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Scuole occupate, la Cgil pagherà gli avvocati agli studenti indagati


http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/01/07/news/scuole_occupate_la_cgil_pagher_gli_avvocati_agli_studenti_indagati-10963503/

La Lega prende i soldi del Sud per la scuola della moglie di Bossi


www.corrierediaversaegiugliano.it/index.php

Finanziamenti alle scuole. Il Miur restituisce crediti pregressi per 160 milioni di euro

www.flcgil.it/scuola/finanziamenti-alle-scuole.-il-miur-restituisce-crediti-pregressi-per-160-milioni-di-euro


 

Decreto "salva scatti": si concluda rapidamente il percorso

www.cislscuola.it/node/19569

Un’altra beffa per i professori Tremonti non restituisce i soldi

Il ministro non firma, resta il blocco degli scatti di anzianità

www.flcgil.it/rassegna-stampa/nazionale/un-altra-beffa-per-i-professori-tremonti-non-restituisce-i-soldi.flc

Firmato il decreto sugli scatti- 10 gennaio 2011

comunicato segretario CISL scuola


(leggi tutto per visualizzare gli articoli)



IL CASO
Scuole occupate, la Cgil pagherà
gli avvocati agli studenti indagati
Rosati: "I nostri legali garantiranno il loro diritto di manifestare". La soddisfazione dei ragazzi:
“Non siamo soli contro le minacce. Da lunedì daremo le nostre risposte all'interno dei nostri istituti”
di LUCA DE VITO

Scuole occupate, la Cgil pagherà gli avvocati agli studenti indagati

La Cgil Milano si schiera in difesa degli studenti delle superiori denunciati per le occupazioni di novembre contro la riforma Gelmini. Aiuto, quello del sindacato, che prende la forma di un collegio comune di difesa — ovvero la garanzia di un sostegno legale — messo a disposizione degli alunni coinvolti penalmente. E che arriva direttamente da Onorio Rosati, segretario generale della Camera del lavoro di Milano. «Viste le notizie apparse sui giornali relative a possibili azioni penali nei confronti delle mobilitazioni studentesche — ha scritto Rosati in una lettera agli studenti — riteniamo politicamente indispensabile dare vita a iniziative di sostegno alle mobilitazioni democratiche in difesa della cultura e del diritto all’istruzione».

La decisione della Cgil arriva dopo l’inizio dell’inchiesta della magistratura sugli studenti, appena maggiorenni, che in autunno hanno occupato alcune scuole superiori. Primi fra tutti quelli del liceo artistico Caravaggio, sgomberati il 19 novembre dagli agenti in tenuta antisommossa. In quell’occasione, dopo una denuncia della preside, furono identificati 13 studenti — non tutti maggiorenni — e sette esterni, appartenenti al centro sociale Bottiglieria. La magistratura dovrà decidere se i ragazzi hanno commesso o no i reati di occupazione abusiva e violenza privata.

«Ci è parso sbagliato l’atteggiamento del Comune di Milano — ha aggiunto Rosati — che qualche giorno fa, per mezzo del vicesindaco Riccardo De Corato, ha fatto sapere di essere pronto a costituirsi parte civile nei procedimenti. Sono azioni intimidatorie che vanno contro il diritto di manifestare. Quegli studenti devono sapere che hanno dalla loro parte anche i 30 avvocati della Camera del lavoro, se ci dovesse essere un processo. Ovviamente non siamo intenzionati a coprire le devastazioni ingiustificate: concorderemo una linea di difesa insieme a loro».

Gli studenti hanno accolto con soddisfazione l’iniziativa della Cgil. «Ci fa molto piacere che ci siano altri che si indignano di fronte alle minacce che ci sono state rivolte — spiega Rossella, del coordinamento dei collettivi — e vogliamo far sapere a tutti che non ci facciamo intimidire: da lunedì, primo giorno del rientro, risponderemo direttamente nelle scuole». Iniziativa accolta a braccia aperte anche dai ragazzi direttamente coinvolti che vivono questi giorni con apprensione. «In un momento come questo la solidarietà ci fa piacere — confessa G. studente del Caravaggio — alcuni di noi sono spaventati. Sarebbe bello anche poterci parlare con la Cgil, per avere magari un po’ di rassicurazioni. Adesso girano solo informazioni a raffica e vorremmo tutelarci». E poi aggiunge: «Tra di noi ci sono ragazzi con problemi familiari che a causa di questa storia potrebbero finire nei guai. Spero proprio che la cosa si chiuda nel migliore dei modi».

