali esigenze conseguenti a maggiori impegni di spesa si fa fronte con
integrazioni di fondi, come è avvenuto con l'assegnazione della rata XXI del 2010; in particolare, per le scuole della
provincia di Parma, tali ulteriori assegnazioni sono state pari a complessivi euro 1.088.637,03. Si precisa che dette
integrazioni vengono disposte per le scuole il cui fondo di cassa più i crediti vantati verso terzi sia inferiore al totale dei
passivi (cioè degli impegni di spesa assunti e non ancora pagati). In questo caso, la scuola ha la necessità di ricevere
ulteriori somme, iscritte nel proprio bilancio come residui attivi, poiché il fondo di cassa disponibile, oltre ai crediti
vantati verso terzi, non è sufficiente a coprire gli impegni assunti. Inoltre, in base ai dati di una rilevazione effettuata su
51 scuole, è risultato che alla data del 31 dicembre 2010 le istituzioni scolastiche della provincia di Parma
disponevano di un fondo cassa pari ad euro 8.936.027,76, a fronte di passività pari ad euro 5.823.427,81 e di un
avanzo di esercizio di euro 8.683.778,58. Quindi, il fondo di cassa, di per sé, senza considerare i residui attivi verso
terzi, è ampiamente sufficiente a coprire gli impegni assunti dalle scuole. Si fa anche presente che le somme erogate
dal Ministero alle scuole della provincia di Parma per l'anno 2007 ammontavano ad euro 15.284.276,06, per l'anno
2008 erano pari ad euro 13.060.992,92, per il 2009 ammontavano ad euro 16.408.082,65, ed il totale erogato per
l'anno 2010 è stato pari ad euro 21.834.411,46. Quanto al «rapporto con gli enti locali», l'Ufficio territoriale di Parma
ha comunicato di non essere stato coinvolto negli incontri organizzati tra Amministrazione comunale di Parma,
Dirigenti scolastici e Presidenti dei consigli di Istituto, né nella raccolta dei dati informativi riguardanti l'organico e le
risorse finanziarie, pur essendo l'ufficio competente, a livello provinciale, della definizione degli organici e
dell'assegnazione delle risorse, ed in possesso, dunque, dei dati corretti. In conclusione, l'impegno
dell'Amministrazione scolastica, a livello sia regionale sia provinciale, ha consentito di concludere entro il 31 agosto
2010 le operazioni preliminari all'avvio dell'anno scolastico 2010/2011, senza registrare particolari situazioni di criticità,
nonché di fornire nella provincia più volte citata un'offerta qualificata e innovativa, come ad esempio il Liceo per
l'Europa, il Liceo musicale, vari progetti di qualificazione, e quant'altro di meglio offre la scuola di Parma.
Carmen MOTTA (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta, pur ringraziando il sottosegretario per la risposta ricevuta.
Ricorda che l'interrogazione in oggetto risale all'ottobre 2010 e che la risposta è pervenuta solo a metà marzo.
Ricorda che l'atto ispettivo si riferiva alla visita del direttore dell'ufficio scolastico regionale fatta a Parma il 23
settembre 2010, nel corso della quale lo stesso direttore aveva dichiarato che l'anno scolastico avrebbe preso avvio in
totale normalità, cosa che invece poi non è avvenuta. A tal proposito, ricorda che per le venticinque nuove classi della
scuola secondaria di primo grado non è stato possibile attivare la modalità del tempo pieno, con un grave disagio per
le famiglie che hanno dovuto sostenere anche contributi volontari per la didattica. Ritiene che di questo passo la
scuola secondaria vedrà scomparire nel giro dei prossimi due anni l'offerta formativa del tempo prolungato, tenendo
anche conto che nelle prime classi non è stato attivato alcun indirizzo musicale, preferendosi dare avvio solamente
alle normali attività curriculari. Rileva quindi che la mancanza cronica di risorse per le supplenze brevi, anche nella
provincia di Parma, ha determinato ancora una volta il blocco delle attività di laboratorio per gli allievi delle scuole
secondarie di primo grado; vi sono poi circa 254 bambini che attendono di essere inseriti nella scuola d'infanzia, con
un incremento del 1,7 per cento in più rispetto all'anno precedente. Ribadisce, quindi, che l'avvio dell'anno scolastico
non è stato affatto regolare, sottoponendo ancora una volta gli enti locali ad espletare un ruolo sussidiario che peraltro
non potranno esercitare ancora a lungo; considerati anche gli ulteriori tagli previsti nel 2012, relativi ai mancati
trasferimenti, ammontanti a 450 milioni di euro che si vanno a sommare ai 374 milioni di euro del 2011. Il sistema
scolastico nel suo complesso, anche nella città di Parma e nella sua provincia, non potrà sopportare quindi un terzo
anno di tagli programmati senza rischiare il collasso definitivo.
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