Figli di I’ non so se, per esser di mancina, debba appoggiar per forza ogni ragione che venga da qualsivoglia loggione; ma quando c’è di mezzo una bambina o un pargolo, anche la virtù s’incrina. L’idea, per dir, di prendere a pigione l’utero altrui, mi par ‘na perdizione che, a soddisfar l’adulto, altrui confina. Non la mando giù; ma allargar la grana e dedur che di ciò che non ti va pegno ha a pagar l’infante che subisce se gli togli colui che lo accudisce, più che natura, è un’imbecillità. O ‘na roba da figli di puttana. Massimo "Er soneggiatore" In Paradiso si commenta assai sulla maternità surrogata e sull'utero in affitto... |