Buoni e cattivi Chi non vorria campar come nei sogni là, ‘ve ogni cosa è limpida e pulita e chiunque giochi, vince la partita? Sembra infatti ch’a volte ci abbisogni ch’una sonora sveglia ci rampogni per rinfrescar la memoria assopita. Ancor, fra le macerie, c’è chi invita invasato acchè tosto si vergogni l’orbe terraqueo, ma tolti i presenti (andati, all’occorrenza, in culo altrui). Il “cittadino”, è noto, sta coi buoni contro i politici grassi e predoni salvo scoprir, poi, che son come lui nell’avvantaggiar sé, amici e parenti. Massimo "Er soneggiatore" |