Motu proprio L’incallito puttanier brianzolo col tacco ed il fasullo sette e trenta e la calotta cranica scontenta causa rada peluria, e grave duolo chè scarsamente s’eleva dal suolo, del fatto che ‘l tribunal gli consenta di farsi i cazzi suoi, non si contenta ma con Giorgio s’incazza, chè da solo, secondo lui, la grazia gli dovea. Mentre dai teleschermi fa scintille, se rifletto su me e sugli italiani cui pungolò da infranti deretani in un sol colpo emorroidi e tonsille, dò, motu proprio, la rupe tarpea. Massimo "Er soneggiatore" |