Cassius Clay Di sé diceva: <<Sono io il più grande!>> In pratica, non era la modestia sua precipua virtù; e mandava in bestia senza che gli facessero domande facce non propriamente da educande. E un po’ era vera questa sua immodestia, e un po’ serviva a dar altrui molestia pria d’affrontarsi a cazzotti in mutande. Ma sempre sarà grande, a parer mio, perchè mandò a cagar chi ‘l volea in guerra <<Chè ad accoppar vietcong non mi rallegro, visto che là nessun mi dà del “negro!”>>, e ancor più quando, ritornato in terra, si mostrò forte del suo tremolio. Massimo "Er soneggiatore" |