Il Mario parlante Mario, di solito sì taciturno che a cavargli di bocca un che, ho paura ci sia da metterlo sotto tortura, giunto tuttavia in Libia da Saturno pensò bene giunto fosse ‘l suo turno. Ed io lo so; lo capisco ch’è dura se non sei avvezzo, e forse la calura mal si combina col suo far notturno, ma proprio al libico far complimenti per l’assistenza al povero immigrato è come, nel trecento, dar ragione all’efficienza dell’inquisizione! Credimi, meglio zitto e riservato che dir certe cazzate ai quattro venti. Massimo "Er soneggiatore" Draghi in Libia tra il tragico e il pragmatico |