Furbi a chi?
Sono un'insegnante di scuola dell'infanzia e la madre di una ragazza certificata. Siamo del sud Italia. Mi piacerebbe far arrivare, attraverso il giornale, il mio grido di rabbia e di indignazione, in relazione all'illegittimo sospetto del ministro dell'Istruzione (una volta pubblica!), candidamente espresso ieri sera nel corso della trasmissione "Che tempo che fa". Il ministro ha sostenuto che in alcune regioni d'Italia ci sia qualche furbo (genitore, immagino) che certifica il proprio figlio o la propria figlia, anche quando non ce n'è bisogno. Chi fa il furbo? Noi genitori che viviamo nell'incessante ricerca di equilibrio tra la sofferenza con cui facciamo i conti tutti i giorni e la necessaria forza per la difesa dei diritti dei nostri figli o chi governa e taglia fondi per le risorse necessarie al diritto allo studio e fa sempre finta di non capire, confondendo risorse con sprechi?
Il ministro ignora la fatica che comporta il riconoscimento delle difficoltà di un figlio. Ritengo estremamente grave e offensivo che un ministro della Repubblica, anziché ascoltare la disperazione di tanti genitori e scusarsi per la carenza di risorse provocate dai tagli e, quindi, per la lesione sistematica dei diritti dei più deboli, dichiari in televisione che esistono delle figure che sottopongono i bambini a infinite e stressanti visite mediche e relativi accertamenti. Quando ho scoperto che mia figlia avrebbe avuto bisogno di essere seguita a scuola da un insegnante di sostegno non mi sono sentita furba ma distrutta dal dolore.
Se un ministro definisce sprechi le risorse che per legge vanno destinate ai ragazzi e alle ragazze con delle difficoltà, per garantirne il loro diritto allo studio e quando individua dei furbi che certificano i loro figli, bisogna urlare lo sdegno, come facciamo da anni, come abbiamo fatto sabato 12 marzo in tante piazze d'Italia e come continueremo a fare.
Non staremo zitti mai più.Dora Vallario
Per la giornata 17 Marzo... Vi regalo un pensiero di don Milani
Non discuterò qui l'idea di Patria in sé. Non mi piacciono queste divisioni.
Se voi però avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri.(don Lorenzo Milani)
martagatti
Buon compleanno.. a tutti noi!
io ho trovato stupendo questo augurio di buon compleanno a tutti noi:francesco I fatti sono fatti....le opinioni opinioni
da Superando
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http://www.superando.it/index.php?option=content&task=view&id=7138>
http://www.superando.it/index.php?option=content&task=view&id=7138Inutile dunque negare o glissare, durante l'intervista televisiva nel
programma di Fabio Fazio, sul fatto che il Tribunale Ordinario di Milano, il
10 gennaio scorso, ha effettivamente condannato anche il Ministero «per
discriminazione», dopo il taglio delle ore di sostegno a numerosi alunni con
disabilità. Un provvedimento, tra l'altro, destinato a "lasciare il segno",
perché adottato da un Tribunale Ordinario, in base alla Legge 67/06 che
tutela dalla discriminazione le persone con disabilità
Maria
Il testo dell'intervento del Preside F. Cappelli, (Casa del Sole al Parco Trotter) che doveva essere letto dal palco della manifestazione del 12 marzo a Milano.
Se là non è stato letto, possiamo diffonderlo ugualmente, siamo autorizzati da lui stesso a farlo, come il contributo di una delle più grandi e storiche scuole di Milano, per un manifesto in difesa della scuola pubblica.
Lo copio qui sotto.
Ciao.lella
NOI , APPASSIONATI LAVORATORI DELLA SCUOLA STATALE
- CONSIDERIAMO OGNI BAMBINO PRESENTE SUL NOSTRO TERRITORIO, QUALUNQUE SIA LA NAZIONALITA’, IL CETO SOCIALE, LA RELIGIONE, LA QUALITA’ DELLA FAMIGLIA, QUALUNQUE SIANO LE SUE ABILITA’ O DISABILITA’, DEPOSITARIO DEL DIRITTO INALIENABILE AD AVERE LA SCUOLA GRATUITA, PLURALE, LAICA
- OGNI GIORNO, NEL CONCRETO DELLE NOSTRE SCUOLE, LAVORIAMO FEDELI AL PRINCIPIO DI CUI SOPRA
- VOGLIAMO CONTINUARE A VEDERE SCRITTO E SANCITO QUANTO SOPRA NELLA NOSTRA COSTITUZIONE REPUBBLICANA
- CONSIDERIAMO IL PATRIMONIO PEDAGOGICO NORMATIVO DELLA NOSTRA SCUOLA STATALE UNA RICCHEZZA CHE NESSUN GOVERNO DI TURNO POSSA PENSARE DI AZZERARE
- NON SIAMO COSI’ PRONTI A RICONOSCERE CHE “ IL PRIVATO E’ MEGLIO” PERCHE’ CREDIAMO CHE LA CIVILTA’ DI UN PAESE SI MISURI NELLA SUA CAPACITA’ DI DARE A TUTTI SECONDO I BISOGNI, PERCHE’ TUTTI RAGGIUNGANO IL MEGLIO E NON SECONDO LE DISPONIBILITA’ ECONOMICHE
- SIAMO CONSAPEVOLI CHE IL PREZIOSO LAVORO DEI DOCENTI “ INCULCA” SOLIDARIETA’, AMICIZIA, RISPETTO PER I DEBOLI, CONOSCENZA DEI FATTI E NON PREGIUDIZI
- VOGLIAMO UNA SCUOLA DOVE IL LAVORO NON SIA PRECARIO PER DEFINIZIONE E NON SIA “IL POSTO “ DA OCCUPARE, MA LA PROFESSIONE PIU’ ALTA E SIGNIFICATIVA
- PENSIAMO CHE RISPARMIARE SULLA SCUOLA SIA UN DANNO IRRIMEDIABILE: LA QUALITA’ IN QUESTO CASO NON PUO’ VENIRE DA CLASSI PIU’ NUMEROSE, DA MENO ORE DI LEZIONE, DA INSEGNANTI SEMPRE PIU’ SOLI CON LE PROPRIE CLASSI, A CONDIVIDERE TEMPI SERRATI E MARCE FORZATE
- RESPINGIAMO LA PREMIALITA’, CONVINTI CHE LA QUALITA’ DELL’ISTRUZIONE STIA NELLA PREPARAZIONE INIZIALE E NELLE CONDIZIONI DI LAVORO CHE RENDONO TUTTI I DOCENTI PROFESSIONALMENTE COMPETENTI E CAPACI
- CI SEMBRA INCREDIBILE UNO STATO CHE NON SA INVESTIRE SU UNA PARTE DI SE STESSO FONDAMENTALE PER LA PROPRIA GIOVENTU’ E CERCA AL CONTRARIO DI “RAZIONALIZZARE” SENZA AFFRONTARE I VERI PROBLEMI
NON SIAMO SOVVERSIVI, SIAMO FERMAMENTE, INFLESSIBILMENTE FEDELI ALLO STATO REPUBBLICANO, LAICO, PLURALISTA, DEMOCRATICO, PER IL BENESSERE DI TUTTI E OGGI, SOPRATTUTTO, DEI GIOVANI.
FRANCESCO CAPPELLI
CITTADINO DIRIGENTE SCOLASTICO
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