Requiem Non intendo per niente fare un torto al Nano puttanier falso e corrivo; io, che l’ho preso per il cul da vivo, non vedo perché smettere da morto. Il prete, nel dar l’ultimo conforto, il ciel promise; al che lui, redivivo, s’incazzò d’un destino sì cattivo: <<Ma quale cielo e cielo!>>, tagliò corto, <<Le risulta che esistano fra i Santi frequentatrici di cene eleganti?>> La turba ipocrita, osannante e vana l’oblierà in meno d’una settimana; non l’Italia, che si trascinerà dietro i suoi danni per l’eternità. Massimo "Er soneggiatore" Declinato al Trapassato remoto... |