Dialogo pentastellato <<Dican che vogliono, e ci si ragiona!>> Poscia, come se fosse obbligatorio omaggiar chi ti impiegò more uxorio, si stupisce Luigino, e non perdona colui che, dritto o manco, il manda in mona! Ma non è ‘l pentastellato notorio per abito ed incedere censorio rivolto a chi occupava la poltrona? Non avea strali per chi sta in Palazzo? E non aveva tanto di programma da non contaminar con chicchessia? Or gli va ben qualsiasi fetenzia, ma se non van da lui è uno psicodramma! Pria tutto sapea, ed or non sa più un cazzo! Dialogo pentastellato 2 V’è da dir ch’è coerente, Pierluigi. Se un lustro fa, deambulando a stento, propose ‘l “Governo del cambiamento” (pigliando sputi e offese nel baugigi conformi all’entusiasmo suo) litigi non vorrìa far, dicendosi contento di collaborar a simil cimento ch’or (Deo Gratias!) vuol Di Maio Luigi. In pratica, chi t’ha violato ‘l culo sapete voi qual è l’avance che lancia or che tocca a lui metterci la faccia? <<Diteci voi: che volete che faccia?>> E Pier vorrebbe porgli l’altra guancia! Scontata è la risposta: vaffanculo! Massimo "Er soneggiatore" |