Sesto appuntamento della protesta contro la corruzione nel Comune di Parma


Il sesto appuntamento di protesta per ciò che sta accadendo in Comune tra debiti e corruzione è fissato per:
 
MARTEDI’ 26 LUGLIO alle ore 21.00 in Piazzale Rondani (dal monumento alle Barricate) per poi creare un colorato e chiassoso corteo fino in Piazza Garibaldi. (A breve le ulteriori informazioni)

La situazione, anche alla luce degli ultimi avvenimenti (Lettere su lettere del Sindaco, l’arroganza di chi vuole inco...llarsi alla poltrona e non schiodarsi più, collegamenti con la P4, indagini, condanne da parte della corte dei conti per danno erariale, etc.etc.) è grave.
E' giunta l’ora che tutti si schierino, che facciano un piccolo sforzo e manifestino il loro pensiero.

Segnaliamo che la petizione online per le dimissioni del Sindaco e della giunta ha superato le 1250 firme, altre 540 circa le abbiamo raccolte su carta durante le manifestazioni precedenti.

Vi aspettiamo numerosi e invitiamo tutti a diffondere e firmare la petizione, dobbiamo dimostrare che la città non ne può più di corrotti e dice a gran voce BASTA!

L'indirizzo per firmare la petizione online è il seguente:

http://www.liberacittadinanza.it/petizioni/sindaco-vignali-dimettiti



Saluti
Maria Ricciardi
(Ass. Liberacittadinanza)








Al riguardo rammentiamo ciò che disse Gramsci :

Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.


Articolo tratto da: Istruzione: bene comune - https://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/
URL di riferimento: https://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/index.php?mod=read&id=1311399941