La Lega prende i soldi del Sud per la scuola della moglie di Bossi PDF Stampa E-mail
Scritto da Salvatore Pizzo   
venerdì 07 gennaio 2011
'E' davvero paradossale lo spettacolo offerto dalla fantomatica Libera scuola dei popoli padani, guidata dalla moglie di Umberto Bossi e finanziata con 800mila euro provenienti dal Fondo aree sottoutilizzate. Questa Lega pretende di dare lezioni sulla scuola, ma ancora una volta si mette in cattedra con i soldi del Sud''. Lo ha detto Sergio D'Antoni, deputato Pd e vicepresidente della
commissione Finanze della Camera, a proposito dei fondi stanziati dalla Commissione Bilancio del Senato, in favore della scuola Bosina, o Libera Scuola dei Popoli Padani, fondata nel 1998 da Manuela Marrone, moglie di Umberto Bossi. ''Nel merito - avverte D'Antoni - siamo di fronte a un sistema che dequalifica l'offerta formativa, chiude gli orizzonti agli studenti e allenta gli stessi cardini dell'unità nazionale. Quanto al metodo, c'è solo da rilevare ancora una volta la faccia tosta di chi condanna i furbi solo a parole, facendo parte della categoria a pieno titolo. Un drammatico segno dei tempi, quote latte docet''. A proposito dei soldi del Sud date al Nord, D’Antoni dimentica che il suo partito, insieme a tutti gli altri, ha avallato una spesa di una trentina di milioni di euro, di cui gran parte prelevati dal Fondo Aree Sottoutilizzate, per trasferire una scuola di Parma da un punto all’altro della città.
Salvatore Pizzo


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Finanziamenti alle scuole. Il Miur restituisce crediti pregressi per 160 milioni di euro
Il 27,7% delle scuole riceve in media 55 mila euro. Per la FLC un primo risultato, ma ora è necessario proseguire e restituire alle scuole tutte le somme che hanno anticipato negli ultimi anni.

Nel corso delle ultime settimane del 2010 il MIUR ha erogato a molte scuole un finanziamento di circa 160 milioni di euro finalizzato a garantire liquidità, consentendo di incassare una parte dei residui attivi presenti nei bilanci. Come avevamo detto con una nota pubblicata sul sito il 20 dicembre si tratta di un primo importante passo per restituire alle scuole le somme anticipate negli anni passati per coprire spese essenziali per il funzionamento  e che è necessario proseguire.
Alla nostra richiesta di trasparenza nella erogazione dei finanziamenti il MIUR ha fornito gli elenchi delle scuole beneficiarie dei finanziamenti. Si tratta di 2902 scuole, pari al 27,7% delle scuole pubbliche italiane.
I finanziamenti erogati non sono tutti uguali, con una media di circa 55.000 euro. I finanziamenti oscillano da un massimo di 97.000 euro ad un minimo di 1.000 euro.
Si tratta, come si  vede, di una erogazione importante che però non risolve i problemi di tutte le scuole e anche per le scuole beneficiarie dei finanziamenti non sono risolti tutti i problemi dei residui attivi vantati da parte dello stato.
Al MIUR chiediamo di rendere noti i crediti complessivi vantati dalle scuole pubbliche, che noi riteniamo ammontino ancora a più di un miliardo di euro,  e di procedere ad una pianificazione dei finanziamenti necessari a risolvere definitivamente i problemi finanziari di tutte le scuole.
Nei prossimi giorni pubblicheremo un'analisi più dettagliata.
"""

