Decreto dignità
Luigino non ci sta, e vuol dar l’esempio
di come ci governa il cambiamento:
<<Quel che ho testé portato in Parlamento
palesa assai come ‘l dovere adempio:
non ci sono iatture, non c’è scempio;
non regalie per chi non ha talento;
non c’è su, non c’è giù, non sbandamento,
né un che col quale ‘l portafoglio riempio!>>
A stento lo si tien, quando va in moto;
ma l’ho capita anch’io del “non” la legge:
quel che non c’è lo dice chiaramente,
è che a furia di “non c’è”, non c’è niente!
Al “Decreto dignità” si corregge
deinde il titolo: “Decreto vuoto”.
Massimo “Er soneggiatore”
quelli del non cosacchi 5 stelle di maio