Riprendo l'articolo sottoriportato dal sito del sindacato CGIL SCUOLA.
Il contenuto conferma quanto già alcune agenzie di stampa avevano anticipato nei giorni scorsi.
Si tratta di un primo, "parziale", rimborso dei crediti che le scuole vantano nei confronti del Ministero, i cosiddetti R E S I D U I    A T T I V I.
RICORDIAMO CHE PER OGNI SCUOLA MODENSE I RESIDUI ATTIVI  AMMONTANO A CIRCA 250.000 €, quindi IL rimborso di 50.000 € è solamente 1/5 di quanto dovuto.
E' tuttavia un segnale importante ed è motivo di soddisfazione per tutti coloro che, come il COORDINAMENTO PROVINCIALE DEI PRESIDENTI CONSIGLI DI CIRCOLO/D'ISTITUTO E COMITATI GENITORI, si sono battuti, hanno manifestato, hanno creduto nella possibilità di "restituzione" di queste risorse alle scuole.
Continueremo naturalmente l'azione intrapresa fino al completo "saldo" del debito che il Ministero ha con le scuole


Beppe Stefani


CISL Scuola- recupero scatti anzianità

La CISL Scuola è fortemente impegnata perché si porti rapidamente a conclusione l'iter del decreto interministeriale che destina le risorse necessarie al pagamento degli scatti di anzianità maturati nel 2010, secondo le intese e i conseguenti impegni assunti dal Governo con i sindacati.

Impegni che devono concretizzarsi quanto prima nella pubblicazione definitiva del decreto, operante su risorse formalmente certificate e già trasmesso al Ministro dell'Economia e delle Finanze dal Ministro dell'Istruzione, che lo ha firmato nello scorso mese di dicembre.

La pubblicazione del decreto, probabilmente rallentata anche per la concomitanza delle festività natalizie, deve comunque avvenire in tempi rapidi, anche per fugare gli allarmismi suscitati dalla recente nota tecnica del Service Personale Tesoro del MEF, nota che per la verità conferma implicitamente la regolare attivazione degli scatti da inserire in busta paga nel mese di gennaio 2011.

La CISL Scuola sta seguendo in questi giorni - con impegno continuo e costante, insieme alla Confederazione - il percorso del provvedimento, di cui rivendica e sollecita una rapida e positiva conclusione, coerentemente alle intese raggiunte.

Con lo stesso impegno la CISL Scuola incalzerà l'Amministrazione perché si dia puntualmente seguito, con le modalità concordate e riportate nel testo dell'emanando decreto, al successivo previsto recupero - ai fini della maturazione delle progressioni stipendiali - anche degli anni 2011 e 2012.

Un’altra beffa per i professori Tremonti non restituisce i soldi

Il ministro non firma, resta il blocco degli scatti di anzianità

09/01/2011
 La Stampa
La firma era attesa per il 28 dicembre. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti avrebbe dovuto scrivere il suo nome accanto a quello del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini sotto il decreto interministeriale che restituisce ai professori gli scatti di anzianità e poi partire per le vacanze di fine anno. Invece, a quanto pare, il ministro è partito ma la firma sotto il decreto non c’è ancora. E ora il mondo della scuola è in allarme. Anche perché lo stesso giorno dal ministero dell’Economia partiva una nota che confermava la preoccupazione. Era il messaggio 181 che chiariva: «L’articolo 9, comma 23, stabilisce che per il personale docente, Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario (A.T.A.) della Scuola, gli anni 2010, 2011 e 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti dalle disposizioni contrattuali vigenti». Nella nota si precisa che «per gli anni 2011 e 2012 si è proceduto alla proroga per 2 anni delle classi e degli scatti che maturino con decorrenza successiva al 1˚ gennaio 2011». In altre parole per il 2010 si è in attesa di capire che cosa farà la Ragioneria mentre per chi scatta negli anni 2011/12 il congelamento è prorogato per due anni.

Eppure la cancellazione del blocco triennale degli scatti automatici di anzianità introdotto con la finanziaria di fine maggio era stata una delle battaglie che il ministro Gelmini aveva annunciato di aver vinto col ministro dell’Economia. Per garantirli sarebbero stati destinati oltre 300 milioni di euro ricavati dai tagli ed inizialmente destinati al premiare il merito.

Che cosa è successo? Una dimenticanza? Un atto voluto? La settimana prossima si capirà qualcosa di più. Nel frattempo al ministero dell’Istruzione preferiscono non commentar per non alimentare polemiche e restano in attesa. E i sindacati lanciano l’allarme. «E’ stato messo in piedi un pateracchio, un pasticcio con conseguenze disastrose - accusa Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil - Chi ha già ricevuto gli anticipi nella seconda metà del 2010 ora dovrebbe anche restituirli».

Più cauta ma non meno preoccupata la Cisl scuola che spiega di essere consapevole che la pubblicazione del decreto è stata «probabilmente rallentata anche per la concomitanza delle festività natalizie», ma «deve comunque avvenire in tempi rapidi, anche per fugare gli allarmismi suscitati dalla recente nota tecnica del Mef, nota che per la verità conferma implicitamente la regolare attivazione degli scatti da inserire in busta paga nel mese di gennaio 2011».

La Uil scuola prova a dare una sua interpretazione delle parole del ministero guidato da Tremonti. «Il Ministero dell’Economia, con una circolare del 29 dicembre, non interviene sul blocco degli scatti maturati al 1 gennaio 2011. Di conseguenza, coloro per i quali è previsto il pagamento dello scatto al 1 gennaio - spiega la Uil - dovranno avere regolarmente l’aumento dello stipendio. Per i periodi successivi, per i quali la stessa circolare congela la progressione, si tratta probabilmente del mancato perfezionamento del decreto o di carenza di comunicazione interna».

Il decreto interministeriale che consente il pagamento degli scatti è stato firmato oggi in via definitiva dal ministro Tremonti, in coerenza con le intese che avevamo raggiunto al termine di un serrato confronto sulle misure straordinarie varate l'estate scorsa.

Il testo è quello già presentato ai sindacati il 18 novembre al MIUR, firmato dal ministro Gelmini e quindi trasmesso al MEF per la controfirma. Un iter reso più complesso dalla concomitanza di tanti altri provvedimenti di fine anno, ma che oggi è pienamente concluso.

La CISL Scuola, che molto ha lavorato, insieme alla CISL, per trovare le intese  necessarie a risolvere una questione così delicata e complessa, non può che esprimere grande soddisfazione per una firma che fa chiarezza anche rispetto a tanta disinformazione diffusa in modo superficiale, e non di rado strumentale, nei giorni scorsi.

Le modalità concordate per il recupero degli scatti sono state da noi ripetutamente illustrate e commentate con dovizia di particolari: il decreto riprende coerentemente quanto convenuto, ristabilendo la validità del 2010 ai fini della maturazione degli scatti e ponendo le premesse per un analogo intervento negli anni 2011 e 2012.

E' sorprendente come molti, con malcelato fastidio per un esito che forse preferivano non vedere raggiunto, nella perversa logica del "tanto peggio tanto meglio", si impegnino oggi soprattutto a ricercare e a evidenziare i presunti limiti dei risultati che abbiamo raggiunto: risultati che in ogni caso valgono infinitamente di più del nulla fin qui prodotto da chi ha scelto altre e diverse modalità di misurarsi col Governo sul difficile terreno dei provvedimenti di emergenza.

Così come sorprende - ma non troppo - la disinvoltura di chi definisce un "pateracchio", in questi giorni, quello stesso decreto che in precedenza aveva indicato, nel tentativo di intestarsi meriti mai avuti, come "importante risultato".

Con lo stesso impegno profuso fino ad oggi la CISL Scuola incalzerà ora l'Amministrazione perché si dia puntualmente seguito, con le modalità concordate e riportate nel testo del decreto, al successivo previsto recupero anche degli anni 2011 e 2012 ai fini della maturazione delle progressioni stipendiali.

Roma, 10 gennaio 2011

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola





Pubblicato Domenica 09 Gennaio 2011 - 14:32 (letto 3183 volte)
Comment Commenti (4) Print Stampa

avatarDa: Samantha Data: Martedi 24 Luglio 2012 - 14:23

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